Documentario storia radio telefonia mobile italiana

[@analog_mind]

Ho guardato questo video con molto piacere! Da ragazzo appassionato di tecnologie vintage e analogiche questo video mi ha fatto scoprire tantissime tecnologie delle quali non sapevo assolutamente nulla... un documentario davvero spettacolare!!

[@antoniobiondo1657]

Bellissimo documentario che mi fa ricordare il passato. Infatti negli anni 70 lavoravo come tecnico della soc. Sirti a stretto contatto con i tecnici della SIP e della ASST. Ricordo di aver utilizzato uno dei primissimi esemplari di telefono portatile a valigetta e di aver collaudato in varie centrali apparati Siemens (Italtel) e Telettra.

[@riccardosanti3381]

Bellissimo documentario, non video, ma documentario !! Ho lavorato per quarant'anni a Cornaredo, in STMicroelectronics. Attraversavo la strada ed ero a Settimo Milanese, dove era presente il mega sito di ITALTEL. Peccato che adesso non ci sia più nulla di quella realtà. A parte il Centro sportivo annoverava una palestra e una scuola dove formava i suoi dipendenti. Rick

[@luigicipressimightyena8486]

... Un tuffo nel passato... Il mitico Nokia TMX, che tutt'ora, riposa nel mio mobile del PC... Inizializzato prima con prefisso 336, poi con il 330... Poi, l'oblio, a favore del GSM ( Ericsson 338, poi, T28... Anche questi, riposano nel mobile di cui sopra... )... Guardando lo smartphone dal quale sto scrivendo, ammetto che mi si inumidiscono gli occhi...

[@giuseppecarmelorusso4031]

Complimenti davvero! E' stato un bellissimo documentario da vedere per chi come me è appassionato di telefonia e tecnologia in generale. Grazie per averlo realizzato e per aver portato questa conoscenza a più persone possibili

[@danilodeitelefoni]

Super complimenti! Ho lavorato con gli apparati a 160 MHz e 450 MHz: avete fatto veramente un ottimo lavoro di recupero dei terminali. Bravi!

[@blackspirit2661]

Bel video, complimenti; mi ha fatto ricordare quando avevo un SuperFone 550 con antenne esterne e portatile in auto e sia alla base fissa che al portatile avevo costruito degli amplificatori di segnale ma le spurie andavano a finire nell'amplificazione della chiesa che avevo accanto e qualche domenica correvano ad avvertirmi di spegnere tutto credendo che satana fosse entrato dal microfono del parroco !! 😂😂😂😂

[@andreamartinocrc]

Lo avevo anche io e con la base al quarto piano ,lo potevo usare fino 5 km da casa

[@Politikantis]

Bel documentario, molto chiaro ed esauriente. Non dispiacerebbero altri documentari su altri sistemi radiotelefonici dell'epoca presenti in altri Paesi europei e del mondo.

[@fabiocalderaro9558]

Complimenti per il servizio ma soprattutto per gli apparati ormai introvabili.

[@andrea71italia]

complimenti davvero per documentario chiaro semplice per i profani io che ho vissuto quegli anni da radioamatore senza patente con lo studio delle celle gli scanners i bibanda standard 528 che ti permetteva di entrare negli rmts e tante altre sperimentazioni io avevo nella mia macchina nascosta dentro ad un amplificatore 1 radio icom bibanda attaccato ad 1 cornetta motorola 4800 e mi ero creato la mia cella diametro 30 km per riuscire a telefonare dalla macchina agganciando la miarete sip fissa di casa e telefonavo in piu col portatile bibanda e usando un antenna uhf diammond direttiva riuscivo a telefonare ad 1 distanza accettabile di 8 km ho veramente nostalgia di quegli anni dello sviluppo tecnologico delle telecomunicazioni in italia

[@christianm.1705]

Davvero complimenti per la passione e la dedizione. L'ho trovato, da appassionato di telefoni, estremamente interessante. Grazie per questo documento 🙏

[@cesarelucchi8994]

Complimenti per il servizio, ho rivissuto la mia giovinezza.

