Come creare un telaio in carbonio per bici da corsa senza uno stampo.

[@andr59]

Un elogio per l'impegno e l'ingegno. Nel settore modellistico ho spesso usato fibre di vetro per costuire fusoliere, anche senza stampi ma utlizzando sagome di polistirolo. La sagoma la rivesivo di tessuto di vetro da 110 gr mq, e una volta indurita, dal fondo della fusoliera versavo del diluente nitro che scioglieva il polistirolo. Con un raschietto autocostruito, portavo via il più possibile i residui di polistirolo. Usavamo il polistirolo per ricavare l'anima delle ali. Blocco di polistirolo da 30 cm x 80 o 100 spesso 5 cm. Dime del profilo alare realizzate in alluminio (precisissima) e poste ai due lati dl blocco incollate con epossidica. Filo al nickel cromo e corrente (da 12 a 24 volt se ricordo bene) e in due si iniziava dal bordo d'entrata, fino al bordo di uscita. Stessa cosa per il lato inferiore della semi alla. Ricavata l'anima, si inseriva un longherone di tiglio o di vetro, si sopra che sotto. Poi si ricopriva l'anima con il tranciato di noce tanganica, previamente trattato con turapori nitro ecarteggiato in modo che non assorbisse la resina epossidica che veniva diluita con l'alcool metilico fino all'80% in modo che e servisse pochissima. La si distribuiva sulle due semi parti della ricoperura in legno noce tanganica e si lasciaa evaporare l'alcool metilico. Poi si disponevano le ricoperture sull'anima di polistirolo. Si imbustava il tutto con dei sacchetti di polietilene da 40 cm e venduti a metri. Il tutto veniva reinserito nei due semi gusci da cui avevamo ricavato le anime. Praticamente si riformava il blocco di polistirolo. Si poneva su una banco perfettamente dritto e si metteva una tavola su tale blocco. Passo successivo, fondamentale era usare un motore da frigorifero, dalla parte della aspitazione, per tolgiere l'aria da dentro il sacco che conteneva il wafer (anima più coperture di tranciato noce tanganica) in modo da creare una pressione uniforme che facesse aderire perfettamente e senza bolle d'aria il tranciato all'anima. Da notare che va parzializzata la depressione altrimenti, come mi è successo, ci si ritrova una schiacciata di ala. La pressione che si genera può arrivare a quasi 1 kg per cm quadro! Bastano 300 o 400 grammi e lasuperficie aderisce! Avevo creato anche un tubo di torricelli col mercurio per vedere quanto fosse la depressione! Lasciando il tutto per almeno 12 ora a temperatura di almeno 20 gradi, al mattino avvo la semiala pronta per essere lavorata per altri processi. leggerissima. I telai vengono posti in autoclave per sottoporli sia a temperatura alta (credo 40/60 gradi) sia perchè inseriscono dentro le canne del telaio (che è riposto in stampo) dei "palloncini" per far foriuscire tutta la resina eccedente e lasciare solo il carbonio imbevuto perfettamente. Questo processo (autoclave e pressione) garantisce oltre alla soldità strutturale, anche il minor peso possibile. Il peso minimo è ottenuto anche inserendo le minime quantità di tessuto, senza eccedere. Questo è dovuto a calcoli eseguiti in progetto. Artigianalmente si può certamente fare come hai fatto tu (e sei stato bravissimo) ma la differenza sta proprio in quel chilo e mezzo di troppo. Non avndo calcoli devi eccedere per prudenza, e non utilizzando un autoclave e pressione, ha eccesso di resina e forse un pò di bolle d'aria all'interno dei tubi tra uno strato e l'altro. Conosco cosa ti ha spinto a farlo ed è la stessa motivazione che mi ha spinto, tanto per fare un esempio, a riparare il mio Bryton (computer da bici), le cui alette di fissaggio al braccetto si erano spaccate. Creato supporto magnetico ricavando i magneti da quelli degli hard disk. Il gusto del fai da te. Impagabile. Visto che gli aerei acrobatici erano fatti in legno e volano tutt'ora, potrebbe essere idoneo fare un telaio in legno (spruce) unendo i pezzi con il carbonio. Se ne vedono su youtube di bellissimi e forse il peso sarebbe minore e la costruzione più rapida....ma attenzione ai tarli. 😂Con grande stima, un saluto.

[@alfadave87]

Che gran lavoro!!! Bravo💪🏻💪🏻💪🏻

[@albertob9995]

Estremamente interessante bravo!! Solo una domanda: come scegliere le resine affinché non creino danni al polistirolo? So che non tutte vanno bene

[@andrearock75]

@@albertob9995 grazie! Le resine che uso io non sciolgono il polistirolo, che comunque ho avvolto nel film di PELD per facilitare la rimozione.

[@gabrielecossettini9951]

Sei un grande, complimenti davvero, unica cosa che ti chiedo è come fai a decidere il numero di strati e il verso della disposizione della fibra? Grazie, una stretta di mano a distanza!

