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Eugenio Coccia - Onde gravitazionali

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Liceo Scientifico Leonardo da Vinci - Maglie

Liceo Scientifico Leonardo da Vinci - Maglie

Күн бұрын

Martedì 24 gennaio 2017 presso l'Auditorium del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Maglie, a partire dalle ore 15.30, Eugenio Coccia, direttore del Gran Sasso Science Institute (GSSI), dialogherà con docenti e alunni sul tema "L'onda del secolo, la ricerca delle onde gravitazionali: la storia, la scoperta, il fututro".
L'incontro rientra tra gli appuntamenti previsti dal progetto Scienza Oggi, organizzato dalla Scuola con l'obiettivo di diffondere la cultura scientifica sul territorio leccese, coinvolgere gli studenti nel dibattito scientifico e renderli partecipi delle conquiste e delle domande della ricerca, stimolare lo studio delle discipline scientifiche, la curiosità intellettiva e l'inventiva personale, orientare le scelte universitarie.
Eugenio Coccia è professore Ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Roma "Tor Vergata". La sua attività scientifica è svolta nel campo della fisica astroparticellare, in particolare nella ricerca delle onde gravitazionali. È conosciuto per i contributi allo sviluppo dei rivelatori risonanti criogenici ed è tra gli autori della recente rivelazione diretta delle onde gravitazionali e delle fusioni di coppie di buchi neri. Lo studio condotto da Eugenio Coccia e da altri sette ricercatori del GSSI ha consentito di osservare l'onda gravitazionale proveniente da una sorgente lontana un miliardo di anni luce, costituita da due buchi neri che sono entrati in collisione e si sono fusi in un buco nero più grande. In questo modo il gruppo di ricerca ha dimostrato in un colpo solo anche l’esistenza dei buchi neri, fin qui mai osservati direttamente.

