Episodio 10 - Il falso dualismo scientifico tra allenamento generale e specifico

[@lucatamborrino2380]

Come sempre ricco di riflessioni e spunti per migliorare la proposta di allenamento, proprio in virtù di questo volevo chiederti, parlando di calcio se non ho capito male l'imprevedibilità all'interno delle esercitazioni, che stimolino la risoluzione di un problema è fondamentale per l'apprendimento e il miglioramento, stando attenti a non allontanarsi dalla specificità dell'ambiente di gioco, le situazioni che creano maggior imprevedibilità nelle partite sono gli 1contro1 e tutto ciò che da esso può nascere o le palle perse e quindi le abilità nelle transizioni o nel posizionamento veloce sulle seconde palle o la risposta a stimoli legati al movimento di un compagno......quindi è da qui che bisogna partire per creare esercitazioni che esercitino ripetizioni senza ripetizioni??scomporre il gioco in zone e poi ricomporre in maniera naturale tutto e creare la partita partendo da 1 contro 1 in zona difensiva ad esempio? grazie

[@tss.academy]

ciao Luca. Il processo che hai spiegato tu, ovvero partire dalla situazione reale per poi arrivare all'esercitazione, è proprio quanto viene messo in atto dall'approccio ecologico. Rappresentare la gara all'interno dell'allenamento significa proprio questo. Esercitarsi con situazioni più o meno complesse a seconda del livello dei giocatori, dell'obiettivo, del momento, e di altri fattori, ma che comunque mantengano gli elementi essenziali del gioco.

[@tss.academy]

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[@antoninocitarda3565]

Interessante. Una domanda, i concetti di ripetizione senza ripetizione e di gioco libero possono essere applicati in sport ciclici come ad esempio il nuoto? Se si come?

[@tss.academy]

ciao Antonio! grazie per il tuo commento. Il concetto di ripetizione senza ripetizione si applica in qualsiasi contesto in cui può essere sviluppato un gesto motorio. Di fatto consiste nel far sì che l'atleta esegua una gestualità risolvendo un problema, lasciando spazio alla sua auto-organizzazione nell'esecuzione. Sostituisce il ripetere un gesto, con il ripetere un movimento che raggiunge un obiettivo, sviluppato quindi con un'intenzione. Ovviamente esistono discipline in cui questo si può applicare in modo più sistematico grazie al fatto che le abilità richieste sono più "aperte" e di conseguenza possono sfruttare molto di più l'interazione con il contesto nel quale sono sviluppate; mentre ne esistono altre, come quella che hai sottolineato tu, in cui questo è più difficile vista la scarsa interazione con il contesto, il basso numero di variabili esterne, l'assenza di compagni/avversari, l'impossibilità di invadere spazi, la necessità di conformarsi a determinate modalità di movimento che il regolamento impone.