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Testo e musica di Fabrizio Luglio.
Fotografia di Paolo Meriggi.
Con Daniel Penso, Mirko Milan, Mara Bellan Marco Viviani.
Filmato a Pila, Taglio di Po (Tenuta Cà Zen), Porto Viro (Rovigo).
Originariamente edito con Incommunicado sull'album "Musica per Gerani" del 2011.
Brano registrato presso Realsound Associazione Culturale (Bologna) chitarre di Roberto Minozzi, batteria di Paolo Bonito, synth di Enrico Cipri, basso e sequenze Marco Anderlini. Mastering di Davide Barbi.
Testo:
Dietro le porte in fronte a me
che si aprono piano
stanze vuote e polvere
e vedo questo bambino
guardare verso i cieli blu
e l'orizzonte lontano
ma camminando fin laggiù
il suo orizzonte è cambiato…
Equilibrio sempre instabile
questo lento crescere
niente attese, solo quel che c'è
questo lento crescere
Una zattera sul mare
e punti di domanda verso cui approdare
è sorprendersi di sè
questo lento crescere
Ti stringi al buio a fianco a lei
senti la pelle sua
i tuoi pensieri volano
tra le ombre della mattina
vecchie domande tornano
confuse in nuovi colori
e piano si attorcigliano
niente di nuovo là fuori
Equilibrio sempre instabile
questo lento crescere
niente attese, solo quel che c'è
questo lento crescere
Una zattera sul mare
e punti di domanda verso cui approdare
è sorprendersi di sè
questo lento crescere
Scivolo, sospeso
come quando ero un bambino
come quando stavo solo
Scivolo, sospeso
come echi di gocce che cadono
da un rubinetto lontano
(C) 2018 Fabrizio Luglio. Tutti i diritti riservati.