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Il Comune di Campione d’Italia è l’unica exclave italiana al di fuori dei propri confini. Campione è un comune affacciato sul Lago di Lugano interamente circondato dal territorio Svizzero. Facente parte della Provincia di Como nella Regione Lombardia, in realtà è come se fosse un comune Svizzero del Canton Ticino.
Questo status particolare nasce nel lontano 777 d.C. con il testamento di Totone che nominò come erede dei suoi terreni di Campione l’Arcivescovo di Milano staccando quelle terre dalle dipendenze del Vescovo di Como. Nel 1516, proprio per la sua particolare condizione di feudo, Campione si salvò dall'occupazione degli Svizzeri che strapparono il Canton Ticino alla Lombardia. Per secoli l'abbazia di Sant'Ambrogio spediva a Campione un monaco come parroco e un giurisdicente con funzioni sacerdotali e civili. Il feudo ambrosiano ebbe termine nel 1797 con l’invasione francese. In questi anni la Svizzera provò a rientrare in possesso di Campione, proponendo anche uno scambio con il comune di Indemini, ma il Congresso di Vienna stabilì che restasse Lombardo e quindi di fatto sotto il dominio Austriaco sino all’unità d’Italia. Nel 1848, dopo le 5 giornate di Milano, furono, per la prima volta, i campionesi a chiedere, senza riuscirci, l’annessione al Canton Ticino.
Durante il Fascismo fu aggiunto d’Italia al nome e venne rifondato il famoso Casinò nel 1933 che favorì da allora in poi l’aumento della popolazione. Oggi il Comune, fortemente integrato dal punto di vista economico con la Svizzera, con i cittadini equiparati a quelli svizzeri, è sottoposto al regime doganale svizzero con relativa imposizione dell'IVA elvetica, mentre la sicurezza viene garantita dall’Italia. Curiosità vuole che la locale squadra di calcio giochi nei campionati svizzeri.
(Fonte sito Comune Campione d’Italia)