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Un sito monumentale perfetto per chi ama le escursioni misteriose, le visite all’aria aperta e l’esplorazione alla ricerca dei dettagli.
Di questo castello medievale purtroppo rimangono solo alcuni ruderi, di grande rilevanza storica per l’Agro Falisco e la Tuscia. Sono visibili buona parte delle mura perimetrali e alcune porte di accesso, ambienti ipogei, cavità e resti di abitazioni. L’insediamento difensivo venne costruito qui per sfruttare le difese naturali offerte dal territorio. Il castello sorge su un colle di tufo isolato, abitudine tipica dell’Agro Falisco, tra le forre scavate e i due corsi d’acqua del Fiume Treja e il Fosso di Stabia. Da qui potrai ammirare dei panorami sulle forre e sulla zona circostante.
Riguardo la struttura del castello purtroppo non ci sono notizie certe. Tuttavia è possibile ammirare come fosse grazie al dipinto conservato nella Chiesa di San Giuliano, nel centro storico di Faleria.
Gli scavi eseguiti nel 1910 hanno riportato alla luce importanti camminamenti che confermano la funzione militare dell’avamposto. Gli ipogei artificiali invece appartengono a un precedente insediamento falisco.
È un luogo in cui la natura ha ripreso il sopravvento e la vegetazione ricopre gran parte delle costruzioni.
Consigliamo a chi lo visita di fare attenzione alle buche nascoste, agli ambienti franabili e ai profondi dirupi. Castel Paterno, nel Medioevo, è stato uno dei centri fortificati più importanti dell’Italia centrale.
La storia di questo castello risale all’XI secolo. Proprio all’interno di queste mura, il 3 gennaio del 1002, per malaria o avvelenato da una sua amante, muore Ottone III. L’imperatore del Sacro Romano Impero aveva l’età di 22 anni.
Non riesce a realizzare il suo sogno: la rinascita di un impero universale che unisca papa e Impero con capitale Roma.
Il castello viene scelto da Ottone probabilmente come base militare per la riconquista di Roma. Infatti poco distante da qui passa la via Flaminia, oltre a essere ben collegato con Civitas Castellana. Questa cittadina in questo periodo è governata dai conti Sassoni, una famiglia legata alla dinastia imperiale.
L’antico Castello di Paterno viene concesso da papa Agapito II ai monaci di San Silvestro di Roma nel 995. Nei secolo XIV e XV diventa proprietà della famiglia Anguillara (vedi anche Castello degli Anguillara).
Molte leggende circondano questo castello e la figura di Ottone III, un piccolo spaccato dell’Italia medievale. I faleriani hanno cercato di recuperare il fantomatico tesoro dell’imperatore, che secondo la leggenda era composto anche da una gallina e sette pulcini d’oro.
Nel sito c’è un pannello informativo realizzato dal Comprensorio della Via Amerina e delle Forre, in cui troverai tutto le informazioni da sapere per la visita. Contiene anche le mappe del luogo e del territorio.
Nell’area si possono incontrare pericoli e difficoltà in alcuni punti impervi e scivolosi. Ogni visitatore è responsabile della propria sicurezza.
I ruderi di Castel Paterno si trovano lungo un percorso da esplorare intorno Faleria. L’Agro Falisco è un luogo perfetto per fare escursioni archeologiche nella natura!