Ep. 123 - Storie di ordinari abusi nelle agenzie pubblicitarie di Milano: Re:B al Bazar Atomico

In questa puntata del Bazar Atomico parliamo di femminismo, patriarcato e parità di genere con Tania Loschi e Giulia Mandalà, co-fondatrici di Re:B, collettivo nato a giugno 2023 e che mira a denunciare gli abusi di potere e le molestie sessuali cui sono vittime le donne in moltissime agenzie di comunicazione.
Tania fa la pubblicitaria, ha un podcast che parla di pubblicità con Chiara Galeazzi, autrice comica e voce di Radio Deejay, tra un infortunio e l’altro gioca a rugby.
Anche Giulia lavora nell’ambito pubblicitario come strategist freelance, ed è co-founder e autrice del podcast H3ROES.
Attraverso la collaborazione con la stampa, il collettivo Re:B ha partecipato a inchieste giornalistiche che hanno portato alla luce la dimensione e gravità del problema, dando vita a quello che la stampa ha chiamato “il MeToo della pubblicità”.
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Il Bazar Atomico è un progetto di
Davide Francesco Sada
ha scritto per RCS Mediagroup, Gruppo Espresso, MTV, Filmcritica. Videomaker selezionato in festival internazionali, scopre il trading sui mercati finanziari per autofinanziare i suoi progetti artistici. In pochi anni diventa gestore di capitali e punto di riferimento dell’investimento e del business consapevole in Italia e all’estero.
Davide, insieme ad Enrico Garzotto, è autore del best seller “La felicità fa i soldi” (Macro Edizioni) ed è il fondatore di MONEYSURFERS, Accademia di formazione finanziaria consapevole attiva dal 2010.
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Mario Piccaluga
Ha lavorato come fotoritoccatore pubblicitario dai primi anni 2000, per poi diventare viaggiatore seriale ultra minimalista e, con lo pseudonimo Instagram nobile.digitale, fotografo della bellezza femminile in giro per il mondo.
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Giovanni Valentini
Videomaker e formatore in contesti legati allo slow tourism ed alla promozione imprenditoriale, è da sempre collaboratore di MONEYSURFERS.
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[@Fabio-g7g]

Mai sentito tante stupidaggini tutte insieme. Avendo letto la storia dall'inizio potrei scriverci un poema ma in questo caso mi limiterò a dieci punti. 1) Tutto è nato da una denuncia di Massimo Guastini e non da Reb e Tania Loschi 2) Reb e Tania Loschi hanno chiesto a Massimo Guastini di farsi da parte in quanto uomo, anziano e inferiore 3) Reb e Tania Loschi hanno semplicemente cavalcato l'onda e hanno deciso che solo loro dovevano parlarne 4) Giulia Segalla è l'unica che ha fatto i nomi e i cognomi e Reb e Tania Loschi l'hanno scaricata, bloccata e ignorata 5) Perchè nessuna delle ragazze che fanno i nomi e i cognomi degli ipotetici molestatori sono tutte rigorosamente anonime? 6) Reb è stata dal commercialista per trasformarsi nell'ennesima associazione? Perchè? Per motivi economici? 7) Queste persone sono maleducate, arroganti e vogliono imporre non si sa bene cosa a chi. Ma quale agenzia di comunicazioni vorrebbe assumere chi bestemmia, dice parolacce e non sa che cos'è l'educazione? Ma quale?? 8) Reb si prende il merito di tutti quelli interrompono i rapporti di lavoro con le agenzie di comunicazione ignorando i comunicati stampa di quelle stesse agenzie di comunicazione che le smentiscono 9) Massimo Guastini e Giulia Segalla hanno chiesto dai loro profili Linkedin e Facebook un incontro pubblico con Reb e Tania Loschi. Perchè sono stati entrambi ignorati nonostante le centinaia di persone che chiedevano questo confronto? Qualcosa da nascondere? 10) Perchè Jonathan Zenti, amico di Tania Loschi, dopo la denuncia di Giulia Segalla ha fatto sparire i podcast diffamatori che aveva scritto e registrato?

[@filippo45]

Perchè le donne arrabbiate hanno tutti i capelli corti?

[@mariagiuliaburattelli5106]

Perché solo i deficienti scrivono nella sezione commenti?

[@filippo45]

@@mariagiuliaburattelli5106 hai realizzato di aver appena scritto nella sezione commenti?

[@scrizoFrenia]

Queste ragazze sono meravigliose Da donna e da legale hanno tutto il mio sostegno e stima. Ed hanno pienamente ragione quando parlano in termini giuridici di questa indegna questione

[@ivanarillotta5126]

Scusi, ma c’è un errore ENORME tra le prime affermazioni: il metoo inizia grazie a Giulia Segalla e Massimo Guastini. E attualmente Re:B, alla sensata richiesta di una presa di posizione pubblica espressa da Giulia Segalla - che è LA persona da ringraziare -, non ritiene che sia il caso di replicare. Spiego meglio perché potrebbe sembrare incredibile: Re:B non ritiene di dover dire né A né B sul caso della persona molestata che ha pubblicamente denunciato i fatti e grazie a cui è iniziato il metoo.

