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Una produzione Borotalco.tv
Scritto da Michele Salvemini e Fabrizio Conte
Regia di Fabrizio Conte
Executive Producer: Matteo Stefani
Dop: Stefano Bella
Line Producer: Tommaso Spagnoli
Direttore di produzione/Casting Director: Monica Conte
Ass. Producer: Maria Onano
Colorist: Claudio Beltrami
Operatore ronin: Loris Galetta
16 mm Shooter: Marco Proserpio
Gaffer: Alessandro Bella
Second: Filippo Testa
Focus puller: Juan Sebastian Florez
Aiuto mdp: Desiree Braida
2AC: Sarà Di Natale
Macchinista: Gabriel Reyes
Second: David Alvarez
Aiuto macchinista: Davide Orlando
Scenografia: Romeo Steiner e Weronica Wolinska
Ass. Scenografia: Martino Pastori , Sofia matarazzo di licosa, Jacopo Boscaini, Federica castelli
Makeup: Mary Parpinel
Video backstage: Mattia Ferrero
Fotografo backstage: Morena Brambilla
Amministrazione: Agnese Incurvati, Annamaria Modica
A&R: Fausto Donato
Product Manager: Emanuela Redaelli
Si ringrazia Graziano Ostuni di Universal e il Live Music Club Trezzo sull'adda (Mi)
TESTO
Da grande suonerò la “Pastorale”, ora sul piano resto curvo come un pastorale.
Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio
ma sono solo un bambino e c’è rimasto male.
Padre lascia stare l’alcool, ti rovini, sei severo quando faccio tirocini.
Io sono romantico ma pure tu. Mi vedi solo come un mazzo di fiorini!
Sono Ludovico, culto, mito, donne mi scansano come avessi avuto il tifo.
Troppi affanni, a 30 anni ho perduto udito, tu mi parli e mi pari un fottuto mimo.
Se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano,
quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda, canto l’“Inno alla gioia”
perché vedo l’abisso ma su questo, plano.
Scrivo mille lettere, faccio rumore, lotto col silenzio ma ce la farò.
Tengo la mia musica, lascio l’amore, io sarò immortale, la mia amata no.
E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto.
Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta.
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo.
Mi chiamo Marco.
Sento il gelo dei riflettori, vorrei rimanerne fuori ma il mondo vuole che vada in tour.
Entro in classifica perché la fama è cieca, così cieca che in fondo non mi riguarda più.
E’ un buon lavoro, incasso da molto, vale come un disco d’oro in cassa da morto,
voglio fissare mio figlio, il tempo passa e m’accorgo
che sto fissando un foglio tipo carta da forno.
Hey, sono Marco, new romantico, sotto palco scompaio, “puff” come borotalco.
Che guaio, bruciano il mio contratto ché il sound è cupo, rarefatto.
Ho preparato un ritiro veloce, la mia famiglia è più importante di un giro di note
e questi parlano, parlano mentre io sto ricucendo la vita con un filo di voce.
E non lascio lettere, niente rumore, amo il mio silenzio e non comprendi quanto.
Grazie per gli applausi ma ho scelto l’amore, questa è la mia vita non dimenticarlo.
E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto.
Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta.
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo.
O continuare gli accordi o game over, Guardare il mondo da sobri o in hangover
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee
Casa e famiglia o canzoni e le prove, O con i figli o tra i corni e le viole
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee
(Ed. Sunny Cola Srl)