Io credo che dipende. Ci sono situazioni (mio pensiero è...) in cui arrivo in un luogo, trovo la composizione perfetta per quella situazione ed attendo che qualcosa accada. In una mia foto postata su Vero, ero a Zara in Croazia, avevo visto un albero molto interessante... mi sono piazzato in modo che due donne sullo sfondo cadessero tra il tronco ed uno dei due rami e poi ho aspettato che qualcosa succedesse. Dopo pochi secondi sono passati due uomini che sono andati a cadere tra il tronco e l'altro ramo andando a formare una composizione che per me era molto bella in quel momento. Se vai a vedere su Vero l'ho postata con la frase. Pensi di fermare il tempo o il tempo e già fermo e ti sta aspettando? Non sono passate due ore, ma solo qualche istante. Sempre in Croazia ho realizzato uno scatto paesaggistico che è stata la mia prima foto postata su Vero tra l'altro. Una delle isole è chiamata l'anatra. Ho visto in lontananza una barca che si stava avvicinando. Ho atteso circa 5 minuti che si piazzasse nella posizione perfetta (con mia moglie e i miei figli che mi guardavano in cagnesco perché volevano andare via) ed ho scattato. Ne è uscita una foto compositivamente ottima e con i colori stupendi del mare croato (Fuji in questo mi aiuta sempre con i suoi colori emozionanti e meravigliosi). Altre volte invece ho visto la situazione, messo tutto in automatico e scattato in una frazione di secondo. Quindi generalizzare secondo me non va mai bene. Dipende dalla situazione e dagli intenti. Questo è il mio parere ma è anche vero che sono solo un fotografo di matrimoni (o almeno lo sono stato e lo ridiventerò tra poco).
@gfirmani9 ай бұрын
Non penso che Berengo Gardin perda tempo pensare a tecnicismi che gli saranno sicuramente istanei. Il suo pensiero è rivolto a quello che la foto che la foto deve raccontare. Appurato ciò, credo che lo spot di Lomography sia indirizzato a persone che vogliano rilassarsi con la fotografia riprendendo tutto quello che viene davanti. Una filosofia attualissima che coinvolge i giovani che hanno della fotografia un utilizzo diverso. Il fatto di preferire una riflessione prima di scattare fa parte di un'altra fotografia. Per fortuna c'è posto per tutti e una cosa non esclude l'altra. Lo spot di lomography non riguarda la fotografia di Gardin. Un po' più di tolleranza fa bene a tutti. Meno scatti ok, ma più tolleranza ed elasticità mentale: la fotografia è tantissime cose diverse
@paolopassiniimage41392 жыл бұрын
Ciao Francesco, io vengo dalla pellicola, e ancora oggi con il digitale, non riesco a scattare a " capocchia " . Spesso quando non trovo l'inquadratura, o quando non ho la lente giusta, non riesco a scattare, anche se cerco di immaginare la ricomposizione in post produzione.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Concordo... senza esagerare. Il digitale offre questa possibilità. Quando individuo una scena, di solito realizzo 5/6 scatti per diversi punti di ripresa, con piccoli spostamenti. Tuttavia pensare lo scatto è fondamentale, sono un sostenitore del procedere con attenzione e precisione.
@robertopardo7220 Жыл бұрын
Complimenti e grazie per i tuoi contenuti. Ansel Adams ci pensava di più?
@FrancescoVerolino Жыл бұрын
Si.... ci pensava di più anche se pensava cose diverse... oggi si pensa in modo differente. Ci farò un video...
@giovanniscelzo42022 жыл бұрын
Ciao Francesco. Hai perfettamente ragione una frase che apre un mondo. E ne hai colto il senso. D'altronde è lui stesso a dire che le sue foto sono espressione di un attimo, di un secondo, velocità che si acquisisce con allenamento. Seguo molto Berengo Gardin. Secondo me la sua frase va colta in senso figurato. È il suo affermare l'individuo come soggetto pensante. È una, delle sue tante, critica alla fotografia convulsiva attuale digitale ed esasperatamente "tecnicizzata, espressione del marketing, alla fotografia dei 60 scatti al secondo, alla nitidezza esasperata, alla fotografia computazionale intesa come " annullamento" dell'individuo come pensiero. Hai ben detto tu: 500 foto in tre ore, se non di più, poi via alla scrivania a vedere se fra esse vi sia qualcosa di interessante. Beh, da quanto ti seguo, non mi sembra che sia il tuo modello di fotografia, che mi sembra molto ragionata e la vedo alquanto rappresentata in questa frase. Come diceva Robert Heinecken " c'è una grande differenza tra scattare una foto e fare una fotografia". Per quanto riguarda la possibilità che quella foto di Gardin possa essere costruita non posso essere d'accordo. Berengo Gardin è un assertore incredibile della fotografia quale rappresentazione del vero. Ed in tal senso litigò con Doisnau, lo ritenne un regista e mai un grande fotografo, proprio perchè costruiva le sue foto con modelli e suoi amici. Lo ha fatto Gardin in rarissime occasioni, per foto "commissionate"( lui dice 5 foto) , dichiarate, tipo la foto del treno con la coppia che si abbraccia. Berengo Gardin è immenso, è da studiare, da seguire, ogni sua foto ogni sua espressione è un'incredibile bagno di cultura. Complimenti a te che porti sul canale argomenti e contenuti di altissimo valore che ti portano a distinguere dalla povertà di tanti contenuti di youtube.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Grazie mille Giovanni per diversi aspetti... tra i quali... "Complimenti a te che porti sul canale argomenti e contenuti di altissimo valore che ti portano a distinguere dalla povertà di tanti contenuti di youtube.".... speriamo sia sempre così. Per il resto... nn lo so. In un'intervista diceva che traeva ispirazione dai libri di romanzi... Poi è difficile trovare le stesse scene nella vita reale. Ho realizzato un altro contenuto su Berengo Gardin, ti invito a guardarlo. Alcune sono troppo precise. Fermo restando che spontanee o non spontanee cambia poco...
