L'unico film in vita mia che mi abbia costretto ad uscire a prendere una boccata d'aria per recuperare dallo shock. E' proprio vero: l'atmosfera (come dice il maetro Avati) di morte che si respira, che io definirei più atomsfera di decomposizione e di marcio, ti lascia quasi la sensazione della necessità di ripulirti. E sicuramente questo era il fine del regista, perciò non si può non considerare il film un capolavoro.
@officialpablomusic9 ай бұрын
Diciamo che c'è chi appunto l'ha retto poco, e chi prova piacere nel sentirsi scioccato, io amo il cinema degli eccessi ed un capolavoro come Salò, fosse durato 4 ore, mi avrebbe tenuto incollato lì, perché il piacere così alto di essere scioccato appunto, me l'hanno dato pochi film, Salò è crudelta e pieno di concetti veramente "sporchi" girato però con una fotografia ed una regia pulitissima, e questa cosa lo rende unico
@tizianasaunig81393 ай бұрын
Giuro che per quanto sconvolgente, ci sono film dove la crudeltà è violenza viene esaltata in modo raccapricciante. Questo no.
@paludj2 ай бұрын
Grazie Pupi per aver condiviso la tua profondità. Anch'io non posso giudicare il film perché ho interrotto la visione.
@RatoCriado-u6q19 күн бұрын
Pire que quand on lui coupe la jambe à Eastwood dans le premier The Beguiled
@francobergesio-ks6qt2 ай бұрын
Che piacere sentire Pupi Avati che racconta.Si vorrebbe non finisse mai. IL FINALE poi della sua mano stetta a quella della Mamma Susanna durante tutta la proiezione, è davvero commovente. Grazie!!!
@MegaDogheart2 ай бұрын
Fantastico!
@gabriellabulckaen83973 жыл бұрын
ma che meraviglia ascoltare Pupi Avati.
@chiccogigimarrozzo31543 жыл бұрын
Un gran bel video, pieno di cultura e con un respiro d’altri tempi.
@gioskad10 ай бұрын
Bellissima testimonianza, grande uomo Pupi Avati
@massimilianomarrani2 жыл бұрын
Bellissima testimonianza. Davvero bella. "Salò" ritengo che sia il film più violento che io abbia mai visto. Violento ma mai gratuito. Mai osceno. Chirurgico. Necessario. L'ho visto una sola volta, molti anni fa. Quasi trenta. Da allora mi riprometto di rivederlo. Ho il blu ray da molti anni. Ancora sigillato. Ma ancora no. Tutto lì dentro è morte. Palpabile. Stupendo. Raramente così tanta realtà è passata in un'opera d'arte, che per definizione è puro artificio.
@simonespitoni3959 Жыл бұрын
Possiedo il film in varie copie home video provenienti da tutto il mondo. Mi serve sempre come guida per capire il disastro in cui viviamo. La verità è brutta e Salò è come la pillola rossa di Matrix
@gianlucabuccioli77084 ай бұрын
L'ho visto una volta e non riesco più a rivederlo... Ti lascia il senso di morte: di Inferno! Un capolavoro senza sé e senza ma!
@printedpaper4 жыл бұрын
Avati riesce a trattenermi all'ascolto anche parlando di cose che non vorrei sentire.
@Rita_Panetta Жыл бұрын
che testimonianza straordinaria, grazie.
@tobagodog4 жыл бұрын
Ho faticato a vederlo per intero, ma la signora che legge i racconti nel film è davvero una Regina. Dopo qualche tempo lo rivedo sarà anche mortífero ma sempre nuovo
@pinux34 жыл бұрын
Sono bravissime tutte tre.
@jeppflower15263 жыл бұрын
La signorina Maggi 😂😂😂
@domenicocasu45882 жыл бұрын
Adoro Pasolini, ho amato la sua poesia i suoi libri e i films ma questo non l'ho mai voluto vedere è raccapricciante. Domenico
@Sawenigmista82 жыл бұрын
Meravigliosa intervista, grazie per la condivisione🙏🏻💖
@쇠소깍-v7l2 жыл бұрын
Who is he?
@TommasoBartolini Жыл бұрын
@@쇠소깍-v7l he's Pupi Avati, an italian director and one of the screenwriters of Pasolini's Salò
@쇠소깍-v7l Жыл бұрын
@@TommasoBartolini omgggggg thank u
@Manuela.chArlotteCc3 жыл бұрын
grazie infinite del video, chiunque tu sia. PP Pasolini, sei nel mio cuore. Grazie d'essere esistito. ❤️
@rosalindafalcucci31803 жыл бұрын
È il regista pupi avati, lui
@lorenzomatassini30012 ай бұрын
Bellissima testimonianza, grazie per averla postata
@stevearrows3 жыл бұрын
grazie per questo splendido video, grazie.
@coencoen.3 жыл бұрын
"quest'uomo ha un modo di raccontare le cose che pare sempre che le stia raccontando adesso, o solo un momento fa "
@nadiaz4945 Жыл бұрын
Bellissima intervista e testimonianza ❤
@captcrunchandthebunch70904 жыл бұрын
Ma quanto è grande Pupi Avati!
