Ottima pillola. Credo che la vera bravura si raggiunga quando ci si muoverà tra i due estremi. Infatti, i principianti poi esagerano e cascano nel problema successivo, ovvero infarciscono ogni linea di dialogo con quattro azioni di chi parla. Si alzò, si toccò il naso, starnutì, sorrise. Nella vita reale capita infatti che ci siano anche una serie di battute senza nessuna azione di mezzo. Non dico di raggiunger i livelli di secchezza dialogica di Hemingway ma può succedere. Del resto quella è la bravura, gestire le dosi! Né poco, né troppo. A presto.
@ilprofdurigon2 жыл бұрын
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@BambolaSgarbie Жыл бұрын
Io ho grossi dubbi sulla punteggiatura, soprattutto nei dialoghi. Riporto qui un minuscolo dialogo. Una stupidata scritta sul momento. Non è in nessun testo, mi serve solo come esempio per capire che tipo di punti debbano chiudere le frasi. [Eva si sedette sul divanetto e allungò il braccio per prendere il drink sul tavolino: «Ma cosa mi stai facendo bere?» chiese palesando disgusto «ti avevo già infornato di essere astemia.». Mario si mise a ridere: «L'alcol non sempre fa male.», buttò fuori il fumo della sigaretta, «ti aiuta a scioglierti. Sembri troppo timida.». La ragazza si alzò e rovesciò il bicchiere sul pavimento: «Sarò timida ma so come farmi rispettare.». Senza indugio si diresse verso la porta a passo svelto: «Se mi dovessi cercare di nuovo,» la sua voce suonava graffiata dalla rabbia «non risponderò alle tue chiamate.».] 1) Fino ai due punti iniziali che precedono la conversazione è tutto chiaro. Ma quante volte si possono utilizzare i due punti nella stessa scena? Quando le battute vengono interrotte da una descrizione, appena i personaggi ritornano a parlare, devo rimettere i due punti? Nel testo sopra riportato li ho usati quattro volte. In alcuni libri non si usano mai i due punti! Lo tolgo in tutti i casi? 2) Quando una battuta finisce col punto interrogativo, ci può scrivere una virgola o un punto fermo fuori dalle caporali? I manuali e la Crusca dicono di sì, ma analizzando i romanzi di tutti gli editori noto che dopo [?»] non c'è nessun altro segno di interpunzione. Ma poi, non ci dovrebbe essere una maiuscola, dato che poco prima si trova un punto interrogativo? In quasi tutti i libri invece non c'è quasi mai una maiuscola. «Ma cosa mi stai facendo bere?» *chiese* 3) Se prima delle caporali c'è un punto fermo, posso mettere una virgola subito dopo? «L'alcol non sempre fa male.»*,* buttò fuori il fumo della sigaretta*,* «ti aiuta a scioglierti. Sembri troppo timida.». Non si capisce il criterio usato dagli editori. Nello stesso romanzo si possono leggere tratti così: «L'alcol non sempre fa male.»*,* buttò fuori il fumo della sigaretta*,* «ti aiuta a scioglierti. Sembri troppo timida.». Oppure tratti così: «L'alcol non sempre fa male»*,* buttò fuori il fumo della sigaretta*,* «ti aiuta a scioglierti. Sembri troppo timida». Ovvero senza il punto fermo dentro le caporali ma con virgola all'esterno. Oppure ancora così: «L'alcol non sempre fa male» buttò fuori il fumo della sigaretta «ti aiuta a scioglierti. Sembri troppo timida». 4) Discorso simile per un punto fermo dopo che la frase dentro la caporale finisce a sua volta con un punto fermo. All'interno dello stesso libro si può leggere sia [».] che [.»]. Quasi mai [.».] che invece in molti manuali è indicato come corretto. 5) Quando si spezza una battuta (e la si inframmezza con qualche verbo dichiarativo o si specificano toni di voce, espressioni del viso, ecc), la seconda pare della battuta comincia con la lettera maiuscola o no? «Ma cosa mi stai facendo bere?» chiese palesando disgusto «*ti* avevo già infornato di essere astemia.». 6) In alcuni libri le battute spezzate possono finire con una virgola nella prima parte. «Se mi dovessi cercare di nuovo*,*» la sua voce suonava graffiata dalla rabbia «non risponderò alle tue chiamate.» Oppure così: «Se mi dovessi cercare di nuovo» la sua voce suonava graffiata dalla rabbia «non risponderò alle tue chiamate.» Ma non si capisce il criterio. Possibile che non ci sia una codifica universalmente accettata?
@ilprofdurigon Жыл бұрын
Eh, mi spiace, ma hai visto giusto: non esiste un'unica soluzione utilizzata da tutte le case editrici! Ti consiglio di vedere questo mio video, se non l'hai ancora fatto: kzbin.info/www/bejne/eobJpoupadh-jLs Il modo in cui è scritto il secondo testo (quello creato da 0 da me) è quello che insegno all'interno del mio corso ed è quello che permette di mostrare maggiori dettagli visualizzabili e si sbarazza di verbi ridondanti (e perciò inutili) come "chiese" o "disse" o "esclamò". Faccio esempi al riguardo anche in molti video nella playlist Analisi Incipit, perciò dai un'occhiata anche a quelli se ti interessa. Per ultimo ci sono parti sui dialoghi sia nel mio corso base gratuito (pdf scaricabile) che in quello avanzato a pagamento (che al momento è in offerta a prezzo scontato): Corso Base Gratuito: profdurigon.com/corso-base-di... Corso Avanzato (Info & Prezzi): profdurigon.com/corso-avanzat... Buono studio!
@raffaelesimonelli2 жыл бұрын
La parte corretta, che preferisco, non ê descrittiva? "Annui..........etc.etc."?
@ilprofdurigon2 жыл бұрын
Si, nel senso, sono azioni compiute da un personaggio. Come ho detto nella seconda versione ho implementato azioni e pensieri, oltre che un esempio di dialogo obliquo.
@raffaelesimonelli2 жыл бұрын
@@ilprofdurigon capito, mi pareva in contrasto con i "principi immersivi". Grazie del chiarimento.