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Nella lezione odierna analizzeremo la storia della dinastia Gonzaga, dalla sua affermazione tramite il sangue, ai protettori del Rinascimento, fino alle soglie del '700. Passeremo per i corridoi delle loro regge, osserveremo opere d'arte e conosceremo i loro animali di compagnia. Vedremo gli eccessi di Vincenzo I e il grande buco di bilancio che crearono nelle finanze dello stato mantovano e monferrino.
Buona visione.
Errata corrige (Grazie a Guidamica Mantova):
Il Capostipite della casata fu LUIGI (non Ludovico) , ragion per cui suo nipote, figlio del figlio Guido e di Beatrice di Bar, si chiamò LUDOVICO I ( NON II° come da Lei riportato nell'albero genealogico) ,e quindi colui che lei chiama "LUDOVICO III il Turco" in realtà è LUDOVICO II° senza soprannome "il Turco" (così com'è effettivamente conosciuto da tutti).
In realtà anche il Dizionario Biografico degli Italiani riporta la voce LUDOVICO III, curata dalla professoressa Isabella Lazzarini: www.treccani.i...
Gianfrancesco è nominato marchese nel 1432 da Sigismondo di Boemia;
La parte più antica del Palazzo Ducale è il Palazzo del Capitano, che risale all'epoca bonacolsiana (1200) dietro il quale verranno costruite Corte Vecchia e Corte Nuova;
Camera degli Sposi:
1) quello che lei chiama "messo da Roma" è il segretario personale di Ludovico II, Marsilio Lupi di Soragna;
2) quello che lei chiama "occhiello" si chiama "oculo";
Sala di Manto:
1) Manto era una maga, figlia dell'indovino Tiresia, che scappa da Tebe e si ferma su quest'isoletta circondata da palude fondando una città, alla quale il figlio Ocno darà il nome "Mantua" in onore della madre;
2) il dipinto ad olio su muro di Lorenzo Costa il Giovane che lei ha messo nella slide, in realtà illustra Manto che parla con gli anziani del popolo; tra l'altro qui, dovrebbe essere ritratto Luigi I Gonzaga, capostipite del ramo principale;
la leggenda di Manto si lega alla fondazione storico- archeologica della città che viene fondata dagli etruschi;
Sala del Pisanello:
la sala viene commissionata da Gianfrancesco Gonzaga, doveva diventare la "Sala della Tavola Rotonda" della sua parte di corte e il ciclo doveva celebrare la sua forza , potenza e la sua nomina a marchese.
Pisanello non completerà mai la decorazione della sala, portando a compimento solo la parete principale che non verrà decorata come voleva Gianfrancesco e quindi Pisanello verrà "spostato" alla decorazione di un altro palazzo (che oggi non esiste più);
Pisanello poi non tornerà più a corte e il ciclo non verrà mai completato.
coperto da diversi strati di intonaco a partire dal 1500, verrà riscoperto solo tra la fine degli anni '60 , inizio anni '70 del '900
Sala di Troia:
fa parte dell'appartamento di Federico II in corte nuova e viene costruito e creato da Giulio Romano in contemporanea a Palazzo Te ( Giulio Romano edifica per primo Palazzo Te e poi farà tutto il resto);
Palazzo Te:
1) la villa viene edificata per volere di Federico II Gonzaga, come villa di campagna, relax, ozio e amore dove poter vivere con la sua favorita Isabella Boschetti;
2) l'edificazione parte dalle stalle che Francesco II, padre di Federico, aveva fatto costruire sull'isola del Te;
3) Federico non è ancora duca quando dà a Giulio Romano l'incarico in quanto i lavori partono nel 1525, ma è ancora marchese ( come riportano anche le iscrizioni sui camini delle prime stanze della villa);
4) Il titolo di duca non viene mai riportato sui camini perché le stanze erano già state costruite quando Federico diventa duca, dalla "camera di amore e psiche" in poi verrà riportata sui camini l'iscrizione che corre sul soffitto sotto le lunette "Federico II Gonzaga, V marchese di Mantova , capitano generale dell'esercito di Firenze e di Santa Romana Chiesa";
Sala dei Giganti:
Zeus è la personificazione di Carlo V e di Federico II ed i giganti sono i nemici dell'impero e del ducato, che osano attaccare la loro forza e potenza;
I Gonzaga saranno tutti capitani di ventura;
Vincenzo I
1) Lui sposa Margherita Farnese in prime nozze poi, a causa dell'impossibilità di Margherita di avere figli, essa verrà ripudiata e il padre Guglielmo per approfondire le alleanze con i Medici, sceglierà per lui Eleonora de' Medici;
2) La moglie Eleonora de' Medici riposa nella cripta della Basilica Palatina di Santa Barbara,
la sepoltura di Vincenzo, nella cripta della Basilica concattedrale di S. Andrea, non è ancora stata ritrovata.