Domenica Gospel 24-11-24 | DIO TI VUOLE GUARIRE | Past.Fiore

[@casaravonelli9969]

LUCA 18:1-8 V.2 Questa parabola del giudice ingiusto insegna la stessa lezione della parabola dell'amico insistente riportata in Luca 11:5-8 (Non si tratta di un paragone esatto tra Dio e il giudice ingiusto, che ci insegna che dovremmo tormentare Dio finché non lo sfiniamo (Luca 18:5) ed egli esaudisce le nostre richieste. Piuttosto, Gesù sta contrapponendo la Sua disponibilità ad esaudire le nostre preghiere alla riluttanza di questo giudice ingiusto. La parabola è un contrasto, non un paragone. Dio non è solo un giudice giusto che vendicherà rapidamente i suoi eletti (Luca 18:8), ma abbiamo anche Gesù come nostro avvocato (1 Giovanni 2:1), o procuratore, che intercede sempre per noi (Romani 8:34 ed Ebrei 7:25). Tuttavia, abbiamo un avversario (il diavolo) che ci accusa costantemente (Apocalisse 12:10) e travisa Dio (il giudice). Questo fa sì che alcuni di noi si arrendano (vengano meno Luca 18:1) e a volte non gli chiediamo nemmeno ciò di cui abbiamo bisogno, perché dubitiamo che ci risponderebbe comunque. Gesù stava dicendo che nostro Padre non è un giudice ingiusto che dobbiamo costringere a fare ciò che è giusto. Molte volte riponiamo più fiducia nelle persone e nella loro volontà di fare ciò che è giusto che in Dio. Satana ci ha ingannato sulla disponibilità di Dio ad esaudire le nostre preghiere e Gesù ha contrastato questo inganno con questa parabola. Gesù ci incoraggiava a pregare (a fare petizioni a Dio) e a non dubitare della Sua volontà di esaudire le nostre richieste. La maggior parte delle persone ha interpretato il “colui” che li stava sopportando a lungo (Luca 18:7) come se si riferisse a Dio, insegnando che a volte dobbiamo solo assillare Dio finché non cede alle nostre pressioni. Questa non è una buona teologia. È molto più chiaro interpretare questo versetto come se dicesse che Dio vendicherà rapidamente i suoi eletti (Luca 18:8) che lo supplicano, anche se lui (il giudice ingiusto) non l'ha fatto. Le azioni di questa vedova furono lodevoli. Sapeva cosa le spettava di diritto e si rifiutò di accettare un “no” come risposta. Se possiamo essere così fiduciosi e determinati quando abbiamo a che fare con persone ingiuste, quanto più dovremmo insistere, nonostante i ritardi del diavolo, quando abbiamo a che fare con il nostro Padre fedele? V.4 Questo rafforza il punto che ho fatto nella mia nota su Luca 18:2. Non si trattava di un giudice divino che faceva subito la cosa giusta. Si trattava di un giudice empio, che tuttavia, quando fu messo sotto pressione, fece la cosa giusta. Quanto più il nostro giusto e amorevole Padre celeste farà la cosa giusta per noi? V.5 È sorprendente per me che alcune persone paragonino il Signore a questo giudice ingiusto. Pensano che Dio risponda alle nostre preghiere solo quando noi lo tormentiamo. Credo che questa parabola insegni proprio il contrario. Vedi la mia nota a Luca 18:2. V.6 Nota che si trattava di un giudice ingiusto. Un giudice ingiusto non potrebbe mai rappresentare il nostro Dio giusto. Si tratta di un contrasto e non di un confronto. Vedi la mia nota a Luca 18:2 V8. Come spiegato nella nota 2 di Luca 18:2, Dio è molto desideroso di rispondere alle nostre preghiere. Questa è la lezione di questa parabola. Questo versetto, tuttavia, mostra che Dio risponde alle nostre preghiere in base alla nostra fede. Il Signore è disposto a vendicarci rapidamente, ma molte volte non può farlo perché non c'è la fede che opera in noi (Efesini 3:20).