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La Via Normale alla cima Catinaccio 2.981m salita per la prima volta nel 1874
Da qualsiasi parte la si osservi - dal versante sudtirolese oppure dal versante trentino - è sempre una montagna maestosa e imponente, un vero gioiello Dolomitico.
Non è particolarmente impegnativa. Le difficoltà sono di III grado solo in alcune lunghezze di corda. Il restante del percorso è di II grado; spesso su una cresta. Rimane comunque una salita che necessita di una discreta condizione fisica. Infatti per il rientro abbiamo scelto l’alternativa peggiore, scendere al rifugio Re Alberto, poi Vajolet e su di corsa al Passo, per poi riscendere dal versante opposto dove avevamo l’auto…
DESCRIZIONE TECNICA DELLA VIA NORMALE:
Dal rifugio passo Santner saliamo un breve ghiaione e arriviamo alla base di un camino. Poi risaliamo con un passaggio di III grado non facile il camino ovest, ombroso e freddo al mattino. Le successive lunghezze di corda sono piacevoli su roccia sana con brevi passaggi di III grado. Raggiunta la forcella e anche il sole del versante est, si percorre la cresta non particolarmente impegnativa di II grado. Alcuni tratti sono un pò esposti.Si supera un breve passaggio di terzo grado e si continua a percorrere la cresta finale fino a raggiungere la cima. Circa 2.00/2.30 ore.
Difficoltà: II - III, il primo tiro III+Dislivello: 180 m fino alla forcella, 190 m in cresta alla vettaSviluppo: 344 mTiri: 5 tiri + 55 m di “corda corta”Roccia: ottimaAttrezzatura: Normale dotazione alpinistica