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Con il trenino abbiamo tranquillamente circumnavigato uno dei simboli siciliani: l'Etna. La storica ferrovia è stata inaugurata nel 1898 e viaggia intorno al vulcano attraversando numerosi paesini. Tra una concidenza e l'altra abbiamo avuto modo di visitare il borgo medievale di Randazzo, sito alle pendici dell'Etna. Tre sono le storiche chiese del paese, che rappresentano gli antichi quartieri della città abitata da greci. latini e lombardi.
La Chiesa di Santa Maria (quartiere latino) è la Basilica principale. Risalente alla prima metà del 1200, è costituita da conci di pietra lavica e arenaria.
La Chiesa di San Martino (quartiere lombardo) è la chiesa dal campanile più bello di Sicilia. Quest’ultimo, alto 41 metri, risale probabilmente all’anno 1000. La Chiesa di San Nicolò (quartiere greco) risale al XIII secolo. In auto abbiamo proseguito il giro, arrivando anche a Bronte alle pendici occidentali dell’Etna, il maggiore centro mondiale di produzione del pistacchio. Adesso attacchiamo le pendici del vulcano, arriviamo comodatamente in auto fino al Piano di Provenzana (1810 m), e con dei fuoristrada siamo salit al Piano delle Concazze (2900 m), fermandoci per una sgambata dove nel frattempo la nostra la guida ci ha dato delle spiegazioni. In conclusione siamo dispiaciuti di non aver fatto del trekking sui crateri sommitali, che tutt'ora sono inacessibili, mentre nei depliants continuano a proporli.