Costanzo Preve: Nietzsche e Heidegger

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Diego Fusaro

Diego Fusaro

Күн бұрын

Пікірлер: 34
@ThePollozero
@ThePollozero 4 жыл бұрын
grazie Diego della preziosa raccolta di voci di Costanzo...il genio vive
@ilcanalediwilly
@ilcanalediwilly 3 жыл бұрын
Io sono anticomunista ma ascoltare Preve è una gioia per le orecchie.
@maurorossi5838
@maurorossi5838 6 жыл бұрын
Intervento ricchissimo di spunti per una riflessione profonda.
@andrealoria8948
@andrealoria8948 10 жыл бұрын
Poiché questa è la verità: ho abbandonato la casa dei dotti e ho anche sbattuto la porta dietro di me. Troppo a lungo sedette la mia anima affamata al loro tavolo; non sono al par di loro preparato alla conoscenza come a schiacciare le noci. Amo la libertà e l'aria sopra la fresca terra; preferisco dormire su pelli di bue che sulle loro dignità e rispettabilità. Sono troppo caldo e arso dai miei pensieri: spesso mi tolgono il respiro. Allora devo uscire all'aperto e allontanarmi da tutte le stanze polverose. Ma essi se ne stanno freschi nell'ombra fresca: in tutto essi vogliono vedere soltanto spettatori e si guardano dal mettersi dove il sole scotta sui gradini. Come quelli che se ne stanno sulla strada e contemplano incantati la gente che passa: così stanno anche loro in attesa e contemplano incantati i pensieri che altri hanno pensato. (Friedrich Nietzsche)
@avvocatomarinomarini
@avvocatomarinomarini 7 жыл бұрын
Andrea Loria jnu
@evelinaleonardocucci6568
@evelinaleonardocucci6568 7 жыл бұрын
È la prima volta per me, che mi sono decisa alla filosofia proprio leggendo Nietzsche, che qualcuno riesce a instillarmi dei dubbi e delle perplessità su questo grande filosofo. A tutta prima ho provato disappunto, ora una sorta di magnifico ristoro chiarificatore, specie se penso che forse lo übermensch non potrà mai darsi realmente nella storia.
@user-fb7fh1yc1s
@user-fb7fh1yc1s 6 жыл бұрын
Prima di capire Nietzsche realmente ci vogliono anni, Preve - che apprezzo - distorce pateticamente sia il solitario di Rocken che l'eremita della Foresta Nera. Un punto essenziale da cui partire per comprendere Nietzsche è quello della *'Temporalità Autentica'* (il vero significato dell'eterno ritorno), esplicata da Heidegger, la quale supera la grossolana visione abramitica, lineare e deterministica del tempo, a cui ancora rimangono aggrappati Preve, Hegel, Marx ecc. Lo schemino che si ripete in tutti questi pensatori della storia, da Abramo e Gesù a Hegel e Marx, è il seguente: *caduta da un paradiso originario* (comunismo primitivo, giardino di Dio ecc.), *esistenza nella storia* (alienazione, valle di lacrime, fase dialettica negativa ecc.) e *ritorno deterministico in un Eden a-storico* (società senza Stato ove si vive come puffi, paradiso abramitico, realizzazione dello Spirito assoluto ecc.) Problema: con ciò viene persa la libertà storica dell'uomo, poiché si proietta emotivamente, al fine di rifuggire il dolore, una meta finale a-storica cui si DOVRA' per forza giungere. Nietzsche - con Wagner - dice: no! L'uomo non è un animale, e la storia medesima esiste nella coscienza umana come *presenza* immediata di passato-presente-futuro, una temporalità priva di durata, da cui l'uomo può partire per agire liberamente nella storia. Il tema è complesso, se vuoi puoi leggerti questo testo straordinario del filosofo Giorgio Locchi, che spiega chiaramente proprio ciò che sto dicendo, ricollegando Wagner e Nietzsche come creatori di una nuova Tendenza Epocale fondata sulla temporalità autentica (rappresentata sia nell'Anello del Nibelungo che nello Zaratustra): www.amazon.it/Wagner-Nietzsche-sovrumanista-Locchi-Giorgio/dp/B00D8WIX3I
@nickalfioo6695
@nickalfioo6695 Жыл бұрын
