Un genio. Ancora non si conosce bene la sua tecnica pittorica.
@nazzarenodeangelis50183 жыл бұрын
6:32 penso di avere un infarto per il modo in cui ti sei girato dopo avermelo chiesto.
@karlx59476 ай бұрын
incredibile
@umbgio11 жыл бұрын
@nazzarenodeangelis50183 жыл бұрын
@Luciano Closser gg bro! you are fantastic! CUZ YOU HAVE A GIRLFRIEND, WOOOOOOOOOOOW!
@paolodm73902 жыл бұрын
CARAVAGGIO E LA SENSORIALITÀ DEL TATTO Caravaggio era il pittore della "carne", ma era anche un soggetto di prevalenza sensoriale cinestetica di 1° grado, cioè di tatto. IL SENSO "PREVALENTE" DEL TATTO L'essere umano percepisce la fisicità e l'unione del nostro corpo ad altri corpi, attraverso il tocco della "CARNE" dei polpastrelli: IL TATTO. E la sensibilità del tocco è determinata anche dal nostro cervello. Pitturare era per lui un piacere fisico, che si concretizzava attraverso i movimenti della mano (tatto), durante le pennellate. Il manico del pennello doveva essere così sempre pulito e ben asciutto, in modo da averne pienamente il controllo cognitivo e sentirne la consistenza e la rugosità, affinché potesse muoverlo in modo armonico, ma anche meticoloso. La fisicità preserva infatti i suoi dettagli. Si noti tra le sue opere scene esplicite di crudeltà verso la carne, come ad esempio una decapitazione o un trafiggimento, scene da lui provocatoriamente scelte e che riconducono alla carne, quindi ancora una volta alla fisicità e al cosiddetto (non decretato dalla scienza), SENSO DELLA PANCIA, ovvero "emozione", ma anche moltiplicatore della emotività. Con ciò ci dice: Guarda che crudeltà, che ingiustizia, etc. IL SENSO DEL PALATO Nella flagellazione raffigura Gesù ben in carne e con la pancia, eppure veniva da quaranta giorni di digiuno... Ciò significa che all'interno del suo cinestetismo, la sua scelta sensoriale di 2° grado era di palato (gusto). Evidentemente quando si sedeva a tavola, si alzava solo quando aveva la sensazione fisica della pancia piena. Conseguentemente doveva temere la fame. E apparendo il palato in assoluto come 2° senso prevalente, doveva avere quasi certamente una buona comunicazione verbale, e pertanto un'apprezzabile socialità. Bere un liquido significa assumere una sostanza quasi eterea, "non carnale", e quindi elude l'esperienza fisica della solita carne, ma lui anche in quel caso inserisce IL RITO DELLA CARNALITÀ con il seno, attribuendo al capezzolo la sensibilità del tatto, attraverso cui le labbra e la lingua (senso del palato), contribuiscono al "SUCCHIARE" (e allo stesso tempo "TOCCARE"), sostituendo la masticazione con un'altra pratica, ma sempre cinestetica. Inietta cioè forzatamente nella raffigurazione la costante tattile -non prevista-, attraverso gli organi del palato. E attraverso questa carnalità ci dice: "Sta bevendo". - E da notare, BEVE UN PRODOTTO DELLA CARNE! - Una genialità serva e inconscia! IL DINAMISMO, ESPRESSIONE DEL TATTO Si rileva palesemente la "fisicità" dei suoi soggetti e dal dinamismo che egli profondeva, sembra quasi di assistere alla scena di un film. Il dinamismo è conseguenza di una realtà fisica. Un corpo fisico che non si muove infatti non ha senso, non comunica nulla, se non la forma e la materia di cui è composto. In quel caso però deve farlo solo attraverso il senso della vista, a lui NON congeniale. Un corpo può presentare una superficie frastagliata, ma i cinestetici prediligono la percezione di curve ben levigate, e infatti i suoi soggetti sono provvisti di fattezze curvilinee, niente mascelle, crani o nasi vagamente spigolosi, quindi. Gli occhi, gli sguardi, pur fissando, sono dinamici. È espressione del profilo cinestetico dell'autore, che inconsapevolmente ASSERVA GLI OCCHI, ORGANI DEL SENSO DELLA VISTA, al suo cinestetismo dominante. A volte sono gli occhi a voltarsi, mentre l'espressione facciale figura immobile. Altre volte invece è l'intera faccia a voltarsi, e in quel caso è il collo che sembra restare immobile. Sono