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CARLO VENTURI - 80 ANNI FA NASCEVA UN MITO (Carlo Venturi & Gigi Stok - Filmato storico)
Oggi 12 giugno 2023 è un giorno speciale, perché il grande fisarmonicista Carlo Venturi, se non fosse scomparso giovane, all’età di appena 43 anni, avrebbe compiuto 80 anni e vogliamo ricordarlo con questo filmato storico, tratto dall'ex emittente TV modenese TELEGHIRLANDINA, datato 1978, nel quale Carlo Venturi e Gigi Stok si raccontano in una piacevole intervista di Sandro De Biase e suonano in coppia dal vivo, in modo straordinario, i seguenti cinque brani:
ELETTRICO di Gigi Stok / SUONA LA FISARMONICA di Gorni Kramer / SALTARELLA di Gigi Stok / VECCHI RICORDI di Gigi Stok / MENESTRELLO di Carlo Venturi / BATTAGLIERO di Tienno Pattacini.
N.B. Carlo Venturi aveva 35 anni e Gigi Stok 58, essendo nato il 4 ottobre 1920.
ISRC Audio: ITA222366020 - ISRC video: IT9X72366020
Sul nostro sito www.novalis.it/ trovi le registrazioni su CD e gli spartiti di gran parte dell'Opera Omnia di Carlo Venturi e a questo link i filmati del MEMORIAL CARLO VENTURI (2 CD + 2 DVD + libretto di 32 pagine): bit.ly/3V5LWVj
PREFAZIONE
Per chi ha conosciuto Carlo Venturi, è difficile scegliere se cominciare a parlare dell’artista oppure della persona. In tanti lo conoscono come un grande musicista, che ha dato una svolta importante alla storia della fisarmonica: sia suggerendo con il suo estro e la sua inimitabile bravura nuove tecniche di apprendimento, sia invogliando tantissimi giovani allo studio di questo strumento, che stava vivendo, soprattutto in Italia, un momento di grande crisi. Basta pensare che non esistono (o quasi) fisarmonicisti italiani nati dal 1943 al 1958.
Carlo Venturi era talmente trasparente e genuino nel suo modo di comportarsi e di proporsi che dava subito l’impressione, a chi lo incontrava, di parlare con un vero amico. Non ha mai fatto pesare la propria bravura a chi avesse l’occasione di esibirsi con lui, senza però mancare di mettere in riga chi, presuntuosamente, cercava di metterlo in difficoltà.
Carlo Venturi è considerato unanimemente uno fra i più grandi fisarmonicisti di tutti i tempi, un vero “fuoriclasse”, per la sua tecnica insuperabile e sopraffina interpretazione. Ma egli ha lasciato un vuoto incolmabile soprattutto fra chi ha potuto apprezzarlo come persona.
BIOGRAFIA
Carlo Venturi nasce il 12 giugno 1943 a Creda, frazione di Castiglion dei Pépoli, oggi verde centro di villeggiatura, situato a 691 metri di altitudine, sull'Appennino bolognese. Sua madre, Maria Cirani, lavora in un vecchio mulino, mentre il padre Vito, essendo minatore, costringe l’intera famiglia a frequenti trasferimenti, anche all'estero. Il suo primo trasferimento è a Varallo Pombia (Novara), all’età di sei anni, dove un componente della Banda musicale del paese gli insegna le prime nozioni di solfeggio. Ritornato a Creda, Carlo, ragazzo affettuoso, generoso, socievole e molto vivace, inizia a studiare la fisarmonica con il M° Fredino (diminutivo di Alfredo). A dieci anni già si esibisce in pubblico con disinvoltura, grazie ad Arnaldo Mordini, uno dei suoi primi “fans”, che lo trasporta in moto nei casolari della zona. Studia la fisarmonica come autodidatta, con grande passione e ottimi risultati; all’estero, in occasione delle trasferte per lavoro del padre (in Francia, Belgio e Svizzera), ascolta i dischi dei grandi fisarmonicisti, assimilando i vari modi di interpretazione che, in aggiunta al proprio talento, esaltano la sua innata musicalità. Ritornato a Bologna, Carlo si perfeziona con il professor Moradei di Prato e nel 1958, all'età di 15 anni, inizia a suonare in locali da ballo con l’orchestra ARISTON di Imola.
Chiamato per la leva obbligatoria, Carlo entra nella banda militare ma, avendo il padre invalido, viene congedato dopo pochi mesi e, tornato a Bologna nel 1960, a 17 anni, si inserisce in un trio “alla Filuzzi” composto dai fratelli Nino e Giulio Bonora (TRIO BONORA, che poi diventerà TRIO VENTURI).
Per anni prosegue a suonare di notte nei locali con il trio e lavorare di giorno, facendo anche lavori durissimi, quali il carpentiere, il fabbro e vendendo pezzi di ricambio per auto. Dal 1966 in poi arrivano le prime grandi soddisfazioni: una diretta TV RAI con l'orchestra del Maestro Bussoli; una “Festa della mamma” dal mitico Antoniano di Bologna; la trasmissione televisiva intitolata “Vai col liscio”; la consegna di tanti premi, quali “Il cavallino d'oro” all'eccezionale duo di fisarmonicisti formato da Gigi Stock e Carlo Venturi (nel 1966), oppure la “Ghianda d'oro” (dalle mani della madrina Nilla Pizzi nel 1972).
Nel 1974, il noto impresario bolognese Pelizza intuisce che un talento così grande non può rimanere nell’ambito di Bologna e dintorni e convince Carlo Venturi ad ingrandire l'omonima orchestra, portandola ad 8/9 elementi, con l'obiettivo di travalicare l'ambito regionale ed esibirsi nei migliori locali da ballo d'Italia.
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