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Pontificia Università Gregoriana
Facoltà di Teologia
Istituto di spiritualità
Video elaborato per il corso di spiritualità biblica AO2194
"L'esperienza spirituale di Giuseppe d'Egitto "
Studente: Emanuele Cuccarollo
Matricola: 171468
Docente: Gianmaria Cipollone
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Contenuti:
Il video, pensato per un pubblico giovanile, dopo aver presentato sinteticamente la vicenda biografica del patriarca Giuseppe e dei suoi fratelli, abbozza alcune linee orientative per una esegesi teologico- spirituale della narrazione biblica.
Il racconto di Giuseppe presenta infatti numerosissimi spunti che possono illuminare l’esperienza spirituale di ogni uomo in ogni tempo:
1. Questa storia ci insegna anzitutto che il cammino del credente, anche di quello apparentemente più privilegiato, è sempre condizionato dal contesto affettivo in cui si cresce. Nel caso di Giuseppe abbiamo una famiglia in crisi, con delle relazioni disfuzionali padre-figli che sfociano nella divisione e nella violenza tra fratelli;
2. Il cammino di salvezza di Giuseppe e dei suoi fratelli è drammatico: esso dovrà conoscere tante contraddizioni, fallimenti, momenti di oscurità senza via d’uscita. Tuttavia da tutte queste vicissitudini emerge una costante: Dio è sempre con Giuseppe (come ripete quasi ossessivamente il testo biblico): Egli scrive dritto sulle righe storte della vita di Giuseppe e di quella dei suoi fratelli;
3. Il tortuoso percorso di lo condurrà progressivamente a diventare un uomo affidabile perché uomo di equilibrio che ha imparato l’umiltà del cuore dando sempre spazio a Dio e alla sua azione sia nella buona come nella cattiva sorte;
4. Giuseppe si colloca così nella storia della Salvezza come l’uomo della sapienza del cuore simbolo della sapienza dell’intero Popolo di Dio. Qui sapienza è saper leggere la realtà alla luce della volontà e dell’amore provvidente di Dio. è in questo modo che Giuseppe rinnova e vive l’alleanza (berìt) con Dio divenendo modello di esperienza di crescita spirituale per ogni credente;
5. L’esperienza di Giuseppe ci permette di accogliere infine la speranza della sua vocazione che è resta sempre quella di “cercare e trovare i suoi fratelli” La sua vicenda ci insegna che la vera fratellanza non è un fatto naturale. Essa è una relazione da scegliere e da costruire a poco a poco. Si nasce figli per imparare ad essere fratelli.