Seminario del prof. F. Plastina dal titpolo: "La decoerenza del Mondo Classico in quello Quantistico"
Пікірлер: 9
@Sherpa1esc5 жыл бұрын
Bravo ! Molto preparato, chiaro ed esauriente !
@titogiliberto995 Жыл бұрын
Bravi tutti! Anche chi ha scelto Boccioni nella copertina. La pittura futurista ben rappresenta figurativamente i campi elettromagnetici o quantistici.
@luisasalfi5604 Жыл бұрын
Bellissimo
@emilioughetto67162 жыл бұрын
Ottimo Speriamo in altri video. Grazie
@hank7v6 ай бұрын
Notevole. Complimenti. Mi dispiace esclusivamente di aver ascoltato questa presentazione solo dopo molte altre sul famoso gatto, che non ritenevano importante parlare pià a fondo di decoerenza, che a mio avviso è invece l'aspetto più importante del paradosso quando trasportato sul tavolo dei non addetti ai lavori. Mi chiedo ancora però perchè non si possa tralasciare l'ambiente e considerare il sistema complesso gatto stesso come ambiente (con tutte le interazioni con il suo sistema respiratorio ecc, ecc), salvando un ipotetico esperimento mentale con un gatto isolato dal resto (in una box, chiuso per pochi secondi, sotto vuoto, al buio ecc). In pratica mi chiedo se davero abbiamo necessità di affermare che sperimentalmente non potremo mai isolare un gatto, o se la semplice essenza di essere vivente macropscopico e complesso non sia sufficiente a determinare la decoerenza.
@nicolaboso7935 жыл бұрын
Molto chiaro. Grazie. Ma il tempo di Plank non è un limite inferiore sotto il quale non si può scendere? Inoltre nel caso delle particelle il collasso della funzione d’onda non è dovuta alla semplice osservazione ma all’effetto dì disturbo che l’osservazione porta al sistema?
@luisasalfi5604 Жыл бұрын
C'è una probabilitá che noi siamo allo stesso tempo vivi e morti allo stesso tempo?probabilmente vivi in un posto e morti in un'altro?
@luisasalfi5604 Жыл бұрын
Noi siamo vivi e morti nello stesso tempo?
@robertoweitnauer98783 жыл бұрын
Bohr, non Borg. Il secondo era un tennista, non un fisico. :-) E, cmq, l'interpretazione probabilistica si deve essenzialmente a Max Born, piuttosto che a Bohr. Per il resto, bella esposizione.