entrambi modi per "sottolineare" le dinamiche dei suoi soggetti. Ecco la "dinamica"". Con la dinamica ci comunica: Sto guardando, Sto osservando, sto facendo, etc, ricalcando anche lo spirito in quel momento di quel soggetto. Dipingeva credendo di creare, in realtà era inconsapevolmente manipolato dalla sua sensorialità prevalente e fortemente dominante. IL SENSO VISIVO La sua ATTINENZA SENSORIALE VISIVA generale (tipica di un pittore) era però di 2°grado, quindi solo complementare. Questa è L'ANOMALIA PIÙ GRANDE PER UN PITTORE che ci possa essere. Anche i colori infatti, non mostrano caratteristiche da urlo, li espletava in modo da conformarli alla poca luce in cui si contestualizzavano. Un'armatura può essere descritta come lucida (in modo eccezionale), ma grigia o nera, scura insomma. Punta a ottenere la bellezza dell'opera attraverso i soggetti, il dinamismo, il concretismo, la carne, e NON SUI COLORI. E la poca luce, attuata col colore nero, è proprio il colore che contiene tutti gli altri colori. Di 2° grado anche perché il nero è il colore spazialmente più periferico delle sue opere. Gli ambienti scuri delle opere lasciano trasparire di converso la luce solo nella sua intenzione di farci concentrare su CHI (fisico) e COSA (dinamismo), tralasciando il resto del quadro, che potrebbe anche essere eluso. Con questa tecnica ci porta in quale punto della tela guardare, all'azione, ci indirizza fin da subito al punto di focale dell'opera, È LÌ CHE SI SVOLGE, ed è lì che la osserveremo, con inconsapevole obbligo. Tutto il resto sembra non contare, anzi, sembra non esserci. Così come spesso non viene dettagliata (o appena accennata) l'ambienza: Muri, quadri, suppellettili, quasi tutto il superfluo alla scena viene a mancare, privandoci della consapevolezza del luogo esatto in cui si svolge l'atto. Più che un luogo, a volte sembra il palco di un teatro. Questa è ulteriore conferma di NON prevalenza sensoriale visiva. ANCORA SUL TATTO E per finire voglio ricordare il suo carattere impetuoso e bellicoso (risolvere con "LE MANI" le questioni) e il delitto da lui commesso, riconducibili ancora una volta al cinestetismo come sua prevalenza sensoriale. Paolo da Napoli
@terrephotos5 күн бұрын
figo avrei voluto che avessi continuato il discorso sul tatto
@paolodm73905 күн бұрын
@@terrephotos I sensi sono gli architetti della nostra vita, e non ce ne rendiamo conto, come la strada che percorriamo da sempre senza ricordarci quale sia. Né il perché la percorriamo. La sensorialità invade il nostro essere, la prevalenza sensoriale lo pervade. Ogni azione che commettiamo è dettata, come da un tiranno, dall'equilibrio tra i sensi e in primis dalla nostra prevalenza sensoriale. Il televisore che scegliamo, la macchina, il modello e il colore, quel che mangiamo e che beviamo, la donna che amiamo. Ogni cosa è da ricondurre alla propria prevalenza (squilibrio), e in second'ordine all'equilibrio restante. Crediamo di scegliere, di fare discernimento, ma a decidere è sempre il nostro burattinaio, la nostra prevalenza. Cosa vuoi sapere?
@cr97111 жыл бұрын
Questa mostra è la più grossa stronzata mai fatta su Caravaggio, soldi buttati!
@giuseppeleone10014 жыл бұрын
Ma cosa ne sapete voi di come dipingeva caravaggio soldi buttati da verooooo
@fabriziobombino86015 жыл бұрын
Ricostruite lo studio del Caravaggio e mettete dei pennelli quadrati con ghiera metallica e setole sintetiche????!!!!! 0:40
@Brixen-wu6gg5 жыл бұрын
Hanno preso scene dallo sceneggiato con Alessio Boni nei panni di Caravaggio per il servizio televisivo, non hanno girato le scene per la mostra. E' vero che è un errore madornale se si gira un film storico, ma i trovarobe non sono filologici se qualcuno non glielo spiega che i pennelli nel 600 erano diversi
@susannaquirinali10555 жыл бұрын
Conosci mila? E Milla? E la banda del buko che s apre a corona 👑.....baccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccioni...Milla