Fede e Ragione - G. Ravasi

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Fondazione Collegio Universitario Einaudi

Fondazione Collegio Universitario Einaudi

6 жыл бұрын

Caligara Lectures 2018:
Fede e Ragione
10 Aprile 2018 - Aula Magna della Cavallerizza Reale, Università di Torino

Пікірлер: 37
@mirellamelis7083
@mirellamelis7083 2 жыл бұрын
Le conferenze del Cardinale Ravasi sono un dono di Dio una opportunità x la nostra fede anche se io x capirle bene le devo sentire più di una volta con carta e penna e trovo bellissimo quando afferro il significato.
@francescomunafo6071
@francescomunafo6071 8 ай бұрын
Kkk
@francescomunafo6071
@francescomunafo6071 8 ай бұрын
Kkk
@eddapandolfo6507
@eddapandolfo6507 2 күн бұрын
È un uomo eccezionale.
@andrearodigari4840
@andrearodigari4840 2 жыл бұрын
Bravissimo Ravasi. Avrebbe dovuto fare questa conferenza a febbraio 2020 . Forse le cose sarebbero andate in modo diverso.
@francescociullo4278
@francescociullo4278 2 жыл бұрын
Sempre solare grande
@claudiocavaleri904
@claudiocavaleri904 3 жыл бұрын
Il Cardinal Ravasi è un regalo di Dio alla Chiesa
@Marco29Smith
@Marco29Smith 3 жыл бұрын
Fede e ragione non sono incompatibili, ma religione e scienza sì. Può esistere una scienza fideistica, e può esservi una religione razionalistica. La fede presuppone un salto dell'intuizione, un abbandono istintivo. La ragione può far luce sulla qualità di questa fede.
@danilo4631
@danilo4631 3 жыл бұрын
mi sembra un ottimo punto di partenza per evitare alcune confusioni che impediscono di procedere razionalmente, ossia in maniera comprensibile e condivisibile, capace di generare un modello che spieghi la complessità della realtà e non che la copra. complimenti. aggiungo una ulteriore precisazione.... più di una... anche io non concordo con la teoria dei magisteri paralleli. si, se ci limitiamo a scienze dure come fisica e chimica, su questo la religione può dir poco o nulla, no se consideriamo scienze anche quelle umane e sociali, perché ogni fede ha la sua idea di Dio e quindi di uomo, bene/male, società... e non può che scontrarsi o fondersi con il paradigma pedagogico, psicologico o sociologico del momento. andare parallelamente senza dibattito-contrasto, no. basta notare le questioni di bioetica, la visione sulla sessualità, ecc... l'uomo è una specie di profezia che si autoadempie, è davvero libero di autodeterminarsi, non è qualcosa di dato, come la gravitazione universale... puoi diventare hitler o madre teresa di calcutta, non sei in un equilibrio di istinti dati dalla natura. sei libero, perciò soggettivo, perciò non riducibile a qualcosa di scientifico, che per definizione dovrebbe tendere all'oggettivo ed universale, quindi necessario, quindi "non libero". che poi idealmente si possa immaginare che tra un milione di anni combacino, è un altro discorso, ma per ora, mentre siamo in cammino, no. in questo senso è comunque audace e florida l'immagine delle rette parallele, perché si congiungono all'infinito... vedremo dall'altra parte... "La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà... Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto." anche solo considerando questo direi che la stessa fede dovrebbe restare ben conscia dei suoi limiti umani, perché imperfetta è anche la profezia, "ad modum recipientis recipitur". "Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande è la carità." Nel dubbio strutturale insopprimibile che ci compete come creature, meglio affidarsi al suo comandamento, la carità. Poi si può sempre sbagliare, ma non così tanto come fatto in passato con integralismi e guerre di religione.
@Marco29Smith
@Marco29Smith 3 жыл бұрын
