Bracconaggio su ungulati in Piemonte

Nel corso di una ricognizione antibracconaggio nei boschi del Piemonte organizzato da LAC sez. Piemonte, in provincia di Torino, rinvenuto un giovane cinghiale imprigionato in un laccio di acciaio teso dai bracconieri. L’animale è stato soccorso e liberato. L’illecito è stato segnalato alle Autorità competenti, si indaga sul responsabile di questo reato.
Uccisione, cattura e commercio illegale di fauna selvatica, sono purtroppo pratiche diffuse su tutto il territorio nazionale ed il Piemonte non è esente dal problema, che a causa della riduzione delle figure preposte al controllo e alla tutela della biodiversità, si è intensificato negli anni.
LAC chiede al Governo pene più severe per chi delinque contro il Patrimonio Naturale che è, ricordiamolo, bene di tutti e che merita di essere preservato e mantenuto anche per le generazioni future.
LAC chiede inoltre che venga finalmente attuato il Piano d’azione Nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici, già oggetto di accordo con le Regioni nel 2017, ma che ad oggi risulta ancora inattivo. Un Piano che ottimizzerebbe l’impiego delle risorse disponibili, coordinando l’attività dei diversi soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività di lotta e contrasto al bracconaggio, migliorando il quadro normativo esistente.
LAC sezione Piemonte organizza incontri e serate in difesa della Natura, con l’invito a collaborare segnalando le attività illecite riscontrate sul territorio.
Per info e adesioni alle tante attività di LAC in Piemonte contatta:
Fabrizio Bonetto [e-mail]
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LAC - Lega per l'Abolizione della Caccia
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