[@aftkt]

Molto interessante, complimenti!

[@Soldatinoable]

Fantastico

[@STEOORUS]

Bellissimo documentario, molto interessante!! Grazie per averlo messo , avete fatto davvero un bel lavoro!

[@markaspio547]

Ricordo benissimo dopo l'esperienza avuta con gli etacs che a parere mio funzionavano bene passando al sistema gsm dovevo mettere la scheda intera dentro al mio motorola era una cosa mistica che se la racconti ad un giovane di oggi non ci crede nemmeno se glielo fai vedere.

[@lucioterragno8158]

CONFERMO ......

[@irenegilardi9165]

Un tuffo nel passato, quando andavo in corso Inghilterra, a Torino, per l'abbonamento al servizio radiomobile SIP.

[@otodoedro1]

Bellissimo documentario , mi ha fatto fare uno stupendo viaggio all' indietro negli anni spensierati della mia vita , quando ascoltavo le telefonate sulla rete a 160 mhz ed a 460 mhz con i miei scanner (anche equipaggiati di deinversore di banda fonica per ascoltare le telefonate criptate con il tasto "inv" sul sistema rtms .........).Complimenti .

[@gabrielebarbone2250]

Bravo ti è andata bene

[@lucioterragno8158]

A CHI LO DICI, CON IL MIO ICOM ICR100 ASCOLTAVO NEGLI ANNI 90 TUTTO E DI PIU.

[@lucioterragno8158]

@@gabrielebarbone2250 IN CHE SENSO ? IL RADIOASCOLTO SU TUTTE LE FREQUENZE E' LIBERISSIMO , ORA COME ALLORA CON LA LICENZA SWL. IMPORTANTE NE E' VIETATA LA DIVULGAZIONE DI TRASMISSIONI "INVOLONTARIAMENTE" CAPTATE. SVEGLIA.......

[@andreamartinocrc]

Stupendo

[@alberto1986]

Complimenti per il documentario ed il lavoro fatto. Davvero molto interessante.

[@PIPPETTIELLO]

Interessantissimo documento Pier Franco. L' ho condiviso subito con amici radioamatori. Semplice e montato bene. Complimenti ancora. Sul mio modesto canale youtube ho fatto una piccola recensione del mio vecchio teledrin !

[@pierfrancogottero5538]

Grazie Alberto, era proprio il mio obiettivo, lasciare una traccia sperando che sia utile a tutti :-)

[@bluca64]

Bravo Pier Franco !

[@lorenzoghedini3047]

Fantastico servizio!

[@parsifal_7784]

Approfitto per farle i complimenti per un video così ben fatto, sulla storia della telefonia mobile italiana. La TV e i media, se lo sognano un documento di questa qualità e di questa ricercatezza. Un caro saluto.

[@alexninja1974]

bello io avevo addirittura metà anni 90 il teldrin della swatch che era la prima e unica a fare un teledrin integrato nell'orologio come i moderni smartwatch

[@carlobertolino2816]

Molto interessante, ottimo lavoro di ricerca e ben presentato. Bravi!

[@admcmlxxii2662]

Bravi, bravi, bravi; veramente bravi.

[@gianmarcocacciola]

Bellissimo documentario

[@fran33333]

Complimenti per il lavoro

[@pietrothc]

Complimenti sinceri, davvero interessante. La seguo da qualche tempo sui social, riguardo tutto il progetto. Pietro, iz6otd, avvocato radioamatore.

[@pierfrancogottero8474]

Grazie per il commento, teniamoci in contatto... Pier Franco Iw1ECT

[@gabrielebarbone2250]

@@pierfrancogottero8474 grazie per questo documentario su tecnologia che ha fatto storia nel settore delle telecomunicazioni

[@PIPPETTIELLO]

Mi ha colpito molto la citazione dei famosi SUPERPHONE. ricordo che negli anni '90 il ponte regionale dei vigili del fuoco Lombardia aveva una azienda che con questo terminale abusiso entrava direttamente nel TX del ripetitore. Sfortunatamente il coordless aveva la precisa frequenza dell' ingresso. Sono passati mesi prima che scoprissero l' origine del segnale ! Roba da matti.

