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Una giornata afosa, caldissima, fin dalle prime ore del mattino. Cerco di insidiare l' orata, a fondo e con il granchio. A metà mattinata il vettino della canna subirà una bella piega. Sul granchio non può che essere, al 99%, orata. Invece mi illudo e, nonostante sento un comportamento un po' anomalo del pesce, fino all'ultimo penso di avere in canna una bella regina dalla corona dorata. A pochi centimetri dalla riva, invece, intravedo sott'acqua un bellissimo pesce che non ha i tipici colori dello sparide. E' una cernia, una bellissima cernia bruna. La guadinerò , la slamerò, ve la mostrerò e le ridarò la libertà come giusto che sia. Ricordatevi che le cernie brune arrivano a pesare diverse decine di chili e diventano maestose. Mi sono documentato e il peso minimo consentito per poterla trattenere è 3 kg. Sul momento non lo ricordavo, ma ero consapevole che un pesce che diventa così grande ha sicuramente delle misure minime "alte". Questa, secondo le mie stime, era intorno a 1 kg. Pertanto, secondo la legge e soprattutto secondo morale, è obbligatorio rilasciare una cernia di queste dimensioni, anche se, ahimé, spesso alcuni pescasub (che non definirei tali) catturano esemplari ancora più piccoli di questo, esemplari sottomisura che si vedono spessissimo anche nelle pescherie e nei mercati tipici dei porticcioli della mia Sicilia. Ricordatevi che rilasciare un pesce sottomisura significa garantire la continuità della specie e dare la possibilità ai nostri figli e nipoti di potere pescare ancora qualche bel pesce in futuro, se mai coltiveranno la nostra stessa passione.