@@danilo4631 io, tutto sommato, credo nei magisteri paralleli. La realtà può essere osservata da diversi punti di vista (con diversi sguardi): da un punto di vista religioso (teologico), da un punto di vista estetico-poetico (artistico), da un punto di vista scientifico (in senso empirico-matematico), da un punto di vista psicologico, storico, giuridico, sociologico ecc. Naturalmente i diversi punti di vista sono portati ad intrecciarsi, ma è fondamentale ribadire la distinzione tra i differenti approcci. Quando la religione vuole mettere il becco in questioni come la biologia (darwinismo) o come l'astrofisica (il movimento dei pianeti) può farlo, a patto di utilizzare argomentazioni scientifiche, non teologiche. Le questioni bioetiche o quelle inerenti la sessualità non sono questioni scientifiche in senso stretto, ma etiche, riguardano, se mai, il corretto utilizzo di certe acquisizioni tecniche: investono la coscienza, i comportamenti dell'uomo, quindi va da sé che tutti gli uomini, anche i credenti, possano dire la propria. Ma anche in quel caso, occorre far leva su argomentazioni razionali, non teologiche. Ad esempio, se si discute della legittimità del divorzio, è del tutto inutile appellarsi all'indissolubilità del matrimonio teorizzata da Gesù, se si intende convincere i non credenti. L'uomo, ogni uomo, è un animale politico-religioso con una visione etica, estetica e scientifica del mondo. Ma, quando si parla di musica, si parla di musica, e quando si parla di esegesi biblica, si parla di esegesi biblica. Un approccio interdisciplinare è senz'altro auspicabile, ma ciascuno faccia il suo, secondo le proprie competenze.
@danilo4631
@danilo4631 3 жыл бұрын
@@Marco29Smith si, capisco il tuo punto di vista e siamo tutti figli della parcellizzazione dei saperi e della loro iperspecializzazione, al punto che ormai lo psichiatra fatica a comunicare con lo piscoterapeuta e questo con il pedagogo, e tutti e tre fanno diagnosi e propongono cammini terapeutici ben diversi per lo stesso problema. io sono invece un po' tradizionalista, non nel senso che mi illudo si possa definire una nuova "metafisica" vera e propria, ma mi rendo conto del bisogno dei vari saperi di avere una radice comune che li faccia comunicare, anche perché altrimenti, secondo la stessa visione di un Popper, se una teoria è scientifica non tanto perché corroborata, e non solo perché falsificabile, ma perché coerente all'insieme delle teorie scientifiche cumulate ora accettate, più i vari pensieri e discipline si allontanano da una base comune e la perdono, più il rischio che si sfaldi il concetto stesso di verità si fa serio.negli ultimi anni mi ha rasserenato scoprire "il metodo" di Morin, che senza pretese ontologiche, riesce comunque a tracciare una via almeno per definire un metodo alla base dei metodi. ci tengo solo a precisare che per visione della sessualità non intendo l'indissolubilità del matrimonio, ma la teoria cristiana per cui persino gli atti impuri, il masturbarsi, sia male. o la questione dell'omosessualità vissuta. ovviamente se la psicologia arriva a altre conclusioni, che persino sia bene per un equilibrio psichico viverlo, capisci che i conflitti ci sono, e non sono su un piano filosofico, come nel caso della bioetica intesa come liceità o meno di usare determinati strumenti per determinati fini. gli orizzonti che sta aprendo il transumanesimo ci fanno capire quanto profondo potrebbe e dovrebbe essere questo scontro. in definitiva, nonostante sappia molto bene che le scienze classiche si basano proprio sul principio di definire un metodo e semplificare per isolare i più semplici causa-effetto in ambienti asettici di laboratorio con esperimenti ripetibili, e questo ci ha portato a un enorme progresso tecnico, tuttavia l'essere umano non è fatto a compartimenti stagni, non puoi sperimentarci sopra come fosse una cavia da laboratorio, che ne so, inviando 10 bimbi su una isola deserta per vedere come crescerebbero senza influssi culturali... ormai si è ben accettato che le questioni psicosociali, antropologiche, sono sistemiche, non sono singoli causa-effetto, ma correlazioni di correlazioni. e la religione, etimologicamente "unire insieme", appunto di tutto tratta. forse l'arte è proprio quello che fa meglio capire che le cose stanno