FOTOVOLTAICO CON PIOGGIA E MALTEMPO: NON SI FANNO MIRACOLI!

Oggi rispondo a chi mi chiede perché con impianti da 6-7-8 kWp con accumulo non si è comunque indipendenti dalla rete elettrica.
Il motivo è molto semplice:
a)il meteo,
b)la stagionalità
c)la quantità di energia prodotta rispetto a quella consumata.
Vediamo voce per voce:
a)in caso di una giornata di brutto tempo in estate, in primavera o in autunno, l'accumulo sopperisce in pieno alle necessità della casa senza che sia necessario attingere alla rete. Se però queste giornate si protraggono nel tempo il "polmone" dato dalle batterie potrebbe non essere più sufficiente.
b)Quindi a seconda della stagionalità avremo più o meno giornate di autosufficienza energetica con sovra produzione nei mesi estivi, e perlopiù autosufficienza nei mesi primaverili ed autunnali. In inverno dipende da quanta energia la casa consuma.
c)Quindi la percentuale di indipendenza che posso raggiungere dipende molto da che ti po di riscaldamento ho. Se riscaldo la casa in tutto o in parte in modalità elettrica di sicuro in pianura padana comprerò una buona parte dell'energia necessaria.
Perché?
1)Perché non possiamo comandare il meteo
2)Perché non facciamo miracoli
3)Perché l'energia non si produce dal nulla...
Il link allo studio su miei clienti durato due anni su 100 impianti fotovotlaici con accumulo (Tesla) in pianura padana
risparmiobolle...

[@dariogalli4264]

Si è scoperto l'america quando non c'è il sole il fotovoltaico non serve a niente!!

[@alexdelli2]

Ormai c’è il sole 300 giorni all’anno in Italia, è energia per sempre

[@charlierunner6958]

A leggere i commenti sotto la gente pensa che di notte e con la pioggia i pannelli creano energia...? Bel video, ma non hai detto che se non piove ma c'e' nuvolo, i pannelli producono comunque energia. Io ho un impianto da 8 Kw con accumulo da 20 Kw e quando non piove ma fa nuvolo, mi produce piu' del fabbisogno giornaliero e mi ricarica l'accumulo

[@lobba123]

vi dico la mia esperienza su un impianto da 17kw in sardegna e per fare meno di 3kw il cielo deve essere proprio scuro scuro ed 1kw per ricaricare un minimo ce quasi sempre.perche faccia qualche watt dev essere nero come la notte.per cui nella mia esperienza al sud 2-3kw li abbiamo sempre, se fosse piccolo no.ovviamente il nostro era un conto energia, oggi non conviene assolutamente farli cosi grandi

[@andreamoto5079]

Allora per poter essere sicuri di non rimanere senza corrente devi mettere 5 volte il fabbisogno medio . e sarebbe con questa tecnologia che si dovrebbe alimentare tutta la rete ?

[@costantino8357]

Oggi cielo coperto con pioggia assorbe dai pannelli soli 20 Wat batteria da 5 kw,3 tacche.Risultato senza sole non produce

[@zicozichetto]

Io credo che il grafene potrebbe un domani risolvere questi problemi, il grafene é un materiale in grado di scaldarsi a basse temperature e raffrescare ad alte temperature, materiale in sperimentazione sulla tecnologia fotovoltaico. Ragazzi leggete questo spezzone, é incredibile cosa fá questo grafene: uno studio apparso su Science Advances descrive un nuovo tipo di schiuma a base di grafene che resta morbido ed elastico anche a temperature che possono raggiungere i -270° centigradi, ossia la temperatura a cui l’elio può diventare liquido. Si tratta di temperature alle quali sostanzialmente tutti i materiali conosciuti cominciano a diventare rigidi fino a spezzarsi o comunque diventano molto fragili.

[@valtervaudagna4023]

Con la pioggia...non ce n'è...se è solo nuvolo qualcosa da'.. Non ce n'è

[@francescob.7794]

Video molto interessante! Domanda da 1milione di kw 😅: non sarebbe più economico a lungo termine staccarsi dalla rete (risparmiando costi fissi in bolletta) e mettere generatore che si accende da solo quando la batteria scende sotto tot %? Grazie...

[@risparmiobollette6467]

E' più economico e soprattutto meno inquinante comperare dalla rete. Inoltre ci sono degli apparecchi (es caldaia) che hanno problemi di funzionamento con i generatori che non creano una cosiddetta "onda pura".

[@francesco6898]

L'inverter o gruppo elettrogeno hanno la Bifasica sarebbe fase - fase gran parte d'Italia a la rete è fase - neutro Le caldaie e le macchine elettriche fanno un controllo e se non vedono il neutro vanno in errore e si bloccano ( Poi dipende come sono state create ...a chi gli dice bene e funziona tutto e a chi invece va in blocco ) 🤗

[@toninobranca7427]

@@francesco6898 non tutti gli inverter sono bifasici, le cinesate Voltronic danno una marea di problemi!

