Campane di Istrana (TV)

Campane di Istrana (Treviso)
Chiesa di San Giovanni Battista:
-- 3:44 -- Suonata festiva delle ore 10.30 ( 3 min.) per la messa delle ore 11.00
-- 9:59 --Sonello delle ore 10.53 (7.20 min.)
-17:55 - "Boto" (5 sec.)
-19:22 - Angelus festivo delle ore 12.00 con assolo della maggiore (1 min) e aggiunta delle due minori (2 min)
Tre campane in Do3 fuse da D.P. nel 1922
Sonello a slancio del 1847 in Fa#4
(Mi scuso anticipatamente per la qualità di ripresa sopratutto per il sonello ma non stavo tanto bene e tremavo dal freddo ed ho dovuto tagliare alla fine 20 sec. perchè uno con la macchina doveva parcheggiare addosso a me per forza)
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Istrana 17 Dicembre 2023
(03)

[@Dara.Bortolato_2006]

Spettacolari. Anche a Massanzago con la Chiesa di S Alessandro al festivo delle 12 suona la grande e poi partono le piccole

[@nicola2325]

Grazie ❤️

[@dumbodumbo6192]

L’usanza del suonare il mezzogiorno festivo prima con la grossa e poi si aggiungono le minori era abbastanza diffusa in diverse zone del Veneto. Un tempo era così anche a Piombino Dese, a Loreggia, a Camposampiero e più o meno in tutti i paesi limitrofi fino a Castelfranco. Non lo sappiamo per invenzione, ma perché c’è la testimonianza degli ultimi campanari superstiti di questi paesi che l’hanno confermato. Poi con l’avvento dei primi programmatori a spinotti si è persa questa possibilità perché si poteva programmare la suonata singola e basta, non permetteva l’uso di programmi complessi. Coi programmatori digitali son poi arrivati i programmi utente che permettevano la memorizzazione anche di suonate complesse, come la grande e poi l’aggiunta di altre campane (basti pensare ai segni a morto)… Ma nel frattempo le campane hanno suonato elettricamente in modo diverso per anni, e questo ha fatto sì che non si recuperasse più la tradizione precedente; in altre parole la gente si era ormai abituata in modo diverso. A Massanzago è ancora così perché il programmatore è moderno, permette di far di tutto e le campane son sempre state a corda anche prima del restauro… Di conseguenza con l’elettrificazione hanno mantenuto le suonate locali come se fossero a corda. Ecco il perché c’è ancora questa usanza, perché non è mai andata persa. Diverso è per la maggior parte dei paesi con l’elettrificazione totale: non hanno avuto questa fortuna. Brava Istrana e a tutti quelli che l’hanno mantenuta

[@nicola2325]

@@dumbodumbo6192 grazie per questa informazione!!

[@Dara.Bortolato_2006]

Mi pare di si

[@dumbodumbo6192]

@@nicola2325 cito solo un aneddoto riguardo a questo. Ho un amico che in un paese vicino ha cercato di ripristinare quest’usanza, programmando al mezzogiorno della domenica questo tipo di suonata che nel suo paese anticamente si faceva… I paesani hanno telefonato in canonica chiedendo se fosse morto qualcuno di importante! Sentite queste telefonate il parroco ha richiesto al ragazzo di riportare tutto come prima, inserendo la suonata classica a tre campane. È un esempio di come, se cambiano le tradizioni nel tempo, difficilmente si riesca a recuperare quello che ormai è andato perduto (purtroppo). Ripristinare richiede fatica, ahimè non la pigrizia… E oggigiorno la gente è sempre più pigra (i preti soprattutto).

[@Davide.V.]

Ma ha un ceppo Pasqualini il sonello?😬

[@nicola2325]

Può essere!

[@flaviogerotto1914]

Certo...mi stavo domandando come ha fatto ad arrivare ad Istrana..

[@nicola2325]

@@flaviogerotto1914 non si sa', comunque è lì dal 1847 !

[@Dara.Bortolato_2006]

Ma no