[@andrearock75]

Grazie! Il numero di strati varia in base a quale parte voglio irrobustire, per esempio nel movimento centrale e nello sterzo ho superato anche i 2mm. Ho irrigidito anche il pezzo che unisce sterzo e carro utilizzando più strati di tessuto biassiale, così facendo ho ottenuto una buona rigidità eliminando ogni effetto torcente. La bici è finita, a breve pubblicherà la puntata finale. Stai connesso! A presto! 👋

[@bonovoxel7527]

E' arte. Prendi come regola empirica che un rinforzo da 200 g/mq ha uno spessore, da finito, di 0,2 mm. Poi varia a seconda se invece di tessuti incrociati usi del bidirezionale (viene un pò più sottile) o monodirezionale (ancora più sottile). A logica a parità di grammatura il twill 2x2 (a spina di pesce, due fili sotto due sopra) sarà più spesso del plain weave (intrecciato a croce, un filo sotto uno sopra) anche se si parla di centesimi di mm. Sempre a pari grammatura, il twill dovrebbe essere leggermente più rigido perchè ha meno incroci quindi c'è meno lunghezza di fibra da "stirare". Le fibre incrociate a 0-90° danno molta resistenza alla flessione longitudinale ma il pezzo si torce facilmente. Incrocio a +45° -45° (obliquo) aumenta invece la resistenza alla torsione. I pezzi fatti con sottovuoto ed autoclave sono molto più sottili, e resistenti, dei pezzi laminati a temperatura e pressione ambientale. A loro volta pure se infusi rispetto a laminati a pennello, sono più sottili e resistenti perchè il rapporto resina/rinforzo più facilmente viene giusto...

[@Cetrifuga1945]

Bravo guarda te la passione fa fare i miracoli secondo me alla fine nn viene una bici brutta ne sono convinto buon lavoro

[@andrearock75]

Grazie!

[@Cetrifuga1945]

Continua così prego!!

[@fedemon76]

Ciao e complimenti, io uso il carbonio per costruire attrezzatura per kitesurf, ti dò un consiglio se vuoi usare pennelli e/o rulli e poterli riutilizzare, basta metterli a fine utilizzo in un bicchiere di plastica piuttosto spessa (magari un vecchio barattolo di colla vinilica o simili) in modo da ricoprire la spatola con DILUENTE SINTETICO, lo trovi a pochi euro in qualsiasi brico. Li lasci a mollo anche una notte intera (spesso il diluente evapora soprattutto in primavera/estate), risciacqui con acqua il giorno dopo fai asciugare e vedrai che almeno 5 utilizzi li fai. In bocca al lupo e complimenti per il lavoro. Per curiosità che marca di resina e tessuti usi?

[@andrearock75]

Ciao e grazie! Guarda ho provato a pulire pennelli e rullo con acquaragia, pare che funzioni anche questo metodo! Ora sono alla fase di preparazione alla verniciatura, devo dare un paio di mani di fondo specifico per carbonio, carteggiare bene e vedere che non fuoriescano più bolle. Ore di lavoro sono un botto! Io mi rifornisco nel negozio online sorvolandocompositi.it, è una azienda specializzata in compositi per aeromodelli, quindi si va su roba di alta qualità. Uso in particolare la resina L285+H285 poi tessuto GG200 e anche il biassiale e vari nastri per fasciature. Guarda nei miei video relativi al progetto, ho fatto uno spiegone generale. Saluti!

[@bonovoxel7527]

E' un bel lavoro! Molto artigianale, ma da fuori non si vede. (Punti di colla a caldo all'interno dei tubi etc...) Il polistirene lo puoi anche sciogliere con l'acetone, se fai dei pezzi dove la forma interna resta bloccata a pezzo indurito. Non è un metodo purtroppo preciso o raffinato poichè il polistirene anche se poco deforma sotto pressione, e se non metti pressione come pure possibilmente temperatura, la resina cura ma è meno resistente. La finitura è un compromesso pure, poichè devi ricoprirla di indurente anti UV per poterlo sabbiare a specchio senza arrivare a scoprire la fibra, quindi avrai un pezzo più pesante di uno che ha fin dallo stampo la finitura dello stampo (o di aspetto più grezzo come in video). E resistenze maggiori. Inoltre non è un metodo scalabile (so che non ti importa, la tua è un pezzo unico) perchè ogni volta sei a fare una bici di polistirolo da zero per ricoprirla. Con tutto, sembra davvero ben fatta! Una cosa che ho in mente da un pò, se vuoi provarci, è farla sullo stile delle prime carbon degli '80, con tubi di carbonio su giunti in alluminio. In pratica proverei a rilevare con degli stampi le giunture di piantone manubrio, sella e triangolo, movimento centrale e triangolo. Questi ultimi due sono stampi almeno trivalve. Poi farei questi giunti in carbonio forgiato (stampato a pressione). Sul bordo dei giunti, dove andrebbe infilato ed incollato in modo maschio-femmina il tubo, puoi ottenere lo "scalino" usando nello stampo un foglio di cera dello spessore del tubo previsto. Ovviamente ti servirà sempre una buona dima per incollare giunti e tubi in corretto allineamento. Poi con sto metodo fai diverse misure almeno in teoria: Gli angoli sono quelli i giunti pure, e variando la lunghezza dei tubi secondo terne pitagoriche ottieni lo stesso telaio ma di taglie e misure ruota diverse. Obv taglia più piccola sarà un telaio più rigido presumo.

