Discorso superbo che racconta la triste società della competizione e dell'individualismo egoista nella quale siamo immessi. Serve un cambio di paradigma culturale economico e politico. Logico che così non c'è futuro per noi giovani. La meritocrazia è usata per legittimare sfruttamento e ingiustizia sociale. Va ripensata completamente.
@ahomeless99 Жыл бұрын
Credo che sia una società sbagliata . Vogliono troppo da noi .
@plissken2097 Жыл бұрын
E pretenderanno ancora di più quando entrerai nel mondo del lavoro. Li non conterà più niente con che punteggio ti sarai laureata . Ma sarai giudicato/a dal fervore con cui ossequierai il capoufficio, i colleghi più anziani, da quanti caffe e brioches offrirai al tuo compleanno. Se andrai a lavoro anche quando starai male , se chiederai poche ferie ...ma quali lauree ...
@tunerhearth Жыл бұрын
Le università italiane sono agli ultimi posti nelle classifiche internazionali perché più del merito spesso conta la vicinanza politica, familiare, economica, sociale
@fl6365 Жыл бұрын
Esatto 👏🏼👏🏼👏🏼
@plissken2097 Жыл бұрын
Fai pure la scuola per intero.
@plissken2097 Жыл бұрын
La situazione descritta riguarda anche medie e superiori. Da' la misura di come la scuola sia diventata. Ansia da prestazione e competizione . conseguente uso ( e abuso ) di ansiolitici , disturbi del sonno e dell'alimentazione , azzeramento del tempo libero , famiglie ostaggio della scuola tutto l' anno, compiti in quantità industriale e poi esami , interrogazioni , verifiche, compiti in classe, esami, esami esami................2 proposte concrete per invertire la rotta. Riduzione drastica della quantità di compiti. Quei pochi si fanno a scuola ! Abolizione degli esami di terza media e soprattutto della Maturità superiore : si passa dalla prima alla seconda , dalla seconda alla terza ....E dalla quinta al diploma . E fine! E basta con gli psicodrammi di tutte le estati . Tanto per incominciare. Ridurre la pressione su studenti e famiglie ( e anche personale docente). Se no ? Continueremo a piangere i nostri compagni.
@rossellamanzo3896 Жыл бұрын
non so cosa pensare. Da sempre le cose si possono affrontare in due modi: Il tuo e quello degli altri. Quando ci si basa su quello degli altri si crea ansia. Da sempre anche tanti anni fa quando ero giovane c'era competizione in classe, io ho sempre visto la competizione come un elemento fuorviante... ognuno ha i propri tempi. Tutto dipende da che cosa si vuole essere: I primi della classe o bravi a fare le cose? essere bravi non dipende da cosa gli altri dicono di te, ma da quanto un percorso che segui ti fa crescere. Non è l'università che ti costringe a eccellere, ma si sa alcuni sono più predisposti di altri a stare nei tempi, per altri invece il proprio miglioramento ha necessità di più tempo per realizzarsi. Tutto sta nel modo in cui ci si pone davanti alle cose. Io preferisco essere l'ultima ma migliorarmi, se poi mi escludono, mi criticano, mi eliminano... non ha importanza perché chi fa ciò (cioè ti critica, di elimina, ti esclude) è solo perché ha timore dei fallimenti... i fallimenti sono un modo per crescere e per imparare cose nuove; essere sempre i primi della classe alla fine è stancante... e poi a che pro? a cosa serve voler per forza essere i migliori? Tutto dipende non dalle istituzioni, non da quello che ti chiedono genitori, insegnanti, amici, parenti, ma da quello che tu fai sapendo che ogni giorno il tuo obiettivo è migliorarti. Certo, se invece uno vuole essere per forza bravo quanto un altro, quando in realtà non lo è, allora il problema è solo personale... è bello essere quello che si è non quello che si vorrebbe essere . Quest'ultimo porta a stress e a competizione insana. Forse basterebbe tornare un po' sereni. Non vi è competizione laddove si decide di non competere se non con se stessi.
@ipazia4287 Жыл бұрын
Il problema originario: nessuno ha potuto dare il benestare per nascere. Nessuno ha potuto scegliere in quale contesto sociale venire a mondo, ecc. ecc. Quello che si trova occorre subirlo e digerirlo. Se piace è già cosa buona, un successo. Non è ammissibile discriminare, dileggiare, chi non ce la fa. Chi dovrebbe pagare loro il danno ? I genitori e la società. La vita non è bella per definizione poiché non lo è per tutti. È bella se piace.
@paologalliani4172 Жыл бұрын
Purtroppo la competizione e' necessaria...ma uno non si deve suicidare se fallisce l'università e che cavolo!
@ahomeless99 Жыл бұрын
La competizione è il male . Dov'è andato a finire il motto "l importante è partecipare ?"
@ahomeless99 Жыл бұрын
@ L.D. 50 è il male
@plissken2097 Жыл бұрын
@@ahomeless99 D'accordo con te . Si puo' avere il merito senza necessariamente essere in competizione con qualcuno. Fare qualcosa per gli altri senza aspettarsi niente in cambio.Per esempio. Usciamo dalla logica di essere sempre il primo della classe , di essere il cocco della maestra , di essere il primo al traguardo, di essere primo di qui e primo di la'...Prendiamoci i nostri tempi, che sono inevitabilmente tutti diversi.
@Casab1983 Жыл бұрын
E propio vero che si stava bene quando si stava male!
@robertobusanel6605 Жыл бұрын
Pagategli uno psicologo. La vita è una corsa
@alessandrotommesani Жыл бұрын
Nuova generazione, come mai noi da giovani abbiamo affrontato isolamento alloggi più o meno arrangiati, corpo docente che neppure si ricordava il nome dopo 5 minuti? La competizione era e doveva essere solo con noi stessi, per migliorare la personale performance perchè comunque occorreva massimizzare il risultato a parità di sforzo o ridurre il tempo. Perchè si voleva arrivare al mondo del lavoro per raggiungere quell'autonomia a cui ogni essere umano ambisce. C'era chi si era inventato un castello di menzogne sugli studi ma poi scoprivamo che tali menzogne riguardavano anche altri aspetti della loro vita. Persone che avevano bisogno di aiuto indipendentemente che frequentassero l'università.
@shah_2020 Жыл бұрын
Potere al popolo ha una nuova candidata premier
@Antonio-hx7yh Жыл бұрын
vero, si pretende troppo. Si esige che tutti si laureino "nei tempi" altrimenti etichette becere, insulti, denigrazione
@plissken2097 Жыл бұрын
Etichette , insulti e denigrazione, proseguono anche nel mondo del lavoro.