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Plenum festivo per la messa prefestiva delle ore 18:00:
I° suonata alle 17:30, preceduta dal battiore (dura poco più di 4 minuti), che parte in ascendente e termina in discendente;
II° suonata alle 17:56 (dura circa 3 minuti e mezzo), che parte e termina in discendente.
Tocco delle 19:30 e distesa della campana maggiore per l’Ave Maria serale feriale (dura 3 minuti).
Concerto di 2 campane a slancio elettrificate dalla OES Brevetti Scarselli negli anni ’90 con motori a catena:
I: Mi4 calante, fusa nel 1577 (batte le ore e un tocco alla mezza)
II: Sol#4, fusa da Demetrio Soli & Figli di Foligno nel 1922 (non ha l’elettropercussore)
Le suonate per la messa sono state fatte in elettrico-manuale poiché la chiesa è officiata solo il secondo sabato del mese, e non è possibile inserire la programmazione mensile in quanto il Digit-Clock supporta solamente quella giornaliera. Purtroppo alla fine del secondo plenum la sacrestana non si è accorta che la grossa doveva ancora fermarsi, per cui rimettendo l’automatico ha fatto partire il battiore che ogni tanto perde qualche colpo.
Pietrauta è una graziosa ed isolata frazione di Montefalco, e si può raggiungere prendendo la strada di Montepennino, dopodiché all’incrocio si va sempre dritti fino a veder sbucare sulla sinistra la chiesa, che si trova proprio alla fine del paese. L’avevo visto già diverso tempo fa su Google Maps, ma non sapevo quando ci fosse la messa, e così di ritorno da S.Bartolomeo, dove girai il video solenne qualche settimana fa, prima di tornare a casa ci siamo fermati un attimo a questo edificio moderno, che per i miei gusti trovo veramente carino (fu edificato nel 1937 e restaurato nel 1987). E scopro che è officiato solo il secondo sabato del mese… Accidenti, qui i sacerdoti continuano a scarseggiare sempre più… Infatti, da ciò che mi ha raccontato la sacrestana (una santa, veramente raro trovare persone così disponibili!) la messa veniva celebrata, ovviamente, una volta a settimana. Inoltre la stessa mi ha raccontato un po’ la storia dell’impianto, più che delle campane in sé: come avete già potuto intuire dalla battuta molto violenta dell’Ogiv 3 che fa oscillare in orizzontale la grossa, l’impianto ha avuto non poche rogne. Pensate che lo stesso elettropercussore si è letteralmente staccato dalla sua sede per ben 2 volte!! Nella prima, fortunatamente, cadde in cella campanaria, ma nella seconda… Si trasformò letteralmente in un proiettile e cadde nel cortile!! Ha rischiato di fare secco qualcuno!!! Questo purtroppo è frutto della solita regolazione superficiale… Se il martello non trova la campana e la molla non è presa bene, questo è il risultato. Ancora oggi l'impianto ha vari problemi, più dovuti a una scarsa manutenzione che a un’errata elettrificazione: la catena della grossa è lentissima, il battaglio della stessa spatola, e per finire la piccola è regolata talmente alta che gli manca più poco per sfiorare il muro. In questo caso, parlare di sistemi di sicurezza equivale a bestemmiare, ma nonostante una piccola realtà come Pietrauta, le campane suonano e anche parecchio! Dopo tutto questo, quando ho fatto leggere l’anno di fusione della grossa alla sacrestana… E’ rimasta letteralmente sbigottita! E allora le ho proposto di far regolare l’elettropercussore come si deve, o al limite cambiarlo con un elettromartello tradizionale, perché così la campana rischia la crepa!! Speriamo che prima o poi facciano qualcosa, ma ne dubito… Non per la buona volontà, ma vedete… Per ogni intervento ci vogliono i quattrini… Il resto potete capirlo da voi.
Per quanto concerne le suonate, dopo che mi è stato detto che sarebbero partite in elettrico-manuale, mi piazzo dal lato abside dove ho la piccola davanti e la grossa di profilo, dopodiché scendo in sacrestia per vedere come le avrebbe suonate. Il secondo plenum, che per altro ho suonato io, l’ho ripreso dal lato frontale della grossa, dove cmq si vedeva bene la piccola. Infine, come mi è stato gentilmente riferito, alle 19:30 avrebbe suonato anche l’Ave Maria, e così ho ripreso il suono che viene utilizzato anche per l’Angelus.