Sono stata in bus organizzato con agenzia viaggi,eravamo in gruppo di persone nel maremma tour .In 5g visto Grosseto città,poi i butteri , Capalbio città e il parco dei tarocchi, Orbetello , scansano,monte Merano, saturnia e le terme del Molinetto dove in fondo si vede la casina bianca. isola del giglio e giglio castello 🏰,una tappa veloce a giannutri ma è selvaggia come isola in sé.Porto ercole ,porto santo Stefano e l' ultimo giorno a massa marittima visto il duomo e l arca di San Cerbone . Tutto molto bello,poi con la guida prof di storia dell' arte , l' accompagnatrice sempre con noi .
@miao57403 жыл бұрын
Poi vai in spiaggia e trovi le mignotte che si scambiano i mariti..
@lucianacappe1627 Жыл бұрын
PERCHE'CAPALBIO NON E "MAI SULLE PAGINE NEGATIVE?. NIENTI SCIPPI !NIENTE MIGRANTI ,NIENTE SPACCIO ECC,ECC. ✌✌✌
@Foetus883 жыл бұрын
Capalbio nel cuore della Maremma Toscana. Mah. Secondo me sotto l'Albegna o meglio ancora sotto l'Ombrone non sii può più parlare di Toscana
@matteolanzillo46322 жыл бұрын
Forse intendeva più la Maremma in generale, visto è anche parte del Lazio
@tusciae.langobardorum Жыл бұрын
Ti hanno mai spiegato, legaiolo, che i vernacoli della Toscana meridionale hanno lo stesso sistema fonetico e fonologico del resto del grossetano? Oppure, ti hanno mai spiegato che, nei paesi laziali confinanti (da Acquapendente a Montalto di Castro), hanno un sistema morfosintattico completamente differente (pur avendo qualche piccolissimo tratto toscano)? Oppure, ti hanno mai spiegato che, nei paesi laziali confinanti, formano i plurali maschili con le -e finali (cosa sconosciuta a Capalbio, che ha il medesimo sistema del resto della Toscana)? Fossi in te mi ritirerei sullo scolmatore, altroché Albegna
@tusciae.langobardorum Жыл бұрын
@@matteolanzillo4632no, il soggetto che ha interagito con lei intendeva dire che Capalbio non appartiene all'area linguistica toscana, quando, ascoltando tutte le persone intervistate (e che dichiarano di essere capalbiesi), appare evidente la loro parlata toscana. Ergo, il confine linguistico, è esattamente quello tra Toscana e Lazio (che era lo stesso che separava il Granducato dallo Stato Pontificio). Saluti
@Foetus88 Жыл бұрын
@@tusciae.langobardorum senti naccherino, visto che sai vita morte e miracoli di me peggio di una vecchia zitella (ma te 'un ti palesi) ti informo che non sono nella lega (ex) nord da 15 anni pari. Per una associazione a delinquere, a volte perfino per gli omicidi, danno di meno. Poi non capisco l'acredine (Baggiano? che poi hai cancellato): per caso t'ho dato fuoco all'auto? Puoi usare toni più urbani, visto che ho semplicemente espresso un mio parere (se leggi bene ho detto "secondo me", quindi una opinione che ha diritto di cittadinanza come la tua) ? Grazie. Per me, ripeto, sotto l'Albegna non si può parlare di Toscana, almeno se si accetta il criterio linguistico : poi se si vogliono includere altri parametri, come in questo caso la vecchia appartenenza al Granducato, è un altro discorso: percorrendo l'Aurelia è sempre visibile la vecchia dogana sul Chiarone. Ma il Granducato arrivava anche quasi a Forlì. Una volta ho domandato ad un gruppo della Romagna Toscana presente su Facebook, se volessero "tornare" in Toscana (cambio di regione) mi hanno rifilato una valanga di NO, nonostante l'appartenenza al Granducato sia stata più durevole dei territori di cui stiamo parlando (addirittura Terra del Sole fu costruita ex-novo dai Medici). Ci sono studi di dialettologia del prof. Giannelli dell'università di Siena che, cito quasi testualmente, a memoria, ma che ricordo benissimo, che affermano "che i territori in oggetto si vanno progressivamente toscanizzando perché il toscano è avvertito dai locutori come più prestigioso". Se poi si fa ricorso all'onomastica si trovano una marcata presenza di molti cognomi meridionali e di origine spagnola. Inoltre nella parlata sono presenti incursioni perfino del napoletano. Lo stesso romanesco, cosa che tu forse non sai, è stato pesantemente toscanizzato nel XVI secolo: prima si parlava una variante di napoletano, simile a quello che oggi si può sentire a Frosinone, tanto che alcuni linguisti vorrebbe introdurlo fra i vernacoli toscani (Dio mio!). Ma il punto non è questo. Le lingue non sono muri che si scontrano ma linee "morbide" che si compenetrano, specie nelle aree di contatto (di "frizione" come li chiamerebbero i linguisti). Ho sentito toscaneggiare oltre il confine dell'Emilia. Massa e Carrara e la Lunigiana, anche queste non toscane linguisticamente, hanno numerosi elementi linguistici toscani. Alcuni amici genovesi mi dicevano che a Spezia sentivano già un po' l'accento toscano. Viceversa ci sono alcuni influssi liguri che riguardano la Toscana occidentale anche se pochi. La Toscana linguistica inoltre è vista "come l'area di massimo influsso del gallo-romanzo nel contesto peninsulare". E sempre viceversa la famosa isoglossa Cinquale-Senigallia ora è vista come massima espansione dei dialetti toscani verso nord, anziché il contrario (come si credeva fino a poco tempo fa). Inoltre io sono un sostenitore della linea "Arno" perché se tracciamo un poligono con i vertici Livorno-Lucca-Prato-Firenze, all'interno di quell'area si concentra la maggior parte della popolazione, dell'economia e della storia della Toscana a cui vanno aggiunti i formidabili avampaesi di Arezzo e Siena. Quindi allo scolmatore ti ci porto volentieri così ti sciacqui i panni in Arno (l'acqua è quella) come quel bischero del Manzoni. E portaci anche i tuoi amici di Capalbio.