@@user-fb7fh1yc1s Credo che in parte sia così, e in parte no. Da studioso del marxismo-leninismo, posso affermare che ciò che il comunismo teoreticamente è, non è come è luogo comune dire una “società dove si vive come puffi” o un paradiso terrestre. Bensì, si riassume in “l’uomo è padrone di ogni cosa e decide ogni cosa”. Il principale ostacolo all’imposizione della Potenza dell’uomo sono le classi sociali, la proprietà privata e il dialettico sovrastare di una classe sopra un’altra, che vengono abolite tramite la fase del socialismo. Per moltissimi punti di vista, la natura essenziale del Comunismo è vicina a ciò che Nietzsche auspicava, cioè la distruzione del vecchio e la creazione del nuovo. La definizione di comunismo, non a caso, è “movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti”. E la filosofa nicceana, nella sua complessità ed incompiutezza, è fondamentalmente quello, una filosofia che distrugge e crea, che supera lo stato attuale delle cose, che accetta il caos primordiale e lo plasma per imporre la grandezza interiore dell’uomo. Solo che il comunismo ha una teoria rivoluzionaria ben precisa, e non è una condizione immediata ed idealistica. In mezzo vi è il Socialismo, ove avviene la riappropriazione della ricchezza da parte del Proletariato. Il proletario che rivoluziona la società è quindi l’Oltreuomo, poiché da servo, inconsapevole e debole, si trasforma in forte e padrone,da massa diventa capo, ed afferma le sue virtù andando oltre a Dio, alle consolazioni metafisiche, e oltre il bene e il male. La “vittoria della morale del gregge” è la vittoria del tardocapitalismo, che impecorisce gli uomini alienandoli.
@francescodamele2954
@francescodamele2954 6 жыл бұрын
La verità è onniscienza divina verosimile originaria
@Aristocle
@Aristocle 8 жыл бұрын
L'ultimo uomo è un antenato(o padre) del superuomo. Il superuomo può essere anche possibile, ma fra 500 anni. Adesso gli si darebbe fuoco all'istante.
@Edosardo73
@Edosardo73 7 жыл бұрын
?
@chitsevermag301
@chitsevermag301 13 жыл бұрын
In effetti Nietzsche afferma (aforisma 72 della Volontà di potenza) che il non avere, la realtà, alcuno stato-fine è un "fatto fondamentale", un "dato di fatto"... "Io cerco una concezione del mondo in cui si renda giustizia a questo dato di fatto". Ed è vero che altrove (aforisma 22 di Al di là del bene e del male) egli aveva scritto che all'obiezione "anche questa è un'interpretazione" avrebbe risposto "ebbene, tanto meglio", ma è chiaro che non è sostenibile.
@ugogaddoA
@ugogaddoA 4 жыл бұрын
Nietzsche non afferma la verità della relatività, ma la relatività della verità.
@riccardoofficial2367
@riccardoofficial2367 4 жыл бұрын
In realtà afferma entrambe le cose
@mischabarattolo7598
@mischabarattolo7598 Жыл бұрын
Impossibile affermare l'una senza l'altra dati che affermare significa implicitamente affermare come verità
@ugogaddoA
@ugogaddoA 4 ай бұрын
@@mischabarattolo7598 sì ma il prospettivismo di Nietzsche non coincide con il relativismo (deleuze). La cosa si riduce ad accorgersi del diverso da sé (il che me lo concederai) e il relativismo sarebbe allora solo questa relazione di differenza. Mentre la presa di coscienza dell’umano troppo umano (qui separato dalle prospettive fisiologiche di volontà di potenza) inteso come orizzonte di senso sempre autoreferenziale (che prefigura la filosofia continentale novecentesca), significa solo accorgersi di quello che si è e cioè dedurre una propria definizione rispetto sì un’altrove (ossia la nostra assenza sostanzialmente) ma già sempre come mero termine di confronto immaginabile da un punto di vista interno e che non implica concetti estranei invalidanti la tesi; e anche questo me lo concederai. Sarebbe come dire che se niente non è umano per l’umano e quindi ci si avveda così di una definizione onnicomprensiva dello stesso, allora l’altrove-assenza dell’umano è semplicemente contenuto come negazione nella definizione stessa di quello che si è, ossia si tratta di una conclusione logica semplice che non implica altro rispetto la prima affermazione. Insomma intendo dire che se il relativismo implica un assoluto oggettivo già come contrapposizione e se la stessa chiarezza oggettiva qui ricompare nell’affermazione per cui ogni verità è relativa salvo questa verità, nelle tesi nicciane questo presupposto invece, quantomeno secondo me, manca del