@giulianapini17892 жыл бұрын
È vero ,proprio il momento in cui la ragazza svestita viene mostrata e poi fortunatamente scappa,non mi concede di vedere il prosieguo.In quegli anni io ero accanto e disegnavo il libro che Adriano Spatola completava in poesia.Grazie Pupi Avati,i tuoi films sono felice di poterli vedere,sono una insegnante di disegno e Storia dell'Arte.Dante è come il continuo di quell'affresco dove Mastelloni, Papa parla di quanto vuole per perdonare i peccati.
@dorianomorselli46963 ай бұрын
E' un piacere ascoltare Pupi Avati, deve essere una persona squisita.
@kamadella50982 жыл бұрын
La più efficace rappresentazione del Potere che io abbia mai visto in un film. Il più alto grado di violenza che io abbia mai visto in un film. La prova provata del fatto che l'unica anarchia possibile è l'anarchia del Potere.
@micaelacastro80214 жыл бұрын
Un capolavoro!!! Grande Pasolini!!
@giorgiocolletti37414 жыл бұрын
Concordo.
@robertoloru34523 жыл бұрын
Capolavoro si senza dubbio ...ma molto indigesto
@aretipxela32642 жыл бұрын
Pure io sono d'accordo... solo che, per capire molti film e questo in primis bisogna avere una certa cultura che, non tutti hanno... io in primis prima di capirlo c'ho messo molto tempo ma, mi sono dovuto documentare perchè se ci si ferma solo alle immagini tremende e disgustose, beh, allora meglio lasciare perdere! Un saluto
@julius78392 жыл бұрын
GRAZIE PUPI AVATI DELLA SUA ESPERIENZA COSI PREZIOSA PER NOI
@sergioflorenzani94054 жыл бұрын
io ho visto il film in dvd e debbo dire che nella mia vita un altro film così violento non mi è più capitato di vederlo ma in più mi è sembrato di avvertire da parte di pasolini un sentimento di totale sconforto sul futuro suo e del nostro paese e infatti di li a poco dall'uscita travagliata del film nelle sale cinematografiche pasolini morì tragicamente e il nostro paese di li a poco ha vissuto ha vissuto il rapimento e l'uccisione dell'onorevole moro
@giorgiocolletti37414 жыл бұрын
Si vero, e aggiungo che nei suoi progetti "Salò" era solo il primo di 3 film sul tema della morte e della violenza. Purtroppo non furono mai girati. Certamente il clima sociale che si viveva allora nei cosiddetti "anni di piombo" e della "strategia della tensione" influirono su quel progetto.
@lodovicoconrado32973 жыл бұрын
Ciao Sergio, "Salò" è senz'altro uno di quei due o tre film che ho visto una volta ma che non tengo a rivedere, non perchè non mi siano piaciuti, ma semplicemente perchè vederli una seconda volta è troppo impegnativo. Tra questi c'è sicuramente "Requiem for a Dream" di Aronofsky. Uno che invece, nonostante livelli assurdi di violenza fisica e psicologica, ho visto più volte è Martyrs, che ti consiglio. Se ti va scrivimi qualche suggerimento :)
@davideterminator753 жыл бұрын
Morì prima dell' uscita nelle sale, oltretutto sparirono alcune bobine del film, che Sergio Citti dovette sostituire............
@AndreaCosta-n2n9 ай бұрын
@@lodovicoconrado3297visti tutti quelli che hai citato. Si decisamente impegnativi. Ma salò forse è peggio in quanto a shock davvero estremo. L’unico peggiore da questo punto di vista ma che non dovrebbe esistere nemmeno perché non è un film per me ma solo una sequenza di scene sadiche, è a Serbian film. Se non l’hai mai visto, non farlo
@lodovicoconrado32979 ай бұрын
@@AndreaCosta-n2n Anni fa, in periodo di lockdown, qualcuno mi ha detto "se non hai mai visto a Serbian film, non guardarlo". Io stupidamente volli iniziarlo, e me ne sono poi pentito. L'ho ovviamente stoppato, al limite del vomito, arrivato a una certa scena.
@NitroglicerinaBumBum2 жыл бұрын
Avevo scaricato il film da internet e visto. Sono stato costretto a cancellarlo. Tuttal quella violenza non è sopportabile come dice anche Avati. Bellissima intervista grazie a chi l'ha realizzata.
@marcorotondo39 Жыл бұрын
Un film sconvolgente. Ma vero nella sua estrema vividezza. In realtà esistono anche storie così crudeli, realmente. E bisogna anche guardare l'orrore delle parti buie della natura umana per andare veramente oltre . Pier Paolo: genio e grande anima
@marcorotondo39 Жыл бұрын
La morte. Cosa c'è di male? È proprio nello sconvolgerci il senso di quel film. Perché ci fa vedere cosa è l'inempatia e quello che il potere dis- umano può fare. E anche se rischi di vomitare , vedendolo, guardalo. Grazie Pupi. Grazie Pier Paolo
@era80603 жыл бұрын
Eccellentissimo Maestro lei con il suo film La casa delle finestre che ridono cult assoluto non scherzo mica
@cortex43963 жыл бұрын
L’unico film che mi è rimasto impresso come scolpito nel cervello, capolavoro
@breitner83Ай бұрын
film sublime, profetico, visionario, contemporaneo, eterno
@emanuelacomerio53343 ай бұрын
E' tornato a roma oggi: un ragazzino praticamente. Ha concluso presentando alla Vita tutta la sua vita passata: un ago (video in bianco e nero). Molto bella. Posso dire essere un mio speculare perfetto. Il passato e' passato.
