Benedetto di un gatto

[@emanuelevitone3458]

È vero: la storia è una grande maestra ma ha pochi scolari. Ok ttimo video e considerazioni pienamente condivisibili

[@ilviziodelfumetto5995]

Grazie Emanuele

[@francescomacaluso3147]

Dopo la tua interessantissima recensione lo prenderò sicuramente 👍 anche io non prendo spesso Dylan ma mi hai molto incuriosito 😊

[@ilviziodelfumetto5995]

Anche io ne salto più di qualcuno ma penso che questo possa non deluderti.

[@filippobaudo8701]

Molto bello ed intrigante il tema affrontato in questo episodio di Dylan come anche la recensione.. complimenti 👏👍👏!!ps non sono lettore di Dylan Dog ma comprerò questo albo ☺️👋

[@ilviziodelfumetto5995]

Grazie Filippo, buona lettura.

[@filippobaudo8701]

@ilviziodelfumetto5995 ma il tuo libro... apocalisse in pantofole si trova su Amazon ?

[@robertomoriena4301]

Ma nooo,dai,i gatti sono fantastici 😂😂😂😂😂😂😂😂

[@ilviziodelfumetto5995]

Se guardi tutto il video scoprirai che la penso esattamente così 😉

[@robertomoriena4301]

@ilviziodelfumetto5995 infatti...!!!🤣🤣🤣👍🖐👍🖐🤗

[@Roberto-cq6cc]

Ciao Francesco , è sempre un piacere ascoltare i Tuoi video, cosi ricchi di spunti interessanti e di dotte osservazioni. Non sempre trovo il tempo di commentare, ma li vedo quando posso e, ovviamente, lascio sempre il pollice in alto . Osservo solo che il tema dell'albo, a mio modesto avviso, non è il terrore di vivere giorni sempre uguali o quello di essere intrappolato in un loop temporale. Mi sembra, invece, che Cagliostro , in questo racconto, abbia donato a Dylan la possibilità di riavvolgere il nastro e di tornare indietro nel tempo per correggere (e per indagare) e modificare qualche cosa . E se capitasse anche a noi una possibilità del genere??? Forse non faremmo finire un amore o non commetteremmo degli errori di cui ancora subiamo le conseguenze ... insomma lettura divertente e stimolante .. disegni di Martinello superlativi .

[@ilviziodelfumetto5995]

Ciao Roberto, ti ringrazio dei complimenti. Il tema è probabilmente anche quello che dici tu, ma mi spaventa un po' e forse per questo l'ho messo in secondo piano. Non so cosa farei se, tornando indietro, fossi al cospetto di scelte che so di aver già fatto. Forse non riuscirei nemmeno la seconda volta ad evitare malinconie varie e un dolore insistito.

[@Roberto-cq6cc]

Io ho qualche anno più di Te e mi è capitato di passare notti insonni, pensando se in passato avrei potuto fare scelte diverse. In realtà , ora ho capito che non ha nemmeno senso porsi simili interrogativi. innanzitutto perché non ci è data una seconda possibilità ed in secondo luogo, perché se anche potessimo tornare indietro, faremmo le stesse scelte, essendo Noi stessi tornati ad essere quelli che eravamo un tempo .. . Detto questo 7 vite mi ha divertito molto, anche se temo che Noi continueremo ad averne una sola di vita 😢

[@robertopucci442]

Con il cambio Baraldi/Recchioni Dylan ha guadagnato di qualità delle trame in maniera esponenziale. Ho letto quasi tutte le storie di questo 2024 che ormai è agli sgoccioli e posso dire con il mio modestissimo parere eh.. Che fatico a trovare una storia insufficente compresi gli extra mensili questa in particolare è un vero capolavoro, per trama e disegni. Spero che si prosegua su questa linea e sono ottimista perché la Baraldi è una Dylaniata nell'anima piena di ammirazione verso un Maestro come Sclavi. Un affettuoso saluto Francesco buon Weekend.

[@ilviziodelfumetto5995]

Grazie Roberto, buon weekend anche a te. Io leggo Dylan saltuariamente ma mi pare che ci sia una crescita qualitativa media che fa ben sperare.

[@francescomarasco8696]

Gatti, Buzzati, Polanski e bei disegni; questo numero allora credo lo proverò. Di Topor invece non ho esperienza purtroppo. Sarà da recuperare anche lui, perchè credo potrebbe interessarmi. L'immaginazione dei gatti mi ha fatto venire in mente "Storia di mille gatti", contenuta nelle vicende di Sandman di Neil Gaiman, legata alla potenza creatrice del sogno. Ho notato un certo scambio di sceneggiatori tra Disney e Bonelli: Enna, Nucci, DiGregorio, Barbieri. Questo eclettismo degli scrittori di fumetti lo apprezzo e ammiro veramente molto. Ricordo che Giorgio Pezzin un po' si lamentava, o più che altro altro si rammaricava, del fatto che i romanzi che aveva scritto non avessero avuto lo stesso seguito e diffusione delle sue belle sceneggiature per Topolino, e giustamente spronava chi lo apprezzasse a seguirlo anche nella sua produzione letteraria. In quel caso chissà, forse il successo in un certo ambito ha un po' nuociuto alla varietà degli approcci creativi dell'artista.

