Professore, non so se Lei conosce il personaggio interessantissimo di Stańczyk, già dal Rinascimento, il giullare famoso di diversi re polacchi, tra cui Sigismondo Vecchio e Sigismondo Augusto, ritratto da Jan Matejko in uno straordinario dipinto come una figura triste e preoccupata per gli affari del paese. Viene spesso descritto come una persona colta, un patriota che era in grado di dire al re parole scomode di verità. Profetiche furono le sue parole quando criticò Bona Sforza quando, incinta, partecipò incautamente ad una battuta di caccia e cadde da cavallo, facendo abortire un figlio e contribuendo così alla caduta della dinastia e alla successiva caduta della Polonia. Come Lei può vedere, anche in Polonia ci sono i Suoi fedeli vassalli. 😀
@sokak20058 күн бұрын
27:24 😂
@giampietroprandelli34248 күн бұрын
Caro Prof. Il peltro non è un metallo semiprezioso ma una lega.
@TheLUPIN12348 күн бұрын
@@giampietroprandelli3424 non gliela si fa' al Professore. "Il peltro in quel periodo fu usato principalmente per l'iconografia religiosa ma anche da parte della classe media e dalle famiglie nobili. Si narra che nel 1290 d.C. Edoardo I d'Inghilterra vantasse più di trecento piatti di peltro, saliere e vassoi pur senza possedere alcuna argenteria." Cit. Storia del Peltro
@mariotopgranatiereasca28525 күн бұрын
Dai sti cazzi @@TheLUPIN1234
@gloriabarberi12924 күн бұрын
Bruttissimo metallo, a mio gusto. Per me, solo oro o ceramica finissima 😂.
@dennyceragioli74822 күн бұрын
@@giampietroprandelli3424 difatti in Inghilterra producono ancora teiere e altro ,in peltro e ancora fatte a mano è molto costose
@laurafranchini50848 күн бұрын
Non avevano la tele!!
@markoberardi12894 күн бұрын
Sono un po' sorpreso del fatto che il prof. Barbero dica che non si sappia bene cosa si mangiasse nei banchetti del Trecento, se non grazie all'arte. Infatti di questo secolo ci sono ben tre testi di cucina italiana di corte, che nell'insieme rendono un'idea piuttosto precisa, almeno sul cibo. I testi sono raccolti in "L'Arte della Cucina in Italia" a cura di Emilio Faccioli, Einaudi 1987.
@linatalanti96514 күн бұрын
Cucina di corte, e gli altri, cioè la maggioranza.non mangiava come si vede nei quadri o sui libri di cucina.
@markoberardi12894 күн бұрын
@linatalanti9651 La cucina popolare è sempre stata tramandata oralmente, quindi non ci sono fonti scritte dalle massaie del Trecento. Perciò mi chiedo se ne abbia scoperto qualcuna tu, per poter dire con tanta sicurezza che non si mangiasse quel che si vede nei quadri dell'epoca, oppure cibi completamente diversi da quelli preparati nelle corti. Il fatto è che la storia si basa sulle fonti e perciò, in mancanza di altro, anche i dipinti dell'epoca possono dire la loro.
@linatalanti96514 күн бұрын
@@markoberardi1289 io pensavo che forse non si facessero banchetti con tante portate, nella mia famiglia ho un'esperienza.doppia, la famiglia da parte della mamma, aveva una cucina più ricca di carne e metodi di cottura elaborati, tipo il dolce e forte, arrosti con salse ecc...invece la famiglia da parte del babbo, origine contadina, molto sobria parecchie verdure pasta fatta in casa,sughi fatti con le rigaglie, polenta e ho sempre pensato che questo fosse un retaggio del passato, poi vallo a sapere...(le nonne nate tutte e due nel'800)
@markoberardi12893 күн бұрын
@linatalanti9651 Capisco cosa intendi, perché anche i miei nonni paterni erano contadini (di uno sperduto villaggio in Abruzzo) e mangiavano solo ciò che coltivavano o allevavano, con ricette semplici e ormai dimenticate. Però avevano a disposizione ingredienti come patate, pomodori e granturco (quindi la polenta) che non c'erano nel '300. Tornando al video, nell'Ultima Cena citata da Barbero come esempio di banchetto non si vede altro che del pane e dell'acqua su una tavola in pietra non imbandita; le copie successive, invece, aggiungono una tovaglia e un bicchiere di vino rosso, ma nient'altro. Invece ci sono gli affreschi nei monasteri, come quelli del Sacro Speco di Subiaco, che riportano qualche dettaglio in più su cosa si mangiasse allora. Però i banchetti sono un'altra cosa dai pasti frugali dei frati. Perciò le fonti più descrittive sul cibo del '300 restano i ricettari dei cuochi di corte. A queste se ne aggiungono di sporadiche dalla letteratura; è Boccaccio, ad esempio, a farci sapere che esistevano il Parmigiano e gli gnocchi, anche se questi ultimi non erano quelli di patate che conosciamo oggi (ma più simili agli gnudi toscani). Va anche aggiunto che i cuochi erano comunque di estrazione popolare e portavano a corte le ricette del popolo riadattate ai gusti dei propri padroni. Ad esempio i "maccheroni alla romana" di Maestro Martino da Como (siamo ai primi del '400), che si trasferì come cuoco di corte a Roma: lui apprese senz'altro la ricetta dal popolo ritenendola poi adatta ai suoi signori (forse con qualche modifica) e inserendola nel proprio ricettario.
@gloriabarberi12924 күн бұрын
"L'arte della cucina nel Medioevo" di Terence Scully, interessantissimo.
@MmmemeAI_Records5 күн бұрын
La sigla è davvero irritante e totalmente inadatta al format
@markoberardi12894 күн бұрын
@@MmmemeAI_Records Mah... A me piace, invece.
@rmd97464 күн бұрын
@@markoberardi1289 allora è bella
@markoberardi12894 күн бұрын
@@rmd9746 È adatta al tono leggero e informale del podcast. Non è mica una videoconferenza accademica
@marcoborghi93274 күн бұрын
Cioè come doveva essere scusa?
@EmanueleBefani3 күн бұрын
Ahahahahahahahahahahahahahaha questi parlano per mezz’ora di storia e di cose interessantissime e il problema è la sigla non adatta al format ahahahahahahhahahaha
@ziohem857 күн бұрын
sarebbe interessante sapere anche i programmi radio che ascoltavano il nome dei deejay preferiti..