così. dall'artista nasce, persino in maniera incosciente, non razionalizzata, l'ispirazione, e così si genera il poema, o la canzone, in cui l'artista, come nel sogno, appare presente in tutti i personaggi che descrive... anche nel suo alter ego. poi la ragione ci lavora sopra e lima, la tecnica affina e rende possibile uno stile sorprendente, ma è il moto artistico, inspiegabile, intrasmissibile, ininsegnabile, che fa la parte più importante, quella che un bravo esecutore non potrà mai apprendere, e un bravo traduttore, dallo stile impeccabile, neppure. anche per la scienza, quella vera, quella che scopre leggi nuove per fenomeni nuovi, la parte più importante, insostituibile, sta nell'intuizione. qualcosa che in anni di università non viene neppure trattato né esiste un corso, uno solo, che insegni a intuire o a accrescere l'intuizione... se sei arrivato fino a qui, grazie per il tempo dedicato e la condivisione. non capita spesso di incontrare interlocutori reali nel web, fatto di twitter e frasi fratte per strappare like.
@Marco29Smith
@Marco29Smith 3 жыл бұрын
@@danilo4631 grazie a te. Per l'interessante disamina.
@vittoriacambilargiu3111
@vittoriacambilargiu3111 2 жыл бұрын
6h
@contestator1225
@contestator1225 5 жыл бұрын
Dové il video?
@lucabaldanzacalcio5963
@lucabaldanzacalcio5963 4 жыл бұрын
Inizia a 8:13
@danilo4631
@danilo4631 3 жыл бұрын
minghia... avessi letto prima... la chiesa ancora non si è abituata ai tempi di youtube...
@arbin40
@arbin40 3 жыл бұрын
@@danilo4631 è l'università di Torino
@arbin40
@arbin40 3 жыл бұрын
Grazie
@Gloria-gv2my
@Gloria-gv2my 3 ай бұрын
Grazie!🌷🌬️👼🏻👼🏻👼🏻
@vincenzogallo8846
@vincenzogallo8846 2 жыл бұрын
Anch'io ho letto un pò di H Miller ... e dice in una
@Gloria-gv2my
@Gloria-gv2my 2 жыл бұрын
Che bravi! Grazie! nonne del Sud.
@marjasuomela7772
@marjasuomela7772 3 жыл бұрын
Jippii
@emilioughetto6716
@emilioughetto6716 2 жыл бұрын
Invitate Faggin sul problema della intelligenza artificiale.
@antoniofrancescato6737
@antoniofrancescato6737 3 жыл бұрын
Si legga cosa disse Einsteon sulla religione e la scienza, sinonimo di fede e ragione la scienza è.....cercatela
@Gloria-gv2my
@Gloria-gv2my 3 ай бұрын
...infatti,siamo cercatori...non di " funghi ". Il Tempo è Prezioso! 🌬️🫂🧎🏼‍♀️🕊️
@Gloria-gv2my
@Gloria-gv2my 3 ай бұрын
Ma??Sara' un "gioco" del microfono??? Specie all' inizio... non ne riconosco LA VOCE!
@salvatoreseverino9786
@salvatoreseverino9786 4 жыл бұрын
La fede è credere. La ragione è la conferma del possibile, è possibile che Dio esiste? è indimostrabili ma vero se è possibile. Dio non si può dimostrare, ma si può confermare. Qualsiasi certezza scientifica conferma la Creazione
@duiliobruccoleri2920
@duiliobruccoleri2920 3 жыл бұрын
Il tempo da sempre esistito (cui aderiva anche Newton) direbbe l'esatto contrario.
@antoniofrancescato6737
@antoniofrancescato6737 3 жыл бұрын
È ben poca cosa portare la religionec come fanno alcuni, collegandola al semplice credere a Dio. Anche satana crede a Dio. Do per scontato si arrivi ad un certo punto li. Se l'intelletto umano è fatto per ragionare si piani elevati come la matematica e la musica ecc. Poi da lì inizia il cammino, la ricerca, il desiderio di alzare la mente verso qualcosa di assoluto, che per Cristiano è fare la conoscenza di Dio e manifestare ciò con la vita e il proprio esempio. E qui viene la parte più difficile, che ti mette alla prova...x una vita intera come pure la stessa coniscenza di Dio non termina mai . È stupefacente e immanente e ciò genera quella meravigliosa tensione data dalla preghiera e dalla ricerca in sé di Dio, che non termina con una teoria o un teorema, per convincere gli altri. Seppur vivono esempi razionali, per ragionare anche sul piano scientifico e meno critico, pensiamo al fenomeno fi lanciano, studiato anche dall''ONU, e la sua "razionale" risposta. Ma guai ad usare , solo questi fatti soprannaturali e mezzi, x tradurli in convincimenti.
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