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L’invasatura è la parte più importante di una protesi, perché andando a contenere il moncone, cioè la parte residua dell’arto amputato, costituisce l’interfaccia con la persona; se non è adeguata può causare lesioni e dolore, portando ad una minore accettazione della protesi e ad una riduzione di autonomia nelle attività di vita quotidiana. Un’invasatura personalizzata, che si adatti perfettamente alle caratteristiche del singolo paziente è quindi un requisito fondamentale per il successo del trattamento protesico-riabilitativo. Ciò nonostante non esiste oggi un modo univoco per la costruzione dell’invasatura che spesso dipende dall’abilità ed esperienza del tecnico ortopedico: esistono più opzioni per la realizzazione del calco del moncone, per la scelta dei materiali con cui verrà costruita è per l’allineamento con gli altri elementi che compongono il dispositivo protesico. Non è quindi raro doverne realizzare più versioni prima di giungere a quella che più soddisfa il paziente, con un notevole stress per la persona che la deve indossare e un incremento di tempi e costi di produzione. Per questo motivo il Centro Protesi Inail sta sviluppando delle tecniche innovative attraverso progetti di ricerca applicata in collaborazione con importanti partner scientifici a livello nazionale (Università di Padova) e internazionale (Northwestern University di Chicago e Minneapolis Veterans Administration Health Care System).