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Non c’è stato nulla da fare per i due giovani finiti nelle acque del fiume Brenta senza più riemergere nel tardo pomeriggio di domenica 14 luglio. All’altezza di Campo San Martino un 23enne di origine cingalese chiedeva aiuto dopo essersi gettato nel fiume e un 30enne di un altro gruppo si è gettato per provare a salvarlo ma è stato portato via anche lui dalla corrente. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Padova con il supporto dei nuclei sommozzatori di Venezia e Vicenza, con operazioni che sono andate avanti senza sosta fino al ritrovamento di entrambi i cadaveri, il primo recuperato già nella tarda serata di domenica e l’altro il giorno dopo. “Ha cercato di salvare la vita di un altro, era un campione grande" racconta visibilmente commossa una parente del 30enne che ha provato ad aiutare il 23enne in difficoltà. "Anche se hanno messo i cartelli di divieto di balneazione continuano a succedere questi fatti gravi" spiega un residente di Campo San Martino dopo il ritrovamento dei corpi dei due giovani "Il fiume è infatti molto pericoloso”.
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