[@abdulazizalneimi9422]

Very good material pier . You had documented the italian car telephon history in right way . Well done Aalneimi

[@pierfrancogottero8474]

Thank you Abdul ! Happy to receive your comments, unfortunately the video is in Italian language, I hope you understand the comments. Pier

[@abdulazizalneimi9422]

Thank you sir . But really you have to share this information in www.mobilecollectores.com . From my experiance italian telfono are the best . And have to be presented more and exposed to all collectores in the world . To my knowledge nobody in the world has collection like yours . I mean you have the history from the begining and especially the RTMS whish is equilvant to the NMT . I really want to visit you and see your collection one day . Take care

[@mendizzasrl4521]

@@abdulazizalneimi9422 I Have lost your contact, how can I contact you now ?

[@Ms1maury1]

COMPLIMENTI BRAVISSIMI!!!!!

[@alegiamm]

Molto interessante, grazie !

[@Dario63T]

Ascoltato oggi su Isoradio. Bel documentario sull’evoluzione della telefonia! Complimenti. 73’

[@pierfrancogottero8474]

Con poco tempo riuscire a catturare l'attenzione e curiosità degli ascoltatori, su Rai Isoradio, dato che è il canale delle mobilità in Autostrada, pensando che magari erano in viaggio non era semplice... complimenti a chi ha colto, come Lei, il senso della trasmissione... ricambio i '73 cordiali

[@davidglc]

Filmato davvero interessante. Nel 1992 nasce anche la tecnologia TETRA, tutt'ora standard per le comunicazioni radio professionali. Unico grosso problema del TETRA sono i costi fantascientifici per la realizzazione di una rete... Gli apparati della OTE (ad esempio il TC46) sono ancora in uso su autoradio di polizia...

[@PIPPETTIELLO]

IL TC 46 della P.S se mbra derivato molto dal modello DIALOGO. compare persino il tasto del cripto nella stessa posizione della radio

[@andreanardozza335]

Sono incantato e penso al mio caro 330 ...GRAN BELLA STORIA! GRAZIE per questa perla di video dimostrazione!

[@mauroanselmi8378]

Grazie!!

[@selleluca]

Video davvero interessante, e bellissimo progetto quello del museo della telefonia.. Anch'io conservo tutti i cellulari posseduti, di cui purtroppo alcuni ho perduto regalandoli, e ad oggi rammaricandomi moltissimo, anche perché erano dei best seller.. Come il Motorola Star Tac, o il magnifico Ericson T28 (secondo me il più bel telefono mai posseduto), o anche il mitico e recente Nokia "Navigator".. Rimangono comunque in mio possesso svariati Motorola "Micro Tac" come il 7500 international, l'8400, l'8700 e persino un 8900 dual band. Oltre una sfilza di altri, e il mitico Teledrin Sip Messager 2 della Motorola. Un mio sogno sarebbe quello di fare dei quadri vetrati con intercapedine, allinearli ed alimentarli tutti in modo che rimangano accesi.. Ma sarebbe un progetto faraonico a livello di elettronica.. Chissà non ci sia qualcuno che potrebbe aiutarmi in merito..(?) Grazie dell'attenzione ed un saluto..

[@fabrizioimperiale]

Bellissimo video.. complimenti

[@selleluca]

Manca una parte che parli del fallimentare sistema "Fido" DECT intercorso fra il 1997 e 2001.

[@antoniosau102]

Complimenti per il video, documentario fatto con passione! Io al mio fianco ho ancora il mio primo numero a 6 cifre 337.52 66 12!

