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È arrivata la parola “fine” sulla vicenda delle uova di Pasqua griffate Chiara Ferragni. La nota influencer milanese ha annunciato, in un video sui suoi canali social, che verserà oltre un milione di euro all’impresa sociale “I bambini delle fate”. Si è così chiusa l’istruttoria aperta a gennaio dall’Antitrust sulla vendita delle uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi.
Nel mirino le comunicazioni commerciali dell’influencer, con cui si voleva verificare se la vendita del dolciume fosse effettivamente associata a un’iniziativa benefica in favore de “I Bambini delle fate”, come sostenuto dalla Ferragni. La Ferragni ha voluto precisare che la sua è “una donazione e non una sanzione”.
Come confermato anche dall’Antitrust, le società Fenice e Tbs Crew di Chiara Ferragni si sono impegnate a separare in modo netto e permanente le attività con finalità commerciali da quelle benefiche. L’Autorità verificherà la piena e corretta attuazione degli impegni da parte delle società. In caso di inottemperanza, oltre a riaprire il procedimento, potrà applicare una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 milioni di euro ed eventualmente sospendere l’attività dell’impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.
Chiara Ferragni ha intanto rinunciato a ricorrere al Tar del Lazio contro il provvedimento con cui l’Antitrust, lo scorso dicembre, le aveva inflitto una sanzione complessiva di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole, in quel caso legata alla vendita del pandoro “Pink Christmas”. La discussione dei ricorsi era prevista per il 17 luglio.
Ai consumatori era stato fatto credere, secondo le indagini dell’Antitrust, che, acquistando il pandoro brandizzato Ferragni, avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. Una donazione che invece era già stata effettuata mesi prima.