Cos'è un Millesimato?

[@kerstinrossi2938]

Ma, ma , ė semplicemente fantastico !. Inanzitutto mi permetta di ringraziarla per l importane argomento che stà portando avanti. Avere dei consigli dal primo somelier al mondo ci riempie di gioia !!. Oggi su you tube tutti sparano supergazzole, e ascoltare le Sue parole é semplicemente fantastico!. Mi raccomando ingegnere pubblichi ancora, ... eschi i video. Per ultimo , ma non meno importante, ci felicitiamo tutti per la Sua brillante carriera. Aspettando con veemenza il prossimo video, un cordiale saluto .

[@paolobassosommelier]

Gentile @kerstinrossi2938, la ringrazio per il suo “elogio” e per l’energia con cui ha voluto sottolineare la qualità del mio lavoro. È sempre confortante sapere che i miei video possano essere illuminanti persino per chi, come lei, sembra avere una comprensione originale della lingua e del contenuto. Apprezzo la passione con cui ha composto il suo commento, sebbene sembri più un esercizio di stile che un contributo costruttivo. Mi permetta di rassicurarla: qui su KZbin non ci sono obblighi di frequenza, come forse le è stato imposto in altre situazioni formative. Se i miei contenuti non la soddisfano, o non riesce a comprenderli, sono il primo a incoraggiarla a cercare un’altra “aula” più consona alle sue esigenze. Nel frattempo, mi consenta di augurarle buon proseguimento: ci sono tante cose belle là fuori, e sono certo che un po’ di tempo lontano da questo canale potrebbe aiutarla a scoprirle. Cordiali saluti, PB

[@officialck9850]

Nome del brand della sua giacca ?? Grazie

[@paolobassosommelier]

La ringrazio per la sua curiosità, ma questo è un canale dedicato alla conoscenza del vino. PB

[@BENEDETTOSCHEMBRI]

CIESSE PIUMINI MODELLO ASTOR SMANICATO....MOLTO PIU' BELLO IN BLU COBALTO

[@luigidimeo8749]

Ha dato spiegazioni a mo' di supercazzola.

[@Wasp971]

E io che speravo di scoprire l'origine del termine " millesimato "

[@marcellogabry1]

3/4 volte per decennio significa raro??!

[@paolobassosommelier]

Direi di sì 😉

[@luitos]

Data la sua eccezionalità, cosa altro, chi, come o perché stabilisce che un prodotto è meglio o peggio di un millesimato ? O vice versa. Scusate la domanda che può sembrare banale ma, a me sembra che in questo settore ci sia tanto (anche troppo) di soggettivo, o sbaglio?

[@paolobassosommelier]

Buongiorno @luitos, Una mia stima strettamente personale mi suggerisce che il 95% dei consumatori è inevitabilmente influenzato da fattori soggettivi, persino chi ha una formazione di base in degustazione. È naturale: il contesto, l’esperienza emozionale, l’ambiente e persino il rapporto con il produttore contribuiscono a formare un giudizio. Posso dirle che, per quanto mi riguarda, ho impiegato diversi anni a sviluppare la capacità di mantenere un approccio oggettivo anche in situazioni “complicate”, come una visita in cantina con accoglienza impeccabile, in presenza del produttore. Del resto, l’unico vero giudice imparziale resta la degustazione alla cieca, che elimina tutti gli elementi esterni e si concentra esclusivamente sul vino (sempre che si sappia degustare). Detto ciò, la decisione di cosa sia “meglio” rimane soggettiva per ogni consumatore, così come per i professionisti (critici, commercianti o produttori) che non degustano alla cieca. Infine, come sempre accade nel vino, il giudice ultimo resta il mercato: un’arena che, purtroppo, premia spesso la visibilità più che la qualità. Un cordiale saluto, PB

[@carolinaalberti752]

Grazie per la spiegazione, io non sono certo un'esperta e mi sono sempre chiesta cosa significasse. Ora che lo so, farò ancora più attenzione a ciò che bevo

[@paolobassosommelier]

@@carolinaalberti752 Alla fine, indipendentemente da ciò che troviamo scritto in etichetta, l’unico parametro qualitativo rimane il produttore. È il solo vero artefice della qualità.

[@ginozorzetto6497]

Cos'e' il millesimato ??? solo "vino" sofisticato. Buono solo a creare problemi allo stomaco.

[@simonemancini8993]

Che cos'è il Brunello di Montalcino per mio padre (anche ex contadino)? Un vitigno di buon sangiovese dove tolgono apposta dei grappoli per farlo pagare di più. E secondo me tra poco ci sarà una grande bolla del vino, se ne produce troppo, se ne parla troppo, se ne consuma sempre meno. Nelle campagne deve tornare la biodiversità!!

[@paolobassosommelier]

La limitazione della produzione in vigna, come la riduzione dei grappoli, non ha lo scopo di aumentare il prezzo, ma di garantire un prodotto concentrato e di qualità superiore, perché ciò che rimane beneficia di più nutrimento e attenzione. Questo naturalmente si riflette sul prezzo, ma è una conseguenza del processo, non l’obiettivo principale. Concordo con lei che alcuni prezzi nel mondo del vino sono troppo elevati e che c’è il rischio di una bolla. Credo ci siamo molto vicini. Tuttavia, non penso che si parli troppo di vino: forse se ne parla in modo non sempre appropriato. La sfida è trovare un equilibrio tra una comunicazione chiara e semplice, che avvicini i consumatori, soprattutto i giovani, senza banalizzare il vino. Il vino non è un prodotto comune: è cultura, storia, tradizione, e nasce da un equilibrio unico tra natura e l’abilità dell’uomo di interpretarla. È questo che lo rende speciale. È vero che nelle campagne serve più biodiversità, ma anche la viticoltura di qualità può essere parte di un equilibrio sostenibile, se gestita con rispetto. Infine, credo che il vino debba essere raccontato per ciò che è, senza adattarlo alle mode. Non è una bevanda industriale, ma un prodotto irripetibile, legato al territorio e alle annate. È il consumatore che deve avvicinarsi a comprenderlo, perché è proprio questa unicità a renderlo così affascinante.

[@paolobassosommelier]

La limitazione della produzione, come la riduzione dei grappoli, non serve ad aumentare il prezzo, ma a migliorare la qualità del vino, che diventa naturalmente più costoso. Riguardo alla bolla sui prezzi, condivido la sua preoccupazione e credo anche io che siamo vicini al suo scoppio. Non penso però che si parli troppo di vino, piuttosto se ne parla spesso male. Il vino è cultura, tradizione e un prodotto unico, legato al territorio e alle annate, non replicabile come una bevanda industriale. È fondamentale comunicarlo in modo chiaro e semplice, ma senza banalizzarlo e il consumatore dovrebbe fare uno sforzo per comprenderne il valore. Sulla biodiversità, sono d’accordo che debba essere parte del futuro della viticoltura, per rispetto verso la natura.

[@simonemancini8993]

@paolobassosommelier sì, sono abbastanza d'accordo. Scusi lo sfogo, ma per me è importante il vino quanto l'olio, quanto le marmellate, quanto tutto il resto, ovvero i prodotti tipici di ogni territorio. Un caro saluto

[@oscar4393]

Quando leggo millesimato sul Proseccho,ormai da molti anni, c e questa usanza,mi viene da ridere...prodotto che non dura piu di pochi mesi..

[@paolobassosommelier]

Sì, sempre che, anche se dura poco, se è un millesimato avrà le castristi uniche di quella singola annata.