@francescoalfaruoli74614 жыл бұрын
Come si fa a dire che è un film sulla morte omettendo il fatto che è un film sul potere e su ciò che fa e produce sulle coscienze e sui corpi? La "violenza estrema" e "l'andare oltre" per usare i termini di Avati, sono ciò che il potere, nelle sue varie forme, mette in atto per soggiogare corpi e menti, secondo Pasolini. Si può essere d'accordo o no su questa cosa ma questo è il punto nodale del film ed è su questa cosa che Pasolini voleva aprire un dibattito e porre l'accento. Fermarsi a guardare e giudicare inorriditi le violenze e le trivialità del film, oltre ad essere un atteggiamento puerile, significa soffermarsi a guardare il dito senza guardare la Luna. Il film è complesso, non a caso si apre con una bibliografia di testi che il regista consiglia allo spettatore di consultare per capire l'opera a fondo.
@ungrido53384 жыл бұрын
Magari a riconosciuto qualcosa di se che non voleva vedere Non puoi giudicare una persona che semplicemente non riesce a reggere la visione
@molecricket16524 жыл бұрын
Non ha detto che è un film sulla morte. Ha detto che 'ha avuto la senzazione che ci fosse morte'. Non guarda certo la luna, ma non guarda nemmeno il dito. Sa che c'è 'un dito' a indicare qualcosa, ma ha un presagio per il quale trova pace solo nel non guardare. Del resto ha chiarito fin da subito che pur dovendoci lavorare, il soggetto non gli era affine; in più considerando il recente lutto.. Trovo che 'puerile' sia la tua gratuita condanna a una persona che fa una scelta in quanto coinvolta nei fatti, e che con candida sincerità spiega pure la sua debolezza. Anzi trovo il tuo commento un moralismo di quelli che il tuo caro pasolini condannava, però a ragion veduta.
@vladimirobottone33802 ай бұрын
Straordinario raccontatore. Il passo, il respiro dell'affabulatore
@AndreaCosta-n2n9 ай бұрын
Considerando che ho 27 anni è già forse raro che io abbia letto o abbia visto i film di Pasolini. Per me è stato forse il più grande intellettuale italiano era avanti di 50 anni rispetto alla sua epoca e per questo probabilmente censurato. In questi giorni sto rileggendo con piacere ragazzi di vita. Purtroppo e dico purtroppo ho visto salò come penso tutti gli amanti di Pasolini, devo dire che ho dovuto fermarlo in più di una scena per andare a fumare una sigaretta e riflettere un attimo se continuare a guardarlo. Davvero insopportabile e disturbante a livello psicologico ti rimane come una cicatrice
@domenicospartano6253 Жыл бұрын
Grazie pupi ....... emoziona il racconto .........il ricordo di pasolini e le sue esternazioni..... ha quel sapore ... di un film in bianco e nero nella sua serieta del bianco e del nero....
@claudiocola6953 жыл бұрын
Un film che ho visto anni fa.Ricordo che non ho dormito la notte e ne sono rimasto turbato per diverso tempo.Anche il libro di De Sade ,comunque,non scherzava.
@pippocalippo2447 Жыл бұрын
Il libro è anche più trucido e violento
@marcosoverini61712 ай бұрын
Bellissimo racconto....
@frankieassenza6654 Жыл бұрын
Uno dei due film che ho dovuto interrompere per fare una pausa prima di riprendere. L'altro è Novecento di Bertolucci.
@pippocalippo2447 Жыл бұрын
Stupendo Novecento
@federicofavaro55492 жыл бұрын
PART 2 So, Cesare Lanza agreed. He asked Pier Paolo Pasolini to go with him to Restaurant Corsetti in Rome. They had breakfast together and he gave the script to him, who should have been given to Sergio Citti. Pasolini promised he would read it. After two days, Cesare Lanza called me and told me that Pier Paolo Pasolini had called him and had told him he did not like the script. I was frustrated. But - Cesare Lanza asked me - since Pier Paolo Pasolini had not read the original book, and he cannot find it, do you have a copy? And I said, “Of course I have one!” And he said, “Couldn't you just give it to him?” “Of course I'll give it. Where does he live?” “Via Eufrate, 9”. And I drove my car until I reach Via Eufrate 9, hoping that Pier Paolo Pasolini opened the door. I rang the bell, and here was just Pier Paolo Pasolini that opened the door. And I told him: “I brought the script to you.” And he told me, “Who are you?” And I told him, “I am the one who wrote the script you did not like.” And I tried to move him to pity. “I was born in your own town,” I told him. I remind him that he is from Bologna, despite we keep considering him as one from Friuli-Venezia Giulia. Actually, he was born in Bologna. “Oh, yes, that's true. Please, come in!” he told me. So, I came in a flat that made me immediately conceive something really different, that is to say it was not the flat where a director would live, but the flat where a clerk or an insurance agent would. It was pleasant, respectable, but nothing more than so. There were some shelves, some books, but there was no those huge libraries that intellectuals usually have; there was nothing that witnessed what we thought Pasolini really was. He invited me to take a seat and asked me about De Sade. I show him I was really knowledgeable, since we had really prepared for that. Then he stopped me and asked me, “Could you help us rewriting it, if we should?” And I said, “Of course”. I knew I was betraying the two other screenwriters with whom I had worked, but how could I say no? Pier Paolo Pasolini asked you to be the co-screenwriter a film directed by Sergio Citti. So, I accepted. I told my friends, they feel me, and every Wednesday I reached Via Eufrate. And every Wednesday these meetings take place. During those meetings, Pier Paolo Pasolini talked