[@GianDomenicoRodino-qr9gw]

Apparati bellissimi anche se obsoleti, ma hanno un fascino particolare ricordo che sull'auto di lavoro c'era quello da 3 milioni di lire ero molto più giovane 😅😅

[@duchtdixon894]

Belli prendevano anche nelle caverne sti telefoni

[@maxxinomorelli]

Volevo fare solo una precisazione: il sistema ETACS fu introdotto in italia nel 1993 ed era in estensione in termine di canali del sistema TACS….purtroppo il sistema TACS era diglio del sistema americano AMPS…e da qui iniziò il declino della telefonia italiana, che rimase solo a livello di centrali di commutazione con la Italtel e sistemi di rete intelligente Urmet….lato telefonini in Europa si impose NOKIA che poi dominerà il mercato GSM….e anche qui al cambio di paradigma (tecnologia) morì miseramente…..

[@TELEDRINTZ40]

Bello, riguardo al teledrin, non hai menzionato il sistema euromessage, sempre costruito da motorola, ma funzionante attorno ai 430 mhz, in pratica si trattava di un teledrin evoluto, con display piu' grande, la differenza era che oltre a ricevere il tono di chiamata , sempre tramite il numero 168+ numero apparato ricevitore, se ci si connetteva con un pc tramite modem e componendo il prefisso 0366+ numero apparato, vi si potevano trasmettere caratteri alfanumerici, frasi, etccc etccc,. Era un servizio esteso alla svizzera, gran bretagna, germania, in pratica tramite una procedura chiamata follow me, all arrivo in una nazione differente, si poteva registrare , tramite telefono fisso la nuova collocazione del ricevitore , in modo da poter ricevere le chiamate oppure i dati anche se in un altro stato.

[@pierfrancogottero8474]

Grazie per il prezioso supporto, e segnlazione in effetti dopo la realizzazione del documentario sono venuto in possesso di un Teledrin - Euromessage e di un sistema di trasmissione, che saranno poi probabilmente esposti al museo Telecom di Torino.

[@lucioterragno8158]

BELLISSIMO EXCURSUS TECNICO. UTILISSIMO PER I RAGAZZINI CHE NON HANNO IDEA DA DOVE VENIAMO QUANDO USANO I LORO STUPIDI SMARTPHONE. UTENTE TACS DAL 1993.

[@lucapazza]

Perché sarebbero stupidi i loro smartphone?

[@lucioterragno8158]

@@lucapazzaPERCHE' IL TELEFONO NASCE PER COMUNICARE, FARE E RICEVERE CHIAMATE , NON CERTO PER GIOCARE/CHATTARE/MASTURBARSI ONLINE/FARE FOTO ETC ETC. LA RISPOSTA LA CONOSCEVI COMUNQUE BENE SENZA CHIEDERLO A ME. SALUTI.

[@rabiesisakiller]

veramente un bellissimo documentario, grazie per averlo realizzato. un po' rattrista la parabola ascendente e poi discendente di alcune aziende... vedi Italtel. ho un paio di domande: perché era fuorilegge utilizzare il radiotelefono mobile in valigetta, così come pure l'uso del superphone? grazie in anticipo

[@pizzafredda]

Era fuorilegge utilizzare il radiotelefono destinato all'uso veicolare in valigetta perché l'apparato era omologato solo per tale scopo, per cui non era consentito utilizzarlo con modalità differenti rispetto a quelle per cui era destinato (oltre al fatto che portare una batteria, quasi sicuramente al piombo, in una valigetta, non era proprio la cosa più sicura del mondo). L'uso del superfone (non superphone, si chiamava così oppure "long range" o ancora "lungo raggio") non era consentito perché disponeva di potenze maggiori e in alcuni casi operanti a frequenze riservate ad altri usi (quindi fuori dal band plan stabilito dal Ministero delle TLC), che potevano causare disturbi ad altri apparecchi elettronici come radio o TV. Non era raro, infatti, piazzarsi con la TV sul canale 30UHF o giù di lì ed ascoltare le conversazioni altrui, perché la fonia passava attraverso quella frequenza (dalla cornetta senza fili alla relativa base fissa) che con quella potenza (immagino in ordine di diversi mW, forse anche di più) si "infilava" nell'impianto antenna TV (che agiva come uno scanner a frequenza fissa). In certi casi, addirittura, l'apparato era dotato di amplificatore per estenderne il raggio, quindi assolutamente fuorilegge, sempre per i motivi di cui sopra.