[@adriyamaha0197]

non vorrei dire una boiata,ma per avere l'agibilità di un immobile, serve obbligatoriamente avere corrente da rete elettrica e acqua da acquedotto. , il gas è a discrezione. solo se l'immobile si trova in posizioni avverse o antieconomiche per portare la linea, è permesso non avere allacciamento rete o acquedotto,però per agibilità abitativa serve sempre dimostrare di avere una cisterna per acqua e almeno un gruppo elettrogeno di discreta potenza...come diceva il corvo: non può piovere sempre, e se un giorno è storto,gli altri non lo saranno,o lo saranno di meno

[@Fabio_CH6N2]

@@adriyamaha0197 no, non è obbligatorio

[@marziovezzani203]

Finalmente parole chiare sulle possibilità del fotovoltaico.

[@charlierunner6958]

E quindi?

[@brunogiancarlofanasca6810]

Avevo dei dubbi sul mio impianto usi domestici 3 kW che grazie a lei sono stati fugati. Grazie. Fanasca.

[@Cris-ty6do]

L'unico metodo che non dipende dal meteo è la geotermia! Un impianto geotermico è l'ideale...

[@IZ8MWG]

Domanda: quale sarebbe la reale utilità degli ottimizzatori in un impianto con stringhe tutte esposte allo stesso modo e che non risentono di ombreggiamenti da ostacoli come sembra di vedere nel video? Cosa c'è da ottimizzare in un impianto del genere? Non basta il MPPT dell'inverter a far lavorare tutto alla massima potenza possibile?

[@risparmiobollette6467]

Su questo impianto a livello tecnico si sarebbe potuto non mettere gli ottimizzatori. La scelta di metterli deriva dal fatto di poter evitare l'ombreggiamento del primo mattino (casa a fianco), per sfruttare al massimo la tolleranza + 5% di ogni pannello e per poter monitorare il funzionamento nel tempo di ogni parte dell'impianto. In caso di guasto infatti è molto più veloce (e quindi meno oneroso) trovare il pannello con problemi. Gli ottimizzatori sono stati scelti per questo motivo.

[@renatob3440]

Ho le hwawey luna anche io e stesso inverter non le faccio mai andare sotto il 20% (da dettaglio inverter %SOC) faccio bene?

[@risparmiobollette6467]

Le Luna2000 le puoi anche portare a zero. Solo che se stanno a zero per diverso tempo prelevano dalla rete per tenersi in vita. Quindi sostanzialmente impostarle col limite al 10% credo sia la soluzione migliore.

[@veronicaghiorcila4704]

Grazie per informazioni

[@rosariopino2151]

Io penso che bisognerebbe aggiungere anche una produzione eolica.

[@risparmiobollette6467]

Di sicuro il mix energetico sarebbe sempre la soluzione ottimale. Il problema è che non dappertutto c'è una ventosità costante che permette di utilizzare questi sistemi. Va sempre fatto prima uno studio del vento. Inoltre la potenza che erogano i mini eolici è davvero limitata. Per produrre più energia servirebbero sistemi più grandi che spesso però i comuni non autorizzano.

[@giannispadaro6620]

grazie per la tua schiettezza video molto interessante

[@risparmiobollette6467]

I numeri non mentono mai. Sia nel bene che nel male!

[@manuelegarzelli647]

Ciao abito in toscana, hai parlato di materiale di prima qualità, quali marche di pannelli è preferibile acquistare?

[@risparmiobollette6467]

Buongiorno Manuele, ci sono molteplici buone soluzioni ed è difficile poter dare indicazioni precise senza un'analisi energetica specifica. Il consiglio che le posso dare è quello di chiedere una consulenza ad un professionista della sua zona in modo che le possa trovare la migliore soluzione. Quando si realizza un impianto ritengo che la fase più importante sia quella in cui conosco il cliente, la sua famiglia e la sua casa. Dal primo incontro emergono i desideri, i piani futuri e le esigenze specifiche che derivano dalle abitudini della famiglia. Un single che va al lavoro alle 8 e ritorno alle 20 avrà necessità energetiche molto differenti dalla famiglia di 4 persone con un genitore a casa e due figli che studiano piuttosto che una coppia di pensionati che badano al nipotino. (giusto per fare degli esempi). Come l'energia non si produce dal nulla, credo che anche la consulenza specifica necessiti di un po' di passione, dedizione ed applicazione. Costa fatica ma poi i clienti capiscono la differenza perché vedono i risultati e sanno cosa aspettarsi e cosa non aspettarsi!