virtually to himself - Citti did not utter a word. Every now and then he said, “No, Pier Pa'. That seems to be too much.” So, Pasolini talked a lot and said, “I take notes dizzily.” Then he took a book written by Baudelaire from the library. It was called “The flowers of evil”, edited by Meridiani, whose paper was so peculiar. I am a bibliographer, so I love books, I use them carefully. He took the book and began to underline words by using his fountain pen, and grated that beautiful paper. And he said to me, “Take this, and this into consideration.” And he gave me that book, which I still own. I never gave it back to him. There are still his writings. Add these things to what is written in the book, he ordered me. They were tremendous things. I felt that we were... he did not like our script because it was too catious. Instead he... This was a film that had something definitive, ultimate, aiming to go beyond what had been directed in the world of the cinema until then. It was extremely violent. And all this makes a bit laugh, since while we - Sergio Citti, Pasolini and I - were talking about coprophagy and extreme violence, his mother aappeared every now and then and said, “Pierpaolo, do you want fried aubergines or aubergines with tomato?” There was such a mix of a daily routine, which I felt a bit mine, but could also be part of every home in the world, and exceptional hell. We were in hell, in a circle. This period lasted one month and a half. Every Wednesday during all that time I was there and I realized he was an extraordinary, lucid intellectual. It was very easy. I was the only writer. Neither Sergio Citti nor Pierpaolo Pasolini wrote. I wrote, I gave the writing, which was read and slightly improved, slightly improved, since what he wanted was already so unequivocal. I have written for other directors, too, under pseudonyms. I don't name them, but they were not famous. On those occasions, it was almost impossible to know what they wanted. They knew that just later. Working with Pierpaolo was completely different. I think it was my easiest experience as screenwriter in my life, even if I had to move away quite a lot from my person, because I must say that was a film that does not represent me almost at all. It looks over the world, the things and the people in a way that is very different from mine. The only thing I did not like about the whole thing was the idea of working on it during Nazism. It looked to me that something from Salon Kitty and Brass had already appeared. It looked to me that it was not something of first choice. Anyway, the screenplay came to an end, but the end of the screenplay coincided with Euro International bankruptcy. And the film would not be produced. And I had been paid twice. I was given 14 millions for the second time. And Euro International went bankrupt.
@ivozaccagni3 жыл бұрын
La parte che più mi ha colpito di Salò o le 120 giornate di Sodoma, e ritengo la più scioccante in assoluto, è il finale. I due ragazzi che improvvisano un ballo. Per quanto si cerchi di descriverla come un ultimo, disperato messaggio di speranza dopo la orribile e reiterata carneficina, quella scena è invece il definitivo suggello al massacro: nessun futuro. Pasolini lo sapeva e non fece nulla per nasconderlo.
@danieletirelli54762 жыл бұрын
la scena finale la traduco come la banalità del male ove anche i ragazzini ormai sono completamente assuefatti alla logica violenta del potere . La risposta " margherita" cita il Faust di goethe
@antonioschiavi6870 Жыл бұрын
Io invece la interpreto come una manifestazione, un po' forzata e simbolica, come la possibilità del Bene: non solo il ballo e il cuore leggero infatti, ma l'innocenza; non l'autocoscienza solipsistica dei quattro balordi, o la psiche guasta delle meretrici e delle milizie, ma l'apertura al mondo, e quindi al futuro, di chi non ha colpe né dal proprio punto di vista, né da quello di uno spettatore reso obiettivo dal film e rasserenato da questa stessa scena finale.
@simonespitoni3959 Жыл бұрын
Il ballo è la distrazione, magari imposta dall'alto, per coprire gli orrori del Potere
@furioterraabrami80152 ай бұрын
Splendida testimonianza
@mauroangelantoni68894 жыл бұрын
Grazie
@andreaperrone-gb4cg Жыл бұрын
Molto interessante. Grande Pupi.
@sandatoacsen98584 ай бұрын
Min 8.00.Per quello ci sono le mamme e le altre donne.. per portare i maschi dall, inferno all, paradiso... della cenetta con le melanzane ! 🤗❤️
@manuelemariani4609 Жыл бұрын
Ancora devo capire cosa possa c’entrare la licenziosità di un testo tratto dal Boccaccio con la disumanità di un DeSade. I produttori e sceneggiatori dell’epoca non dovevano avere le idee molto chiare, considerando che all’epoca c era ancora una commissione che aveva il compito di censurare quanto si riteneva inappropriato per la morale comune
@emilianogabriele4878 Жыл бұрын
Io l’ho rivisto dopo anni e non mi ha fatto impressione alcuna. Forse perché ho lavorato parecchio sul distacco in genere. È un film interessante che mostra la bassezza dell’uomo in tutte le sue sfaccettature
@lucadelluomo72492 жыл бұрын
Ho avuto tre volte l'occasione di vedere il Salò di Pasolini: alla prima uscita nei cinema e poi altre ancora: non sono mai riuscito ad arrivare in fondo, ad un certo punto ho sempre dovuto mollare. Credo che l'inesorabile onestà intellettuale di Pasolini non potesse che indurlo a sprofondare con coraggio nell'abisso... ma credo che anche un grande artista dovrebbe a volte avere il coraggio della viltà, e negarsi all'indicibile.
