Capo Nord 2023: Libera Uscita in Danimarca

4° Giorno di Motoviaggio
La sveglia suona tardi. Oggi voglio prendermela comoda la giornata. Mi sistemo le mie cose, faccio mente locale sulle tappe di oggi e vado in centro alla ricerca dell'acqua. Trovo il supermercato locale (365 discount) e mi metto alla ricerca dell'acqua. Purtroppo non la trovo. Vedo molte acque aromatizzate ma l'acqua liscia nada. Chiedo ad una ragazza del reparto e mi spiega che l'unica acqua è questa. Un piccolo scaffale di acqua naturale..... evidentemente loro bevono solo roba aromatizzata. Acquisto 2 bottiglie da 2 litri e torno in camera. La prima finisce in meno di mezz'ora.
Tra poco devo lasciare la mia camera per cambiarla con un'altra. Non capisco il perché dato che resto due notti. Ma le valigie? Scendo al piano terra e chiedo ad una ragazza come devo comportarmi. Mi risponde che va a chiedere. La stanza 9 non è ancora pronta quindi mi invita a lasciare le mie valigie nella hall e poi successivamente me lo portano loro in camera. Sistemo tutto come richiesto e vado a farmi un giro in moto. Oggi voglio scoprire la parte più estrema della Danimarca orientale, la sua punta, Skagen. Ci sono 40 minuti di strada da percorrere.
Il bere tanta acqua inizia a farmi effetto. Mi devo fermare per ben due volte nelle piazzole attrezzate per espletare i miei bisogni. Nel primo bagno mi si avvicina una signora in bici, vestita bene e mi chiede qualcosa che non capisco le dico che non parlo inglese 🤷‍♂️. Lei va via e va a frugare in 3 cassonetti dell'immondizia. Resto a bocca aperta.
Riparto e arrivo a Skagen, quello che più mi interessa non è la città in se ma il faro: the Gray Lighthouse. Il faro è stato costruito nel 1858 ed è diventato un punto strategico nazista nel 1940. Ne approfitto per visitare molto volentieri il Bunkermuseum, un museo dentro ad un bunker costiero tedesco. Il bunker era un centro operativo di comando dotsto di un piccolo ospedale interno. Faccio il biglietto e il ragazzo mi chiede.... motociclista? Ed io si.... che moto hai? Una suzuki v strom e lui sgrana gli occhi.... ha la stessa mia moto ma il modello precede. Ci scambiamo due chiacchiere veloci con il mio inglese arrangiato e visito il bunker.
Finita la visita al Bunker mi dirigo (solo di passaggio) nell'affollata cittadina di Skagen. Tanti negozi, bar e ristoranti.... la solita città turistica.
Imposto la nuova destinazione.... il faro di di Rubjerg Knude, nella costa occidentale della Danimarca. Questo faro è balzato alla cronaca internazionale nel 2019 in quanto per la prima volta al mondo viene spostato materialmente un faro per 70 metri verso l'entroterra grazie ad un sistema di binari ferroviari. Tutto questo per evitare un volo sotto la scogliera. In questa zona il vento e le mareggiate sono molto violenti. Ogni anno si perdono metri e metri di scogliera. Il faro ormai ha perso la sua funzione primaria, non ha più vetri riflettenti. È però un attrazione turistica in quanto ci sono dune di sabbia giganti e le scogliere con forme particolari. Visito il faro e la scogliera e me ne torno alla moto. Rientro verso l'hotel ed immancabilmente inizia a piovere. Che culo! Nel viaggio di ritorno pensavo tra me e me ... ma come mai le danesi mi guardano? Cioè donne sposate con mariti e figli al seguito mi fissano e sorridono maliziosamente. Altre mi salutano con un semplice Hi molto soffocato nonostante la presenza dei mariti. Sarà nella loro mentalità avere rapporti liberi? Boh..... chissà.
Torno in hotel, mega doccia bollente e mi preparo per uscire. stasera voglio mangiare locale. Scelgo un posticino carino visto questa mattina. Prendo un antipasto di salmone, dei ravioli ai gamberi e il dolce tipico danese: Flødebolle. Piatti squisiti anche se il raviolo a mio avviso era un pochino allagato. La cameriera che mi ha servito si chiama Frida, ha costantemente un sorriso stampato sul suo volto. Tra le recensioni ho notato che si parla spesso di lei e per i suoi modi di fare. Le recensioni in questo caso sono vere!
Domattina sveglia presto che si torna a viaggiare!