tutto, nel senso che esse sono per fortuna sempre unilaterali. Mi spiego, se è vero che, come riporta Deleuze, il relativismo è tuttavia diverso dal prospettivismo, in quanto quest'ultimo introduce il concetto di 'punto di vista', uno stato esistenziale entro il quale è compresa la presunzione di una oggettività, che solo il confronto critico fra diversi punti di vista può smentire (e il relativismo comporta appunto l'istituirsi di questa relazione) (e si potrebbe anche dire che quando dico che tutto è relativo, proprio perché sono in una posizione meta, non posso essere accusato del fatto che mi starei contraddicendo, in quanto pretenderei di dire una verità assoluta dicendo che non ci sono assoluti; perché la condizione di possibilità dell'esperienza (linguaggio oggetto) non è un'esperienza (metalinguaggio.)); allora il secondo punto della analisi è l’estensione di questa metodologia, ma allo stesso tempo un suo stadio parzialmente limitato. La prospettiva/ punto di vista è una sola, quella umana troppo umana, che in quanto tale sa quello che è, in quanto si auto-concepisce come punto di vista (e cioè interpretazione del mondo) nel momento in cui si domanda circa la sua alternativa assenza, ossia dell’autonegazione implicita ad ogni affermazione. Questo però non è un altro punto di vista che in via relativa fa decadere la pretesa di oggettività, è solo il risultato logico di un una prospettiva che riesce a porsi/affermarsi come tale e corrispondentemente saper regredire alla sua autonegazione e vedere cosa succede sul piano dell’intelligibile, in tal caso un orizzonte di senso trascendentale mancherebbe pienamente e non si potrebbe per generalizzare parlare più “dell’essere” come usualmente si presuppone di fare. Non è una dimostrazione della giustezza della tesi (può essere naturalmente discussa) attenzione, semmai si dice solo che nessuna contraddizione relativista è implicita al ragionamento.
@ugogaddoA
@ugogaddoA 4 ай бұрын
@@riccardoofficial2367no assolutamente.
@giovannisala9242
@giovannisala9242 Жыл бұрын
ogni tanto un sorriso non guasterebbe
@chitsevermag301
@chitsevermag301 13 жыл бұрын
La negazione di ogni fondamento è a suo volta un fondamento, ed è il sofismo con cui i filosofi postmoderni tacitamente ammettono che la realtà non sia conoscibile e tanto meno modificabile. Un pensiero dogmatico e ideologico, come dice Preve in un altro video.
@michelemancin7589
@michelemancin7589 3 жыл бұрын
interessante ma che qualita' del suono ........
@chitsevermag301
@chitsevermag301 13 жыл бұрын
(eliminare "tacitamente" dal commento precedente; volevo dire che tacitamente queste tesi avvalorano la realtà presente)
@ShishiSonson
@ShishiSonson 3 жыл бұрын
Chissà se Preve ha letto la grande opera di Losurdo su Nietzsche.
@chitsevermag301
@chitsevermag301 13 жыл бұрын
La logica del nichilismo che nega circolarmente anche se stesso a me sembra insostenibile: se una propria affermazione non è ritenuta "vera", ma solo, al più, "giustificata", perché formularla? La storia del "lungo addio" dell'essere che Vattimo propone è presentata da Nietzsche stesso come un fatto, una verità: "non è possibile ammettere in generale nessun essere" (sempre aforisma 72 della V. d. P.).
@ismetbeqiri8759
@ismetbeqiri8759 3 жыл бұрын
Alcuno può dire, e sbagliato non solo usare, le cose buone, mah, anche nome ed cognome ed professione. Ecco perche abbiamo sofferto, molto anche, perche per uno difetto dei altri, non prendiamo le cose di buono. Ovvio che ripetiamo stesse cose.
@iosonodede
@iosonodede 12 жыл бұрын
Ferraris?
@esse-criticaculturale3524
@esse-criticaculturale3524 7 жыл бұрын
Non mi verrete mica a dire che Preve sia più grande di Sartre????
@user-fb7fh1yc1s
@user-fb7fh1yc1s 6 жыл бұрын
Anche Balotelli è filosoficamente più grande di Sartre, il quale è un mero trotskista caduto nel 'cattivo infinito' hegeliano. È uno sfiguramento del grande Heidegger.
@francescobaraldi7433
@francescobaraldi7433 Жыл бұрын
@@user-fb7fh1yc1s Mario Balotelli? 😀
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