@adamadappa Жыл бұрын
Non so se essere d'accordo con te o dissentire. Comunque il tuo commento mi ha fatto riflettere. Grazie
@neovincibeats3 жыл бұрын
Can someone translate this whole video for me
@federicofavaro55493 жыл бұрын
I will.
@federicofavaro55493 жыл бұрын
PART TWO So, Cesare Lanza agreed. He asked Pier Paolo Pasolini to go with him to Restaurant Corsetti in Rome. They had breakfast together and he gave the script to him, who should have been given to Sergio Citti. Pasolini promised he would read it. After two days, Cesare Lanza called me and told me that Pier Paolo Pasolini had called him and had told him he did not like the script. I was frustrated. But - Cesare Lanza asked me - since Pier Paolo Pasolini had not read the original book, and he cannot find it, do you have a copy? And I said, “Of course I have one!” And he said, “Couldn't you just give it to him?” “Of course I'll give it. Where does he live?” “Via Eufrate, 9”. And I drove my car until I reach Via Eufrate 9, hoping that Pier Paolo Pasolini opened the door. I rang the bell, and here was just Pier Paolo Pasolini that opened the door. And I told him: “I brought the script to you.” And he told me, “Who are you?” And I told him, “I am the one who wrote the script you did not like.” And I tried to move him to pity. “I was born in your own town,” I told him. I remind him that he is from Bologna, despite we keep considering him as one from Friuli-Venezia Giulia. Actually, he was born in Bologna. “Oh, yes, that's true. Please, come in!” he told me. So, I came in a flat that made me immediately conceive something really different, that is to say it was not the flat where a director would live, but the flat where a clerk or an insurance agent would. It was pleasant, respectable, but nothing more than so. There were some shelves, some books, but there was no those huge libraries that intellectuals usually have; there was nothing that witnessed what we thought Pasolini really was. He invited me to take a seat and asked me about De Sade. I show him I was really knowledgeable, since we had really prepared for that. Then he stopped me and asked me, “Could you help us rewriting it, if we should?” And I said, “Of course”. I knew I was betraying the two other screenwriters with whom I had worked, but how could I say no? Pier Paolo Pasolini asked you to be the co-screenwriter a film directed by Sergio Citti. So, I accepted. I told my friends, they feel me, and every Wednesday I reached Via Eufrate. And every Wednesday these meetings take place. During those meetings, Pier Paolo Pasolini talked virtually to himself - Citti did not utter a word. Every now and then he said, “No, Pier Pa'. That seems to be too much.” So, Pasolini talked a lot and said, “I take notes dizzily.” Then he took a book written by Baudelaire from the library. It was called “The flowers of evil”, edited by Meridiani, whose paper was so peculiar. I am a bibliographer, so I love books, I use them carefully. He took the book and began to underline words by using his fountain pen, and grated that beautiful paper. And he said to me, “Take this, and this into consideration.” And he gave me that book, which I still own. I never gave it back to him. There are still his writings. Add these things to what is written in the book, he ordered me. They were tremendous things. I felt that we were... he did not like our script because it was too catious. Instead he... This was a film that had something definitive, ultimate, aiming to go beyond what had been directed in the world of the cinema until then. It was extremely violent. And all this makes a bit laugh, since while we - Sergio Citti, Pasolini and I - were talking about coprophagy and extreme violence, his mother aappeared every now and then and said, “Pierpaolo, do you want fried aubergines or aubergines with tomato?” There was such a mix of a daily routine, which I felt a bit mine, but could also be part of every home in the world, and exceptional hell. We were in hell, in a circle. This period lasted one month and a half. Every Wednesday during all that time I was there and I realized he was an extraordinary, lucid intellectual. It was very easy. I was the only writer. Neither Sergio Citti nor Pierpaolo Pasolini wrote. I wrote, I gave the writing, which was read and slightly improved, slightly improved, since what he wanted was already so unequivocal. I have written for other directors, too, under pseudonyms. I don't name them, but they were not famous. On those occasions, it was almost impossible to know what they wanted. They knew that just later. Working with Pierpaolo was completely different. I think it was my easiest experience as screenwriter in my life, even if I had to move away quite a lot from my person, because I must say that was a film that does not represent me almost at all. It looks over the world, the things and the people in a way that is very different from mine. The only thing I did not like about the whole thing was the idea of working on it during Nazism. It looked to me that something from Salon Kitty and Brass had already appeared. It looked to me that it was not something of first choice. Anyway, the screenplay came to an end, but the end of the screenplay coincided with Euro International bankruptcy. And the film would not be produced. And I had been paid twice. I was given 14 millions for the second time. And Euro International went bankrupt.
@AndreaGiampietroPoesia4 жыл бұрын
Salon Kitty fu successivo a Salò.
@robertofelci77633 жыл бұрын
Il libro è la rappresentazione del male come è, il film è la rappresentazione del male come lo si immagina. Pertanto il libro é parossistico, il film soffocante.