[@ilviziodelfumetto5995]

Lo scambio di autori Disney-Dylan è sempre molto interessante, vedi anche Fabio Celoni ad esempio. Temo che gli autori di fumetti quando si mettono a fare i romanzieri siano un po' snobbati: è successo a Sclavi ed anche a Ruju.

[@paolomartinello2841]

Grazie mille per la recensione , davvero piacevole anche solo sentirti parlare. Come tu fai riferimento al fatto che forse il disegno possa migliorare la storia (in realtà credo che siano stati le grandi doti di narratore di Marco a condurre la piega che hanno preso i disegni) in questo caso vedo come un certo eloquio possa far sembrare anch'esso l'albo più interessante ;)

[@ilviziodelfumetto5995]

Grazie Paolo, di cuore. E complimenti ancora.

[@flavionegro4483]

Ciao Francesco a proposito di citazioni essendoci Cagliostro vorrei appunto citare il film molto carino del 1958 Una Strega In Paradiso con Kim Novak e James Stewart e un giovane Jack Lemmon , Kim Novak che appare anche nella precedente storia chiamata Cagliostro che e' anche il nome del gatto di Kim Novak nel film da qui la citazione a cui mi riferivo e nel film la Novak era una strega e usava Cagliostro per i suoi incantesimi tra l' altro questo film si puo' vedere qui su You Tube . Alla prossima e compimenti per il tuo modo di raccontare e rendere molto interessante il mondo del fumetto.

[@ilviziodelfumetto5995]

Ciao Flavio, quel film per combinazione, l'ho rivisto poche settimane fa: è sempre gustoso e divertente. Lemmon e Stewart (altra coincidenza) sono probabilmente i miei attori preferiti, almeno in riferimento a quelli del tempo andato.

[@massimoottaviano3175]

Infatti, guarda caso, il personaggio principale dell' inquilino del terzo piano si chiama Trelkowski. Proprio come la sensitiva di Dylan 😊

[@ilviziodelfumetto5995]

Eh già: il citazionismo estremo di Sclavi

[@salvatoreraciti3758]

Storia interessante e ben disegnata senz'altro.Ma ciò non mi autorizza ad acquistare Dylan con regolarità.Infatti alcuni numeri di quest'anno sono proprio illeggibili.Saltuariamente va letto,questo si.

[@ilviziodelfumetto5995]

In particolare la doppia storia all'inferno disegnata da Alessandrini mi è parsa assai debole. E quando una storia è debole, per il lettore non più giovanissimo (come me) che di tempo non ne ha un'infinità, è uno spreco.

[@francescopianigiani]

E beh, quanti spunti di riflessione offre questo canale. E dire che ho deciso, dopo un po' che lo seguivo, di iscrivermi perché temevo, di annoiarmi. Io ho avuto due gatti, in tempi alternati, il secondo è morto a diciannove anni a causa di un blocco renale. C' era la possibilità, remota, di poter andare avanti tramite flebo. Io però sono contrario all' accanimento terapeutico e dissi di no alla veterinaria. Le chiesi di lasciarci soli, parlai con lei, e prima di lasciarla mi salutò con un lunghissimo miagolone, a tratti arrabbiato. Ho sempre pensato che mi stesse condannando e da allora, era il 2007, non ne ho voluti più. Fuori casa mia, abito al secondo piano con ingresso indipendente, c' è sempre riparo per i randagi (e non solo) che vivono di notte, come solo i gatti sanno fare. Non c' è cibo, il gatto sa fare benissimo da solo nel procacciarselo, e non ho mai amato le scatolette, scatoline, croccantini e similari. Questo Dylan è coinvolgente, grazie soprattutto all' ottima analisi. Ho visto, da ammiratore del regista, il film di Polanski e mi piacque così tanto che NON ho mai voluto leggere il libro....... controcorrente mi viene da dire. Questo Dylan mi riporta alla mente li storico numero "Cagliostro", titolo evocativo, e le numerose citazioni letterarie contenute anche lì (in primis, H. P. Lovecraft). I disegni invece, quelli mostrati nel video, mi hanno ricordato uno dei primi numeri di Nick Raider ("Il Caso Geronimo"); bellissimo lavoro di Nizzi e, ai pennelli, il duo Fiorentini e Sgattoni. Anche in quel caso traspariva tutto il senso del noir misto al genere hard boiled tipico di quella testata (che preferivo a Julia, ma questo è un altro discorso). A questo punto sarei curioso di leggere il libro proposto alla fine, che mi ha ricordato i migliori racconti di J.G. Ballard. E ci sta.......che voglia approfondire.

[@ilviziodelfumetto5995]

Parto dalla fine: se deciderai di leggerlo aspetto il tuo parere. Per il resto i gatti son gli animali più eccentrici, almeno tra quelli domestici. Questo li rende perfetti per qualunque genere narrativo. Anch'io preferisco Nick Raider a Julia, soprattutto perché non trovo in Julia niente più che una stanca ripetizione di situazioni, anche se talora le riflessioni che suggerisce Berardi (e chi scrive assieme a lui) sono quelle del grande autore.

[@francescopianigiani]

@ilviziodelfumetto5995 A me sono sempre piaciute le storie dell' "87° distretto" di Mc Bein. E delle bellissime serie "Hil street giorno e notte" e "NYPD".