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Il film della sezione C.A.I. Rino Olmo di Clusone e della VI delegazione orobica del C.N.S.A.S!
Un film? Sì, un film o, meglio, un docu-film, perché fatto di volti veri, di mani ruvide consumate dal tempo e dalle gocce di pioggia gelide di un’intera vita di montagna, o di mani ancora delicate che cercano conforto in quelle più sicure di chi sa quale sia il sentiero migliore da prendere per arrivare in vetta o al rifugio.
Un docu-film che prova a rendere tributo alla generosità di centinaia di Persone volontarie, che da anni contribuiscono a rendere possibili le centinaia di attività della nostra sezione del C.A.I. volte ad incentivare un vivere la montagna in maniera rispettosa, consapevole e vero, oltre che dei tecnici del soccorso alpino, che mettono a disposizione energie, risorse e competenza costantemente in aggiornamento per aiutare persone in difficoltà, spesso in luoghi angusti, spesso al freddo o al buio.
Un docu-film che cerca di andare controcorrente rispetto alla generosità silenziosa di Persone, che trovano nel donare loro stessi, chi nel suo piccolo chi nel suo grande, la motivazione stessa per farlo, senza mai chiedere nulla in cambio, e senza voler mai apparire.
La sezione “Rino Olmo” e la VI delegazione Orobica del C.N.S.A.S. si sono però sentite in dovere di fare luce sulla punta di questo iceberg di generosità, per ringraziare il cuore pulsante delle loro associazioni e per dare continuità al pensiero dei fondatori, alcuni dei quali hanno dato voce a ricordi e aneddoti del film.
L’idea è stata lanciata come un sasso nello stagno dal presidente della sezione di Clusone, Claudio Ranza, ed è stata accolta con entusiasmo da un gruppo di lavoro che ne ha da subito sposato lo scopo nobile generando anelli e riverberi positivi nelle tantissime persone coinvolte, dai molti intervistati agli addetti a riprese e fotografia (Federico Tomasoni, Armin Hadziosmanovic, Simone Lazzarini), ai tecnici del soccorso alpino capitanati da Davide Balduzzi e impegnati in un’esercitazione in Presolana, fino a padre e figlio, Flavio e Luca Manella, che si sono cimentati nella ripetizione della Via alpinistica impegnativa “Rino Olmo” aperta dai fratelli Colombo.