@lucianovalle71782 ай бұрын
Bellissima testimonianza...
@fidia_temple3 жыл бұрын
Incredibile 👍👍👏👏👏
@thiagoxvx45713 жыл бұрын
9:09 ti assomiglia poco , ma non così poco.....vbb cmq capolavoro assoluto.
@susannavaccaro7942 жыл бұрын
Buongiorno Pupi. Nè ho visti molti di Pier Paolo,questo,non ce l' ho fatta,seppur intento a raccontare e " denunciare" al mondo cosa erano in grado di fare i potenti fi allora ( non poteva essere smussato,limato la verità andava detta in tutte le brutture condite di raffinatezza estetica). La guerra non era solo sul fronte. Una pagina vergognosa degli italiani di allora. Mi colpì la selezione accurata dei giovani,e le ragazze nei collegi delle suore.( La perversione di distruggere ,torturare fino alla morte,non solo la bambola perfetta esteticamente in quanto giovane..ma anche ,colta,moralmente retta,al fine di distruggerle anche nell' anima. Doveva indurre alla disperazione la riflessione: a cosa ti è servita la castità ,la cultura e la moralità se ora di te ora nè faccio una bestiola sù cui sfogare tutte le nostre perversioni? Le abbiamo dissacrate tutte.) Mi sono alzata per andarmene dal cinema nella scena della mensa ,dove gli schiavi ,servivano nudi,una ragazza cade con il vassoio di portata e viene stuprata in terra ,come un animale dal vero " animale". Non c' è abito o rango sociale nobile che sia degno d' essere considerato tale,con questa crudeltà comportamentale. Che differenza c' è tra un porcile e loro? 🤔 Capisco bene quindi ,la forte dissonanza che lei ha vissuto ☺️mentre la madre di Pasolini chiede dritte sulla cena ( 🤭😂) in un contesto tutto De Sade ,( la bestia vestita da marchese,la perversione condita dal piacere nell' infliggere sevizie al prossimo,concentrata in quello che dovrebbe essere chiamato " umano").Avrei provato lo stesso stordimento misto a risata per l' assurdo che vuol " normalizzare " tutto e il chiedermi" ma sono tutti pazzi a parlarne così,con indifferenza e come sè fosse una marca di thè e senza provare una profonda tristezza e sdegno ? Immagino la complessità vissuta,nel fare la stesura della sceneggiatura. Il bello Pupi è che tutt' ora ,molte persone..benestanti," osannano" questo comportamento in virtù del " io posso pagare,o paga il coniuge per i mie vizietti,perversi perchè sono " una signora" ,mi compra e ci compriamo la bestiola umana da sfruttare"🙄😏Non è roba da ghetto di malfamati,quello in cui ,le persone vanno in galera e creano il grande scoop sù cui sfogare l' odio e l' etica morale.No no..Gente IN,istruita..che..semplicemente compra il balocco di carne* ma ..non và in galera facilmente,si crea intorno il giro di corrotti complici,per evitarlo o quanto meno per dire al mondo" andiamoci tutti insieme perchè nel gruppo c' era: l' insospettabile e rispettabile..tizio,caio ,sempronio..e bla bla..😉💗🎼Buon lavoro e buona giornata.
@cabba6915 Жыл бұрын
Che pippone!
@sarabarbieri90114 жыл бұрын
Stupendo
@ernestotangari24752 жыл бұрын
Salò capolavoro assoluto
@RatoCriado-u6q19 күн бұрын
C'est plutôt bien de ne pas avoir son nom sur ce générique
@elenalombardo437Ай бұрын
Storie di grandi uomini. Paolo Bologna
@MultiSerix2 ай бұрын
Grandissimo Pupi Avati
@giovannisugonatoli5 ай бұрын
mamma mia, come racconta bene Avati
@1caosxcasoxcosapena9543 жыл бұрын
Questa è una realtà secreta unvisibile non comune agli occhi del cittadino comune e viaggia parallelamente alla realtà visibile comune.
@cabba6915 Жыл бұрын
Eccerto! Siamo tutti scemi tranne lei e quei quattro gatti come lei che si inebriano al suono delle loro disquisizioni dotte quanto inutili.
@nicola19862 жыл бұрын
Tutti a dire “capolavoro” mentre se lo avesse scritto uno qualsiasi direste che è una porcheria totale, come in effetti è
@megliocheniente80572 жыл бұрын
Finalmente uno che non si adegua alle puttanate degli pseudo intellettuali.
@fabiobisoglio56674 ай бұрын
Ma ci faccia il piacere!
@Ekphrasys Жыл бұрын
Ho visto film più violenti di Salò.... Tipo ad esempio "A Serbian Film".... 🤷♂️ Con la differenza che quest'ultimo è una porcheria che mostra la violenza fine a se stessa, il primo è cinema.
@Ornella-xg2gt4 ай бұрын
Anche io frequento le bancarelle di Piazza Esedra di Roma
@MrGiuse722 ай бұрын
WOW !