[@TheNicopredator]

attento a non respirare le fibre di carbonio qunando scartavetri

[@andrearock75]

Uso sempre la maschera..

[@german22.]

Va bene anche per le moto?

[@andrearock75]

Telaio per moto in carbonio intendi?

[@german22.]

@@andrearock75 si, per potenza limitata a 25 30 cv

[@andrearock75]

Allora col carbonio si può fare tutto, in quel campo però devi sapere bene quello che fai. Con un motore le forze in gioco sono altre e se non hai le dovute conoscenze rischi di gettare al vento tempo e denaro, senza dimenticare il discorso sicurezza. Io al posto tuo farei ricerche più approfondite. Saluti

[@german22.]

@@andrearock75 ok le farò grazie

[@german22.]

@@andrearock75 ti posso Contattare in privato se capisco come si fa?

[@robertopellilli4749]

allora innanzitutto ciao ti devo subito riprendere sul fatto che i rulli o pennelli si possono lavare con l acetone puro li lavi bene e poi li rilavi con acetone pulito vedrai che li userai ancora x tante volte mentre x nn fare sfilacciare il carbonio ci sn in commercio delle bombolette spray apposta guarda sul sito o su you tube tecnocompositi c sn dei tutorial che ti spiegano come si usano ciaoooo

[@Frujek]

Perche´non lasciare internamente l`anima in polistirolo ? A meno di non volerci far passare qualcosa internamente per pochi grammi avresti un telaio che suona piu´solido, vibra di meno e offre una resistenza alle deformazioni contribuendo alla rigidita`, inoltre sarebbe un segno distintivo dalle realizzazioni di massa.

[@andrearock75]

Ciao, le parti dove ho rimosso completamente il polistirolo sono il tubo obliquo dove ho fatto passare tutti i cavi all'interno e il tubo superiore, cioè quello che unisce sterzo e reggisella. Il resto delle parti contengono l'anima di polistirolo o perlomeno ne è rimasto una minima parte nei foderi del carro perchè ho creato delle aperture per poter far passare il tubo del freno e la guaina del cambio. 😉

[@Frujek]

@@andrearock75 Si poteva comunque fare a costo di fare le anime in polistirolo in due pezzi in cui ricavare il percorso dei cavi inserendoci una guaina di guida ed incollando chiudendo il tutto. Comunque bravissimo mi auguro che poi il tutto funzioni al meglio.

[@andrearock75]

@@Frujek grazie, guarda il video della bici finita.

[@michelevalerio4882]

ciao bravo ma fatica inutile un buon telaio sul mercato di hong kong mandando le misure antropometriche costa 110 $ grezzo 220 $ con verniciatura di fondo pronto da verniciare. a parte il tempo speso acquisto di prodotti vari con il dubbio del risultato e poi occorrono le sedi carro posteriore movimento centrale sterzo e se non hai un macchinario CNC che te le colloca esattamente al micron si rischia di buttare via tutto

[@andrearock75]

Grazie. Fatica inutile dici? A me piacciono le sfide e come puoi vedere ho centrato l'obiettivo. Tieni presente che gli artigiani del passati come anche gran parte dei presenti che mantengono viva la passione, non hanno macchinari CNC ma si basano sull'esperienza maturata negli anni. Telai cinesi ne ho, si è vero costano poco ma ti garantisco che qualche problemino ma l'hanno dato.

[@michelevalerio4882]

@@andrearock75 certo i telaisti avevano però le dime per gli allineamenti, comunque se il tuo pasatempo è questo buon passatempo

[@andrearock75]

@@michelevalerio4882 la dima l'ho creata anch'io... 😁

[@bonovoxel7527]

Sì, ma se ti volti vedi il punto della questione allontanarsi verso il tramonto. "Con trentamila lire il mio falegname la fa meglio!" Eh certo, ma il punto non era nè sposare Giacomino nè consegnare la gamba, ma il vivere quel viaggio. Qui, uguale.

[@fabiomarchesi2639]

ma la bici non la usi vero?

[@andrearock75]

@@fabiomarchesi2639 in che senso?

[@Dk-js5rq]

Grande bravo io vorrei fare un telaio per la moto ma la vedo dura .

[@andrearock75]

Grazie! Per la moto la vedo durissima! 😁