[@rabiesisakiller]

@@pizzafredda grazie per l'accurata risposta 😊

[@pizzafredda]

@@rabiesisakiller Figurati. Se hai altre curiosità puoi chiedere, non sono così vecchio da aver vissuto totalmente questa tecnologia, ma sono un appassionato ed è sempre bello condividere conoscenza :-) Saluti dal Salento.

[@andrea71italia]

I cordlees e i super cordlees cioè i telefoni portatili senza filo...erano tutti abusivi in quanto,importati illegalmente in italia e trasmettevano..la maggioranza a 40/43 MHz Frequenze ad uso militari, altri in banda 70/76MHz ad uso dei vigili del fuoco e polizia.. Alcune case per estendere il raggio di copertura..montavano 2 antenne sui tetti..riuscendo ad arrivare a qualche km di distanza...interferendo però...in certe frequenze...delicate.... Io che ho ascoltato per anni..di radioascolto tutti i telefoni analogici..Però di bello questi cellulari veicolari...soprattutto rmts a 450 MHz avevano poche celle...molto grandi...alcune 50 km di diametro....e si riusciva a seguire la telefonata con lo scanner...perché essendo veicolari...uscivano con 10/15 watt in uhf...e difficilmente cadevano le linee come oggi...tranne ovviamente in montagna... Che peccato...un epoca che ho.avuto la fortuna di ascoltare, sperimentare, il progresso tecnologico della telefonia mobile in italia...

[@iphoneipad3481]

Tutt’ora utilizzo come mio numero telefonico un prefisso 337 + altre 6 cifre risalente probabilmente al 1990/91, sarà stato un contratto “affari”, inutile dire quanta gente mi chiede se manchi un numero alla fine

[@zamarco2]

Io come E-tacs avevo un Nec P7

[@variargomenti9531]

Posso dirti una cosa? Puoi tornare a fare video su KZbin magari parlando di qualche Telco e della storia?

[@pietrothc]

Una curiosità: intorno al minuto 16, afferma che il primo prefisso fu il "mitico" 0333...ma la numerazione non iniziò con 0335/0336/0337...? Utenze affari, ovviamente.. Per poi aprirsi all'uso famiglia con 0330/0360/0368.. Tutti a sei cifre, ovviamente. Lo 0333 citato, mi sembra, invece, figlio di tempi recentissimi, quando si era già sotto GSM e con numerazione a 7 cifre. È corretto quanto affermo, oppure l'utilizzo recente come lo ricordo io è stato in realtà un riutilizzo del prefisso degli albori che cita Lei? Aggiungo: l'annotazione, sulle antenne, "tutte italiane", credo si riferisse alla produzione della Rac..vero? Antenne qualitativamente eccelse, anche in tutti gli altri campi. Che Italia competitiva, ci siamo lasciati alle spalle...Saluti.

[@pierfrancogottero8474]

Buonasera e grazie per il contatto; in effetti confermo che 0333 era nata au tempi della radiomobile, iniziarono a pubblicizzarlo nel 1985; sulla pagina facebook ( radiotelefono & radiomobili vintage ) abbiamo pubblicato il volantino dell'epoca, con lo 0333, appunto, poi con l'etacs arrivarono i prefissi 0337 e lo 0330 per i family, successivamente il 0335 con il GSM, i primi numeri erano tutti a 6 sole cifre, pare che non ci si aspettasse un tale successo. Per le antenne mi riferisco proprio alla RAC, che realizzava delle "signore" antenne professionali. Tutto questo Made in Italy, e la passione dei tecnici e uomini che ho conosciuto e intervistato mi hanno spinto a realizzare questo documentario, per evitare che venga disperso il ricordo.

[@mauriziomascagna]

Molto interessante. Ma quei "neri" tra un discorso e un'altro mi hanno dato molto fastidio,non vedevo l'ora che finisse il tutto!!!

[@Fra96]

Bel video ma un po’ piatto

[@raffpoll5636]

Qui avevamo i Natel a, b, c verso il 93 il natel D che era GSM