@albertoguidi98122 ай бұрын
Il film ha in realtà rapporti molto laschi col libro, che del resto è incompleto. All'epoca su Sade c'era peraltro già tutta una letteratura. Autore sostanzialmente insignificante, importante solo per le reazioni che ha suscitato: specchio in cui ognuno trova le proprie ossessioni
@tizianoa.sossiproduzioni24623 ай бұрын
Pupi Forever
@ernestotangari24752 жыл бұрын
Grande Pupi Avati
@tulliatulli37004 жыл бұрын
Un film dalla potenza espressiva ben oltre il sopportabile. Forse profetico ma per me veramente brutto.
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Ma Eufrate Via O Fiume?
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Era una battuta Di Paolo Villaggio Quando guidava un Taxi
@ilovecinemasomuch3 ай бұрын
avati grandissimo
@armega672 жыл бұрын
Ho serie difficoltà a comprendere la ricerca dell'eccesso che qua Pupi Avati descrive perfettamente, senza discutere la grandezza di Pasolini. Ho provato a vederlo, senza riuscirci, l'ho trovato pesante, inutilmente violento, fine a sè stesso. Riconosco peraltro che per fare un film del genere il conformismo ed il perbenismo di quegli anni doveva essere davvero insopportabile per buona parte di quella generazione.
@davidebressani6941 Жыл бұрын
È un film denuncia, purtroppo queste pratiche esistono, infatti si vede la fine che gli hanno fatto fare . Uscito il film 1976 a gennaio lui ammazzato novembre 1975, stessa fine di Kubrick prima dell'uscita di eyes wide shut.
@MultiSerix2 ай бұрын
Praticamente è diventato ricchissimo senza sporcarsi ufficialmente con un film che fu terrificante e , a mio parere, inguardabile, oltre che la cosa peggiore che fece Pasolini.
@giannimaggio626 Жыл бұрын
Che documento il film l'ho visto 2 volte penso che PPPabbia voluto spaventarci la violenza deve puzzare nauseare non c'è pietà per essa
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Mille Notti di Storie Per Salvarsi la vita Sheherezade
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Nata nella città Figlia della città
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Non Voltarti O Rimarrai di Sale
@samuelasalvotti72934 жыл бұрын
Però!
@corrado533 ай бұрын
Leggo commenti che si sperticano in elogi per quello che prima che un film urticante è solo un brutto film. Brutto anche tecnicamente. E di film brutti Pasolini ne ha fatti più di uno, ne nomino uno per tutti: Porcile. Del resto Fellini glielo disse subito: il cinema non è il tuo strumento. E io aggiungo che anche i suoi romanzi non sono questa gran cosa. Ma Pasolini, anche in virtù della sua morte maledetta, è diventato un mito, e celebrarlo fa sentire intelligenti, come faceva sentire intelligenti quelli che nella favola di Andersen tessevano elogi dei vestiti del re che si mostrava ai suoi sudditi. Il re però era nudo.
@francescomazzoni2067 Жыл бұрын
El meio ficofiorone del begoncio 🏺
@filmusikchannel75964 жыл бұрын
Idolo, un film che comunque non amo. Pasolini grande intellettuale però nel 1975 stava perdendo.
@luke99472 жыл бұрын
In che senso?
@filmusikchannel7596 Жыл бұрын
@@luke9947Pasolini sapeva di essere alla fine infatti Salò a mio avviso è un obbrobrio
@pippocalippo2447 Жыл бұрын
@@filmusikchannel7596penso che Pasolini, nel 1974/1975, iniziò a essere in qualche modo "depresso" (forse un'amarezza personale e, azzardo, anche qualche senso di colpa verso la sua omosessualità, che non è mai riuscito del tutto ad accettare)
@francescomazzucchi9166 Жыл бұрын
Un film orrendo non riesco a capire come gli attori abbiano accettato di girare scene del genere....spazzatura
@Ekphrasys Жыл бұрын
🤦♂️
@ultravax2020 Жыл бұрын
😂😂😂
@fabiobisoglio56674 ай бұрын
😂😂😂😂😂
@Donalicapovolto Жыл бұрын
Lo riascolto sempre volentieri
@Domenico-f4p14 күн бұрын
È un film assai mediocre dove Pasolini mette in scena il male assoluto. Nessuna sfumatura, un film strutturato per bambini ma con una sceneggiatura adatta a un pubblico adulto. Un film che cerca in ogni modo di portare avanti la sua visione delle cose che è estrema come se esistesse il male assoluto e, dunque, anche il bene assoluto. Un film disgustoso, magari era l'effetto che voleva restituire ma chi se ne frega : non offre una visione neutrale, non c'è una prospettiva rispetto al passato e rispetto al futuro. Solo una serie di violenze estreme che deve comunicare l'unico concetto che aveva in testa: il fascismo è qualcosa di osceno e di disgustoso. Il problema che tutti (o quasi) lo sapevano già.
@megliocheniente80572 жыл бұрын
Fa bene a prendere le distanze, il film è inguardabile per sadismo e volgarità.
@davidsetti3521 Жыл бұрын
Purtroppo questo film ha segnato la morte artistica di Pasolini. Uno dei peggiori film mai realizzati.
