Coronavirus, OMS: «Speriamo di uscire dalla pandemia in meno di due anni»

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Corriere della Sera

Corriere della Sera

Күн бұрын

«I lockdown non sono soluzione a lungo termine»
«I lockdown non sono una soluzione a lungo termine per nessun Paese. Non abbiamo bisogno di scegliere fra vite e mezzi di sussistenza, la pandemia ci ha ricordato che salute e economia sono inseparabili». Così Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell'Oms. «Speriamo di uscire da questa pandemia nel giro di due anni. Se riusciremo a unire i nostri sforzi attraverso l'unità nazionale e la solidarietà globale, potremmo uscirne molto prima rispetto al tempo che fu necessario per sconfiggere l'influenza spagnola». ( Ansa - CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: video.corriere...

Пікірлер: 71
@Messaggi_in_Bottiglia
@Messaggi_in_Bottiglia 4 жыл бұрын
questi qui hanno ancora il coraggio di farsi vedere in giro, e trovano questi giornalettisti da quattro soldi disposti a far loro visibilità: non ci incantate più, oramai il giochetto è finito.
@jasminrodriguez3595
@jasminrodriguez3595 4 жыл бұрын
www.corvelva.it/approfondimenti/sistema-sanita/oms/i-crimini-di-tedros-adhanom-direttore-generale-dell-oms.html
@jasminrodriguez3595
@jasminrodriguez3595 4 жыл бұрын
nomassoneriamacerata.blogspot.com/2019/01/un-genocida-capo-delloms.html?m=1
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
@@jasminrodriguez3595 kzbin.info/www/bejne/gprIgImud5KZmqc
@pandarosso96
@pandarosso96 4 жыл бұрын
Mi citi qualche giornalista valido?
@carmeloriccobono61
@carmeloriccobono61 4 жыл бұрын
2 anni? Nel frattempo cosa facciamo? Andiamo in letargo? Non studiamo più? Non viaggiamo più?
@marcoiena79
@marcoiena79 4 жыл бұрын
Bestia
@klodnagal
@klodnagal 4 жыл бұрын
Il gioco si è rotto maledetti e voi siete prossimi all’estinzione
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
Mi sa che ci arrivano all'estinzione prima gli analfabeti funzionali kzbin.info/www/bejne/gprIgImud5KZmqc
@klodnagal
@klodnagal 4 жыл бұрын
The Choise 📈📊 (Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency) Globale 10.458.422 casi confermati nel mondo dall'inizio dell'epidemia 511.082 morti 10 milioni é lo 0.143 % di 7 miliardi 500,000 é lo 0.0071428571 % di 7 miliardi
@klodnagal
@klodnagal 4 жыл бұрын
The Choise 💆🏻‍♂️: Recenti studi scientifici realizzati da psicologi e sociologi statunitensi e britannici hanno chiarito che, al contrario di quanto tradizionalmente affermato dagli stereotipi diffusi dalla cultura di massa, le persone etichettate come ‘teorici della cospirazione‘ siano più sane ed equilibrate rispetto a chi accetti supinamente le versioni ufficiali dei fatti contestati. Uno studio largamente diffuso, pubblicato l’8 luglio 2013 dagli psicologi Michael J. Wood e Karen M. Douglas dell’Università del Kent (Regno Unito), e intitolato Studio Psicologico Sociale di Discussione Online sulle Teorie del Complotto, ha confrontato numerosi commenti di tipo ‘cospirazionista’ e ‘convenzionalista’ (anti-cospirazione), postati da utenti di siti di notizie online. I ricercatori hanno scoperto come i commenti a supporto della teoria del complotto fossero numericamente maggiori rispetto a quelli che continuano a reputare valide le versioni dei fatti diramate dai media convenzionali. “Dei 2.174 commenti raccolti, 1.459 sono stati catalogati come cospirazionisti e 715 come conventionalisti“. In altri termini, coloro che non credono alle versioni ufficiali sono risultati essere più del doppio rispetto a quelli che credono alle versioni ufficiali. Il che, in parole povere, significa che il rapporto si è invertito e che la saggezza convenzionale, oggi, è espressa dai cosiddetti ‘complottisti’ mentre le persone che non credono alle cospirazioni stanno diventando una sparuta minoranza. Forse anche perché il loro parere ha smesso di essere espressione della maggioranza, i commentatori anti-cospirazione tendono a tradire una forte rabbia ed ostilità: “Lo studio ha dimostrato che i soggetti che supportano le versioni ufficiali si esprimano generalmente in modo più ostile nel tentativo di persuadere chi la pensi in modo diverso da loro“. Si è inoltre appurato che gli avversatori delle teorie del complotto, oltre che fortemente ostili, sono anche più tendenti al fanatismo. I cosiddetti cospirazionisti, invece, non pretendono di avere una teoria del tutto esplicativa degli eventi: “Coloro che sostengono che gli eventi siano stati in realtà una cospirazione governativa, non mirano a promuovere una specifica teoria esaustiva, ma solo a smentire la versione ufficiale“. In breve, lo studio scientifico elaborato da Wood e Douglas suggerisce che lo stereotipo negativo del ‘complottista’ - un fanatico ostile che sostiene con piglio ideologico le versioni ipotizzate dalla propria ‘setta’ di appartenenza - in realtà descriva accuratamente le persone che difendono le versioni ufficiali, non quelle che le contestano. Secondo lo studio, ancora, i cosiddetti ‘complottisti’ hanno una migliore visione d’insieme e discutano il contesto storico in misura maggiore degli anti-cospirazionisti. Il libro Conspiracy Theory in America, del politologo Lance DeHaven-Smith, pubblicato dalla University of Texas Press, spiega come mai la gente non gradisca essere definita: ‘complottista.’ L’espressione, infatti, venne coniata ed ampiamente diffusa dalla CIA per diffamare coloro i quali sollevassero dei dubbi sulla versione ufficiale dell’assassinio di JFK! In altri termini, e questo è davvero paradossale, coloro i quali usino sotto forma di insulto le espressioni ‘teoria del complotto’ e ‘complottista’ stanno reagendo nel modo preventivato ad una documentata, indiscussa, storicamente reale cospirazione posta in essere dalla CIA per coprire l’assassinio di JFK. Quella campagna, tra l’altro, era illegale, e gli agenti della CIA che vi furono coinvolti erano dei criminali. Alla CIA infatti è legalmente proibito di condurre operazioni sul territorio ‘amico’. La psicologa Laurie Manwell della University of Guelph concorda sul fatto che l’etichetta coniata dalla CIA: “teoria della cospirazione” ostacoli le normali funzioni cognitive. In un articolo pubblicato sulla rivista America Behavioral Scientist (2010), asserisce che “le persone ‘anti-complottiste’ non sono in grado di ragionare con lucidità su tali apparenti crimini contro la democrazia proprio per effetto della loro incapacità di elaborare informazioni che siano in conflitto con una linea di pensiero che è stata loro inculcata precedentemente“. Nello stesso numero di ABS, il professor Steven Hoffman dell’Università di Buffalo aggiunge che gli individui avversi alle teorie cospirative siano soggetti a un forte bias di conferma (v. correlati). Cioè, piuttosto che prendere atto della realtà dei fatti, cercano informazioni che confermino le loro convinzioni preesistenti facendo ricorso a meccanismi irrazionali (come l’etichetta di ‘complottista’) per evitare di confrontarsi con informazioni contrastanti. L’estrema irrazionalità di chi attacca le ‘teorie della cospirazione’ è stata abilmente esposta anche dai docenti di comunicazione della Boise State University Ginna Husting e Martin Orr. In un articolo del 2007 dal titolo Meccanismi Pericolosi: l’Idea di Complottismo Come Strategia di Esclusione Transpersonale hanno scritto: “Se io ti definisco complottista, mi importa ben poco se tu stia effettivamente dibattendo di una cospirazione realmente esistente o se hai semplicemente sollevato una questione che preferisco non vedere. Attraverso questa etichetta sto strategicamente escludendoti dalla sfera in cui discorsi pubblici e dibattiti generano dei conflitti”. Ma ora, grazie a internet, chi mette in dubbio le versioni ufficiali non è più escluso dal dibattito pubblico. Dopo 46 anni di dominio la campagna ordita dalla CIA per soffocare il dibattito pubblico con la scusa del complottismo non sembra più funzionare. Negli studi accademici, così come nei commenti postati sotto alle notizie, le voci che sostengono la possibilità del complotto sono ormai più numerose - e più razionali - di quelle che continuano a supportare le versioni ufficiali. Per cui c’è poco da meravigliarsi se i cosiddetti ‘anti-complottisti’ appaiano sempre di più come una setta di ostili, paranoici individui manovrabili
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
@@klodnagal Ho letto tutto e convengo quanto postato sopra, con in piu una piccola causale : Fatti curare da uno psicologo, perche hai seri problemi
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
@@klodnagal www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019 Numbers at a glance 22 812 491 Confirmed cases 795 132 Confirmed deaths Last update: 22 August 2020, 02:00 CEST Lascia perdere a livello mondiale, non si puo per tante cose : 1) Test effettuati a livello globale meno del 1% della popolazione 2) ci son stati lockdown quindi il virus non e' stato libero di infettare e mietere vittime 3) la sanita' non e' identica nei paesi mondiali, in alcune nazioni e' inesistente. .. E' qui che le vostre teorie falliscono, e falliscono miserabilmente
@eleonoraraganelli2397
@eleonoraraganelli2397 4 жыл бұрын
Un altro incapace
@marcoiena79
@marcoiena79 4 жыл бұрын
Pigmeo
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
kzbin.info/www/bejne/gprIgImud5KZmqc
@introxxx8952
@introxxx8952 4 жыл бұрын
VEDRAI CHE TI ARRESTANO PRIMA A TE
@hygge-eller-kos_thechoise
@hygge-eller-kos_thechoise 4 жыл бұрын
Ma voi analfabeti funzionali siete capaci di scrivere correttamente ?
@sergiofalcone5783
@sergiofalcone5783 4 жыл бұрын
Famous last words, le ultime parole famose...
@fabiodasia4496
@fabiodasia4496 2 жыл бұрын
E infatti siamo ancora qui...
@steverotten9633
@steverotten9633 4 жыл бұрын
Ma tutti voi leoni da tastiera, riuscite a scrivere commenti sensati? Perché vedo solo inutili parole di odio, sparate perlopiu a caso.
@antonioercolanese3218
@antonioercolanese3218 4 жыл бұрын
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