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La chiesa, in precedenza dedicata a S. Rocco, viene costruita con l'intenzione di sciogliere un voto fatto al Santo protettore contro la peste, mentre la malattia infestava il paese. Successivamente cambia il titolo in S. Maria di Costantinopoli. Sede della omonima confraternita, al suo interno conserva, in corrispondenza dell'altare maggiore,
un dipinto della Madonna dell'Odegitria.
Vi sono altri pregevoli dipinti: quello suggestivo che rappresenta S. Michele Arcangelo a firma di Carlo Rosa; una Natività di Giuseppe De Musso, una pala d'altare raffigurante S. Leonardo, S. Donato e S. Antonio Abate posizionata sull'altare dedicato a quest'ultimo e proveniente dall'omonima chiesa demolita.
Degne di nota la statua che ritrae S. Rocco e quelle dei SS. Medici Cosma e Damiano in cartapesta del maestro Manzo di Lecce. Qui è conservata la statua lignea di Gesù orante nel Getsemani proveniente dalla chiesa di S. Felice.
In video: Michele Lobasso - Confraternita di Maria SS.ma di Costantinopoli
Immagini e montaggio: Gianni Visaggio
Coordinamento e grafica: FeArT società cooperativa
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Progetto "Tesori d'Arte Sacra" - finanziato dall'intesa tra Amministrazione Comunale di Giovinazzo, Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Fondazione Museo Diocesano.