@TommasoBartolini Жыл бұрын
È una battuta? 😂 (Mi riferisco al fatto che Pasolini è stato barbaramente assassinato poco prima di terminare il montaggio d film)
@elvismorellidigitalvisuala6211 Жыл бұрын
e allora mangia la merda (Cit)
@cortex43963 жыл бұрын
Ricordiamo che 14 milioni di lire con il potere di acquisto del 1970 erano un sacco di soldi😂 ha fatto bene avati, io pure per meno mi sarei tolto dalla sceneggiatura di un film perfetto ma molto discutibile e discusso
@DanDan-kp2td Жыл бұрын
Un film degno della sua vita, lo hanno romanzato molto Pasolini ma alla fine era solo uno sporcaccione, andare con i ragazzini e parlare poi della libertà.. la sua certamente
@raffaeleandreini776Ай бұрын
E Gomorra?
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Il Fiore delle Mille e una Notte
@raffaeleandreini776Ай бұрын
Finale Poesia Vai avanti col tuo coso Fino alle viscere E sii Vigoroso
@matteoprog22985 жыл бұрын
Pet fortuna che si è tolto subito altrimenti si sputtanava. Premetto Avati è un grande
@normanbates4294 жыл бұрын
cioè?
@matteoprog22984 жыл бұрын
@@normanbates429 fare Salò di Pasolini lo avrebbe fatto andare nella merda perché il film è un abominio di violenza,perversione e follia e sinceramente uno come Avati raffinato e tecnico non centra nulla
@normanbates4294 жыл бұрын
@@matteoprog2298 Evidentemente hai visto il film senza avere la necessaria preparazione culturale per poterlo capire. Ma evidentemente non capisci neanche Avati, altrimenti vedresti il rispetto con cui parla di un intellettuale grandioso come è stato Pasolini
@matteoprog22984 жыл бұрын
@@normanbates429 a me non dai dell'ignorante, secondo non perdo tempo con gente come te ovvero pseudo intellettuale che vuole fare il magnifico parlando della bella estetica e semantica del film di Pasolini. Pasolini era un grande ma in questo film era fuso di testa quindi Avati ha collaborato ma non era entusiasta dell' idea. L'ho conosciuto personalmente e ti assicuro che accettò perché gli avevano dato una paga ottima quindi ha messo al servizio di Pasolini e Citti il suo intelletto e cultura. Dopo avendo capito la piega che stava prendendo la sceneggiatura si è convinto di finirlo ma sapeva che poteva perdere la faccia per le tematiche trattate. A questo punto Norman Bates di noi altri cerca di non fare il Canova o il Luttazzo Fegiz sputando sentenze da radical chic solo perché hai capito il senso di Salò che poi si basa su De Sade. Passo e chiudo.
@normanbates4294 жыл бұрын
@@matteoprog2298 Non allarmarti, non tutti possono capire un film come Salò, non tutti - come te - hanno le chiavi culturali per decifrarlo. Del resto, la tua banalità è chiara quando usi la parola radical chic come è usata dalla gente senza preparazione culturale e che disprezza la cultura perché non ce l'ha. Comunque, voglio essere generoso, leggi qua (è solo uno dei tantissimi testi reperibili anche online) e fatti una cultura: specchioscuro.it/salo-o-le-120-giornate-di-sodoma/
@federicofavaro55492 жыл бұрын
PART 3 In 1973 I worked together with Giovanni Bertolucci, who was Bernardo Bertolucci's cousin, for a film with Ugo Tognazzi and Paolo Villaggio. We were at Carbonara and we were having a party with Bertolucci. I saw Laura Betti and Pierpaolo Pasolini sitting at a table. Laura Betti lived in my same town and was one of my best friends. I got near their table and said, “What are you doing with Pierpaolo?” And he said, “I have to direct a film on Paul the Apostle's life where Marlon Brando would act, but it has been cancelled.” “So?” I said to him. “Why don't you work on The 120 Days of Sodom?” And he said, “I haven't got the script any more.” And I said to him, “I'll give it to you, I'll bring it to you.” After two days, I came back to Via Eufrate for the last time in my life and I brought the script to him. After that, I never knew anything any more, nobody told me anything any more. Suddenly - five or six weeks later, I don't know exactly - my phone rang. Alberto Grimaldi (PEA) lawyer's office in Parioli speaking. “We must talk to you about an important thing.” And I thought, “Maybe somebody has sued me for some reasons. I go there - a very smart and trendy place with all those trendy lawyers - and they invited me to take a seat. “Please, take a seat. Did you cowork on the script?” And I said, “Of course.” “Is this the script?” And I said, “Yes.” “You know that this script is involved in Euro International bankruptcy.” Unfortunately I knew.” “So, we can't use it. We can use it only if we make it look like another script.” “So?” I said. “In order to make it look like another script we must make it belong to other screenwriters. So, we must at least erase a name. Are you willing to give up your credits? Obviously, we give you what is due to you.” And they paid me 14 millions for the third time. And I gave up my credits. Then what happened happened. Unfortunately, Pierpaolo Pasolini was murdered, the movie was released, I had a feeling that the film was brutal, but I did not know what this film could look like after its screen had been written and if it was different from the way Pierpaolo had conceived it. I went to a cinema and, just after a few minutes, I had a feeling - I saw - that there was so much death inside that film - inside every shot and every frame - and that it was definitively and decisively the last thing of his life, just like Mozart's premonition in his Requiem, so I had to go out of the cinema. A moment of disturbance and anxiety and disturbance, of... It's a film with which I can't or don't want to have anything to do. I can't even say if this film is good or bad. I don't think it is a good one. I think Pierpaolo had directed wonderful films.