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"Così è la vita.
Due metà: una ne partecipa, l'altra non ha colori. Quale sia la vita, e quale la morte, è certamente una delle domande. E quel veicolo è sicuramente uno dei modi in cui l'uomo può esperire questa "vita"; perché è così ovvio che di paura si può vivere, così come è matematico che, senza un equilibrio, si finisca in un burrone...
Questo è il Processo, l'infinito andirivieni di esperienze da compiere prima di arrivare a sapersi. È qui che la maggioranza si smarrisce; dove c'è il Cambiamento. Che dire, quindi, di quella "vita a colori"? E di questo pellegrinaggio, che rallenta ma si perpetua inesorabilmente? Che cosa di quel cimitero, una casa per nomi così comodi eppure smessi? Che altro, poi, di quella notte fra i due giorni?
Può essere che, nella nuova vita, ci saranno meno passioni; che ci si eleverà per raggiungere una coscienza nuova, rinnovata, auto-consapevole; che davvero si raggiungerà quell'essere che, in fondo, è libertà. E lo è così profondamente che ognuno dei tre pellegrini/Canali, giunto alla soglia, potrebbe davvero chiedersi per quale motivo non sia riuscito ad esserla prima, quella libertà!
Ora si osservano e finalmente si conoscono per ciò che sono: corsi di acqua potabile, informazioni sotto forma di Contenuti, insiemi di audiovisivi... E così, raggiunta questa nuova consapevolezza, arriva un quarto essere che, da spaventapasseri, si mostra angelico affinché questa triade umana possa finalmente avere il coraggio di mutarsi del tutto, accettando un necessario trapasso. Così il viaggio si rinnova, ancora, continuando incessantemente...
E la pre-Triade, nuova libertà, prosegue, "condotta" dall'Angelo che sa benissimo che presto dovrà abbandonarla per poi ritrovarla: sarà in essa! La destinazione è l'Oltrevalle, un luogo in cui nessun veicolo è richiesto: ci si potrà affrancare dal corpo e da ogni altra scoria; si potrà finalmente trascendere per auto-rinnovarsi, per essere la Libertà... Per essere, finalmente... Triade.
Così è la vita! E la vita dopo quella vita..."