Пікірлер: 9
@emanuele2014
@emanuele2014 4 жыл бұрын
Grazie al Professore e al Liceo per la condivisione di questa meravigliosa conferenza
@antoniopunzone3851
@antoniopunzone3851 7 жыл бұрын
Eugenio Coccia è un grande! Chi ha fatto le riprese invece spiega al mondo come un incompetente nel proprio mestiere può rovinare un lavoro semplicemente non inquadrando la scena sulla lavagna quando il Professore sta spiegando le diapositive li raffigurate. Cosa dovrebbe capirci chi vede il video? Ad esempio quando viene citata la formula della gravità universale di Newton che fa il cameraman? Inquadra la faccia del professore che sta mostrando e spiegando la formula scritta nella diapositiva sulla lavagna, non inquadra la diapositiva mentre è spiegata dal prof, inquadra il prof!!! Mille altri esempi dello stesso tipo di errore mi suggeriscono di consigliarvi di licenziare chi ha fatto le riprese! Metto lo stesso un like al video ma per il mitico Eugenio Coccia e i suoi contenuti straordinari, non per il video in se che meriterebbe voto 0!
@francescojw9034
@francescojw9034 6 жыл бұрын
Lo ammiro
@doppiolaccio
@doppiolaccio 3 жыл бұрын
spettacolare !!
@gianmaui
@gianmaui 7 жыл бұрын
Meraviglioso
@enricorinaldi3231
@enricorinaldi3231 6 жыл бұрын
Domanda : al momento del rilevamento delle interferenze , si sono anche registrate delle anomalie nei vari orologi atomici presenti sulla terra?
@albertobarbieri9994
@albertobarbieri9994 2 жыл бұрын
comunque sarebbe un viaggio nel futuro di sola andata.
@alfredocorsaro3740
@alfredocorsaro3740 7 жыл бұрын
RELATIVITA'-SESTO SENSO:COSTRUZIONE DI UNA TEORIA DELLA RELATIVITA’ PER UN MONDO DI NON VEDENTI. Abbiamo visto come il segnale acustico emesso da un treno in corsa in allontanamento da un osservatore esterno appare allo stesso di frequenza inferiore a quello “proprio” registrato da un osservatore posto sul treno. Difatti se muniamo di registratori i due osservatori, alla fine dell’esperimento, ascoltando le due registrazioni avremo la conferma fisica della differenza tra le due frequenze dello stesso suono emesso dal treno. Qui bisogna capire come viene emesso il suono del treno. Esso è emesso per vibrazione di una membrana sollecitata meccanicamente dal vapore del treno. Un osservatore esterno, pertanto, nell’udire un suono a una frequenza inferiore a quella “propria” non potrà che affermare che la membrana dell’apparato acustico del treno abbia rallentato il suo moto vibratorio fino a fermarsi quando il treno avrà raggiunto una velocità pari a quella del suono. Dotiamo l’osservatore sul treno di un orologio e ripetiamo l’esperimento ponendo il treno in movimento a velocità uguale a quella del suono. Così come l’orologio di Einstein su un treno accelerato verso la velocità della luce rallenta il suo ritmo fino a cessarlo raggiunta la velocità della luce, anche sul treno dei non vedenti, lanciato verso la velocità del suono, il ticchettio dell’orologio avrà prima rallentato il suo ritmo fino a cessarlo raggiunta la velocità del suono. Lo stesso ragionamento si estende facilmente alle conseguenze della relatività nei riguardi dell’incremento della massa posta alla velocità limite del suono, della riduzione delle lunghezze dei corpi in moto etc.., dipendendo le stesse dal tempo misurato dalla frequenza del ticchettio dell’orologio in movimento (i non vedenti non possono vedere le lancette dell’orologio ma sentire solo il suo ritmo). Come si vede appunto ove alla velocità “c” della luce si sostituisce la velocità “v” del suono nel termine (1-u2/c2) avremmo costruito una teoria della Relatività per un mondo di non vedenti. Lo stesso ragionamento possiamo fare se gli esseri intelligenti si trovassero a vivere ragionare in un mondo esclusivamente subacqueo. Il mezzo di trasmissione delle onde luminose sarebbe l’acqua. Si registrerebbe per la luce una velocità di trasmissione limite massima ammissibile inferiore a 3x108 m/s ed in relazione ad essa si potrebbero riscrivere le formule note E=mc2 ed utilizzare le trasformazioni di Lorentz tenendo però conto che alla costante “c” si debba assegnare valore inferiore a 3x108 m/s. Anche la meccanica classica dovrà subire le stesse sorti in quanto il valore di “g” sarebbe diverso. In questo mondo subacqueo anche la velocità di un elettrone accelerato non potrebbe essere superiore a quella di propagazione della luce nell’acqua. Anche la formula teorica F= ½ m v2 della meccanica classica non potrebbe valere per velocità prossime a quelle della luce nell’acqua. Si direbbe, anche qui, che la detta formula è una approssimazione accettabile per piccole velocità, mentre deve essere corretta ricorrendo alla trasformazione di Lorentz applicata all’acqua. In conclusione, sia per gli abitanti di un eventuale mondo di non vedenti che per gli abitanti d un mondo esclusivamente subacqueo, per scoprire se la velocità massima delle onde da loro percepite è davvero un limite invalicabile sarà necessario acquisire un sesto senso o quanto meno ricondurre a uno dei sensi esistenti (non per forza la vista) gli effetti di un superamento di quelle velocità da parte di qualcosa che potrebbero classificare come una super onda. Questo, ad esempio, potrebbe riuscire sia al popolo dei non vedenti se riuscissero a costruire apparati radio o al popolo dei subacquei se potessero fare uscire fuori dall’acqua (dal loro universo) antenne radio e comunicare a velocità superiori a quelle limite da loro conosciute. Noi ci troviamo nelle stesse esatte condizioni di quei popoli. È solo per il nostro delirio di onnipotenza che avremmo deciso che la “velocità della luce” non è superabile e soprattutto che essa rappresenta un’eccezione nella misura in cui è invariabile rispetto a qualunque “SC”. Per questi motivi credo che si debba ritornare a ragionare sulle formulazioni prettamente teoriche di Newton e invertire il ragionamento rispetto alle formulazioni di Einstein secondo le quali queste sarebbero quelle “Assolute” mentre quelle newtoniane ne rappresenterebbero una approssimazione. Invero per quanto sopra argomentato si direbbe invece che quelle di Newton si possono considerare astrattamente “Assolute”, mentre quelle di Einstein quelle “Relative” alla nostra percepita realtà. Le correzioni, pertanto, di Lorentz tentano di interpretare la realtà sensoriale senza peraltro avere la presunzione di spiegare fisicamente quello che realmente avviene.
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