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Antonino Pulvirenti lascia il Calcio Catania e ammette le sue colpe: "Ho sbagliato perché non ero sereno. In quel momento di difficoltà ho avuto vicino a me Delli Carri. Mi è stato detto, di fatto, che con una somma c'era qualche possibilità di ottenere risultati. Io sono stato dubbioso fin dall'inizio che ciò potesse essere vero e, infatti, in due partite sono stato anche truffato". Sul futuro del Catania: "Non c'è stata alcuna telefonata, nessuna cordata, nessuno sceicco. Nessuno si è interessato alle sorti del Catania. Silenzio assoluto". Infine ha parlato delle minacce ricevute in questi mesi: "Sono stato minacciato di morte, mi sono arrivati proiettili e lettere anonime. Ho denunciato tutto facendo nomi e cognomi".
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