Рет қаралды 61
Un gruppo di archivisti e storici bolognesi legge e commenta una documentazione storica sul reclusorio per i 'discoli' funzionante a Bologna dal 1823 al 1851.
Nella città più moderna e industriale dell'allora Stato Pontificio ha funzionato in via dell'Abbadia una casa di lavoro coatto per i 'discoli'. Vi erano reclusi alcune centinaia di ragazzi e ragazze. Subentrava a una precedente analoga istituzione per i 'biricchini', posta in via Centotrecento, funzionante nel secolo precedente, poi abolita dallo Stato napoleonico. I discoli erano giovani delle classi inferiori che le guardie pontificie, a loro completa discrezione, prelevavano per strada, oppure in luoghi pubblici malfamati e osterie, o persino nella loro casa, quando ce l'avevano. Erano arrestati e destinati a una reclusione punitiva ,spesso lunga, fino al 'ravvedimento', per aver tenuto comportamenti considerati dissoluti, per essersi ribellati all'autorità famigliare, o aver speso in luoghi pubblici denaro la cui provenienza era resa dubbia dalla loro condizione di 'poveri oziosi'.