[@manuelegarzelli647]

@@risparmiobollette6467 certamente il problema oggi è che il mercato offre molteplici soluzioni (marchi) e chi non è del settore ha difficoltà a capire quale prodotto sia di marca o meno , va considerato che oggi purtroppo in molti preventivi non viene nemmeno specificata la marca acquistata viene indicato solo " dipende da quello che arriva" ma il prezzo però è già fissato indipendentemente da quello che arriva

[@risparmiobollette6467]

Personalmente starei alla larga da chi fa un preventivo di questo tipo. Posso capire che si possano essere delle variazioni in corso d'opera visto che si contrattualizza un lavoro che viene eseguito dopo diversi mesi, ma ci deve essere indicato un prodotto ed una potenza ed eventualmente la variazione contrattuale deve prevedere un prodotto equivalente o superiore. E' come andare dal concessionario ed ordinare una macchina dove sul contratto c'è scritto SUV. Potrebbe essere che il cliente pensa al Cayenne e gli arriva una Duster (l'esempio è semplicemente per fare capire che sono due SUV entrambi ma che hanno un prezzo ben diverso). I materiali si trovano. Vanno però ordinati e pagati. L'acconto che il cliente paga serve proprio perché lui si impegni e perché l'azienda ordini e paghi il materiale che in questo periodo arriva dopo mesi. Diversamente si è in balia degli eventi.

[@toninobranca7427]

In inverno ricaricare accumulo da 30kwh con 8kw di pannelli la vedo dura!

[@risparmiobollette6467]

La batteria in media (attenzione è sempre difficile fare una media ma serve solo per semplificare il concetto) si usa al massimo potenziale 8 mesi all'anno. I restanti 4 dipende dal meteo. Come detto nel video non si possono fare miracoli (soprattutto se si riscalda casa in elettrico...)

[@toninobranca7427]

@@risparmiobollette6467 forse spendere per una batteria da 30 per poi non riuscire a ricaricarla è inutile! Oppure aumentare i pannelli e inverter.

[@risparmiobollette6467]

Il limite della potenza dell'inverter in questo caso sono i 6000w oltre i quali e-distribuzione chiede passaggio al trifase. Se i consumi non sono nettamente superiori non conviene passare al trifase (su impianto esistente). Su casa nuova è tutto un altro discorso. Se possibile trifase tutta la vita. Con alcuni inverter oggi è possibile lasciare inverter da 6 ed arrivare fino a 12 di pannelli (es solaredge). L'eccesso di produzione va tutto in batteria direttamente in corrente continua (ovviamente serve spazio sul tetto a sufficienza). Saluti!

[@dinoarcaro8219]

Ma se continuano a pubblicizzare questi pannelli che funzionano anche solo con la luce. Vedi calcolatrici anche di 30 40 anni fa. Io personalmente conosco realtà che si sono staccate dalla rete con questi pannelli non più chiamati solari ma fotovoltaici è con accumoli da 15 kwh in serie hanno autonomia per 15 giorni. O son tutti menzonieri.

[@nicoripara]

Se lei intende staccarsi da gas e luce non è possibile con soli 15 kW di accumulo. Ma neanche con 30 kW. Almeno per nord Italia.

[@morenocerquiglini6030]

Puoi pensare di essere autosufficiente (quibfi di staccarti dalla rete) se hsi un impianto fotovoltaico dimensionato non per i tuoi consumi ma per N volte (quabto vale questo N dipende dalla zona climatica ma direi che al nord Italia un 6 volte potrebbe abdar bene...) è di consegunza anche adeguato sistema di accumulo... Tradotto, se il tuo consumo annuo è di 4K kWh deve avere un impianto da circa 24 kW di picco e batterie per almeno 30 kWh per pensare di riuscire a produrre e/o immagazzinare quanto ti serve in qualsiasi situazione.... Ma se metti su un impianto del genere, a parte l'investimento economico necessario oer realizzarlo, difficilmente hai convenienza a staccarti dalla rete perché magari no ti serve mai di prelevare corrente ma di sicuro nell'anno hai una grande quantità di corrente da vendere (un impianto da 24 KW di picco di mensa produce almeno 24K kWh all'anno ed abbiamo detto che tu ne consumi solo 4K, quindi ce ne sono 20K all'anno che puoi vendere a patto però che il tuo impianto sia connesso alla rete ovviamente.. ) che tu genera un introito superiore ai costi fissi di un allaccio... Diverso invece il discorso di un impianto misto fotovoltaico/eolico, in questo caso il sovraddimenziobanento dell'impianto necessario per garantirsi l'autosufficienza è minore perché parliamo di produzione da 2 diverse fonti che sono spesso complementari (spesso nelle giornate di brutto tempo c'è il vento o viceversa quando non c'è il vento tendenzialmente c'è alta pressione perciò il sole...) ed in ogni xaso l'eolico ti può produrre ancge in assenza di sole (notte o brutto tempo) riducendo la necessità di sovradimenzionamento del solo impianto solare e delle batterie.. P.S. i pannelli li puoi chiamare solari o fotovoltaici ma in ogni caso l'energia che catturano (perchè l'energia non si crea ma si trasforma e basta... quindi il pannello non può creare nulla ma solo catturare quella che gli arriva dall'esterno...) è sempre la stessa e cioè quella che hanno i fotoni che lo colpiscono... ed i fotoni vuol dire luce, cioè i raggi del sole che siano diretti (quando è sereno) o filtrati (quabdo è nuvoloso)...