Ep. 50: Alberto Bianco - Un viaggio musicale attraverso la scena indipendente torinese

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Torino e Cultura

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Alberto Bianco, musicista di Moncalieri (praticamente Torino, come dice lui stesso), ci offre uno sguardo intimo e approfondito sulla sua carriera e sulla scena musicale indipendente torinese. Con oltre un decennio di esperienza professionale, Bianco ha visto numerosi cambiamenti nel panorama musicale italiano e, in particolare, in quello della sua città.
Il percorso di Bianco inizia in modo inaspettato, grazie all'incoraggiamento di un'amica, Alice Crosignani. "Una volta mi ritrovai in vacanza con lei," racconta Bianco, "e con questa chitarra io suonavo già quelli che erano un po' degli embrioni di canzoni." Alice lo ascoltò attentamente e gli offrì l'opportunità di esibirsi come opening act nei concerti che organizzava al Giancarlo, un locale storico di Torino.
Questo fu l'inizio di un'intensa attività creativa per Bianco: "Iniziai a suonare tutte le settimane da Giancarlo, 20 minuti nel 2010 circa una ventina di minuti prima del main act." Questa esperienza lo spinse a scrivere nuove canzoni ogni settimana, gettando le basi per il suo futuro repertorio.
La svolta arrivò quando Dade, membro dei Linea 77, si offrì di produrre il suo primo disco. Con risorse limitate ma grande creatività, riuscirono a registrare l'album. "Fu un disco un'esperienza molto molto ricca sia a livello umano ma proprio di esperienza perché io ho imparato tantissimo," ricorda Bianco.
Questo disco segnò anche la nascita dell'etichetta INRI, di cui Bianco divenne in un certo senso la "mascotte". L'etichetta giocò un ruolo importante nel rivitalizzare la scena musicale torinese: "Erano anni che non c'era un'etichetta così attiva a Torino, per cui quello fu anche un bel modo di sentirmi in qualche maniera un po' la mascotte di questa etichetta che stava nascendo e che quindi anche in Italia stava iniziando a farsi notare."
Bianco sottolinea l'importanza delle collaborazioni nel suo percorso artistico. "Io sono amante delle collaborazioni," afferma, "infatti se vai a spulciarti un po' la mia discografia vedi che quasi c'è nei dischi, c'è quasi una sovracollaborazione." Questa attitudine l'ha portato a lavorare con numerosi artisti, non solo a Torino ma in tutta Italia e anche all'estero.
Tuttavia, Bianco nota anche alcune peculiarità della scena torinese che a volte possono limitare le collaborazioni: "A livello razionale tutti vorrebbero farlo, ma poi a livello pratico è una cosa che capita poco secondo me, ma è un po' a livello proprio sociale qui a Torino." Questa osservazione l'ha spinto a cercare collaborazioni anche fuori dalla sua città.
Nonostante ciò, Bianco apprezza profondamente l'atteggiamento torinese verso l'arte e la cultura: "A me piace tantissimo l'atteggiamento in realtà, so che potrebbe sembrare controproducente, però il fatto che a Torino succedano 600.000 cose al giorno, ma in pochi lo sappiano, a me questo è un aspetto che in qualche maniera continua ad affascinare."
Questo approccio discreto e poco vanitoso è, secondo Bianco, una caratteristica distintiva dei torinesi: "È difficile, veramente difficile che un torinese sgomiti per arrivare, per raggiungere, o che schiacci piedi a qualcun altro per superarlo. Non è proprio, secondo me, nella nostra indole, nella nostra attitudine."
Bianco paragona il suo percorso artistico a una lunga corsa in bicicletta: "Io preferisco è molto faticoso, è molto più in qualche maniera anche stressante, però da un certo punto di vista significa godersi di più il viaggio." Questa filosofia riflette l'approccio torinese all'arte e alla cultura, dove la qualità e l'autenticità prevalgono sulla ricerca della fama immediata.
In conclusione, Alberto Bianco offre un ritratto vivido e personale della scena musicale indipendente torinese, evidenziando sia le sue peculiarità che le sue sfide. La sua esperienza dimostra come l'autenticità artistica, le collaborazioni e la pazienza possano portare a un percorso musicale ricco e soddisfacente, pur mantenendo un profondo legame con le radici e l'identità culturale della propria città.

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