[@layanee1234]

Il tema va affrontato con dedizione, ma continuo a vedere da parte di chi lo promuove un eccesso di aggressività che risulta respingente se l'obiettivo è arrivare alle masse (e quindi imprimere un cambiamento effettivo della società). Una delle due ragazze, non so quale sia il nome, ha dato questa impressione. Potranno reputare stupide alcune domande di Davide, ma devono intingersi nella realtà e accettare che la base di partenza dei maschi medi è quella, e nascere col pene non è una scelta, se nasci e cresci col "privilegio" non è detto tu te ne renda conto. Esattamente come per tante donne è normale essere deputate alla casa e la famiglia. Fuori dalla bolla delle metropoli e/o di certi ambienti lavorativi dove il substrato culturale è più alto, il resto del mondo è quello e bisogna rendersene conto.

[@gabrielatudorache72]

Grandissime !! Che podcast !! Complimenti

[@chebarba77]

Ho una sola domanda : in caso di guerra, 50% uomini e donne al fronte? Vorrei si rispondesse onestamente.

[@chebarba77]

cmq sia, mi spiace, per quanto alcuni discorsi condivisibili, non mi trovano d'accordo su 90%.

[@FrancescoMusichiere]

Interessante ed educativa, certamente importante nel panorama contemporaneo... unica critica, l'uso costante di anglicismi: show, brand, strategist, CEO, pink, abusive, freelance, manager, creator, trend, testimonial, green, fancy, celebrity, newsletter, statement, community, bias, take-out, coming out, social media, influencer, weekend, down, script, feedback, pattern, founder, mobbing, portfolio, male gaze, (h)acking, explicit party, bro(ther), black, collection, report, insight, account, talk, rack, dating app... È interessante che gli anglicismi dilaganti sono ormai un fenomeno inarrestabile degli ultimi anni, ma anche che è una scelta individuale di ogni parlante. Comunque c'è molto lavoro da fare sui ruoli di genere, sulla violenza verbale e fisica, e molte di queste conversazioni, purtroppo, rimangono nei loro ambiti creando una bolla (ce la suoniamo e ce la cantiamo) dove chi dovrebbe educarsi a queste sensibilità spesso e volentieri mai vi entrerà.

[@pizzaconnection3462]

Davide Sada : "Ciao Mario, stasera al Podcast sarà una puntata pepata, vengono le Re:B" Mario Piccaluga : " Ciao Davide, ehm... guarda.... non mi sento molto bene oggi.... devo avere qualche linea di febbre... manda qualcun altro al posto mio... grazie..."

[@nobiledigitale]

Me ne sono scappato in Namibia pur di evitarmi ‘sto carrozzone. La salute epatica prima di tutto. Torno tra un paio di puntate.

[@SeemsNotStilish]

La puntata che tratta di femminismo appena se ne parte Mario. Un caso? io NON CREDOH 💖✊

[@anatolianbarbeque2413]

Cringe

[@roby874]

Puntata molto bella, dura ma bella!

[@alexmulo]

a me questa mi sembra una realtá leggermente distorta. Io ho girato un po il mondo e tutti sti piselli sulle spalle delle donne che lavorano in ufficio non li ho visti. Sicuramente ci sono questi casi ma bisogna chiedersi se stiamo parlando di eccezioni.

[@PaoloGares]

Tra 22:00 e 25:25 la sintesi di tutto. Brava.

[@princepsferalis5711]

Provo a porre una questione sul piano logico (non ideologico): Femministe accusano maschilisti di godere di privilegi immeritati e intimano loro di concederli anche alle donne. Queste innescano così una polemica basata su un contenzioso e una dialettica aggressivi. Quindi quale dovrebbe essere il presupposto per cui i maschilisti sarebbero tenuti ad accondiscendere docilmente? ...la galanteria?

[@BobbyCialtron]

Mamma mia che palle con questi argomenti

[@ivanarillotta5126]

Ma qui si può commentare?

[@evaclesis1460]

Solo se non sei amico di Giulia Segalla. La grande esclusa.

[@evaclesis1460]

Ah, adesso quindi il Metoo nasce a partire da loro? Quanta pochezza.

[@elenabeth2885]

Ho praticamente scritto la stessa cosa

[@ivanarillotta5126]

@@evaclesis1460 provo a ripostare il commento di prima, magari.

[@giuliaup239]

Grandissime! Puntata bella sfacciata e interessante

[@elenabeth2885]

Ah, quindi il Metoo della pubblicità è nato da Re:B? Non mi risulta...

[@ivanarillotta5126]

Infatti no, per nulla. Quest'appropriazione intellettuale mi sembra piuttosto grave, stavo provando a segnalare la cosa, ma forse non accetta link nei commenti.

[@TheDavebox]

Mamma mia che toni da professorina Tania Loschi!

[@FulvioVenanzini]

Però di fatto ha sempre ragione

[@gattocongliocchiali]

La paura di perdere il lavoro è troppo forte, soprattutto in alcune regioni dove le opportunità scarseggiano

[@pizzaconnection3462]

Auguri e figli maschi!

[@pietrocurra9772]

Ma chi è Giuseppe?

[@samiaoursana3648]

Bellissimo - grazie mille

[@francescabaldassarri6691]

1:18:01 Davide Francesco Sada smettila di frequentare i gruppi di MRA. 1:27:32 e via col vittimismo dei maschi. Consiglio di farsi un giro sotto qualsiasi profilo di donne e leggere i commenti di uomini che danno delle T o Z o P in maniera gratuita, poi andare sotto i profili di uomini e vedere quanti si prendono dell'impotente così a caso. Chiudo perché sto bestemmiando, Tania e Giulia bravissime, non so come avete fatto a evitare la zuffa, almeno fino al min 1:27:32.