@filippofiglioli213 Жыл бұрын
Complimenti per il video, argomento infuocato, chi fa street deve avere pazienza ma deve saper cogliere l’attimo! Non mi piace lo slogan “scatta non pensare” perché poi vediamo certe foto in giro 😂 Buon Anno
@FrancescoVerolino Жыл бұрын
Filippo la foto si cerca e si crea.... non ho mai compreso chi dice... "la foto arriva da sola"
@filippofiglioli213 Жыл бұрын
@@FrancescoVerolino sono d’accordo con te! Arriva da sola se in quel preciso momento sei davanti ad uno scenario e sei pronto a cogliere l’attimo
@FrancescoVerolino Жыл бұрын
@@filippofiglioli213 e quindi direi.... sei sempre tu che devi andare da lei... A prestissimo....
@fabriziobellante99497 ай бұрын
Io il più delle volte riporto a casa solo pensieri che foto...il peggio è anche quando sai benissimo cosa comporre ma il tutto non si realizza, allora "penso" alla prossima uscita😅, cosa brutta la consapevolezza📷
@FrancescoVerolino7 ай бұрын
La consapevolezza è il punto di partenza non quello di arrivo. Va benissimo così...un po' alla volta. Grazie del gratissimo commento.
@erreci762 жыл бұрын
Il concetto in sè non è né giusto né sbagliato: va contestualizzato a cosa si vuole/deve scattare. Spesso e volentieri, complice la scarsità di tempo a disposizione da dedicare alla fotografia (e ciò può riguardare anche i fotografi pro, che devono pagarsi le bollette con le ore del proprio lavoro) diventa difficile passare ore "solo pensando" alla foto; diverso è, come sottolinei, il costruire la scena per ricrearla come si ha in testa. In quest'ultimo caso, due ore possono anche essere poche (es. Crewdson). In altre situazioni, semplicemente non si può riflettere più di tanto, ma questo è un altro discorso.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Concordo al 100%. Ovviamente per migliorare la comunicazione l'estremizzare il concetto aiuta. È ovvio che dal punto di vista fotografico 2 ore sono giuste... Ma molto probabilmente in quelle due ore si ha altro da fare... Del resto questo concetto vale per tutto... Ma è piú che altro legato alla inconciliabilità delle attività umane. Io amo la pesca, ma farla entrare nella mia vita sarebbe complicato... Infatti non compro neanche la canna...
@gennaro.di.iorio_photography2 жыл бұрын
Io penso prima di scattare, poi per cogliere degli attimi unici nella Street effettivamente passano ore e riprovarci anche il giorno dopo....
@alessandrocedrini74972 жыл бұрын
a livelli diversi si pensa in modo diverso : piu ' si cresce piu' si riflette a cosa si vuole trovare o cercare nella foto
@phuketrivieravillas2 жыл бұрын
Prescindendo dal fatto che, personalmente, mi ritengo anniluce indietro a Berengo Gardin ed anche a te ... Il tuo discorso sulla singola foto pensata e l'uscita per realizzare quella singola foto lo ritengo giusto quando ti trovi in un contesto che ti permette di trovare e fissare qualla singola scena. Diverso e' quando ti trovi in un luogo a te meno familiare, o lontano dal tuo solito ambiente. Sai che non hai troppo tempo a tua disposizione o che la vastita' del luogo e' tale che non ti reggerebbero le gambe a girarlo tutto. Sai che, dopo pochi giorni, avrai un aereo che ti riportera' a casa. In una tale situazione il normale turista scatta innumerevoli foto-cartoline ai monumenti oppure raffiche di selfies davanti agli ornamenti dei centri commerciali. Personalmente preferisco perdermi in strade secondarie ad orari insoliti per cercare di cogliere immagini di vita di coloro che li' ci vivono. Non ho la possibilita' di immaginare una scena specifica, per cui baso tutto sul colpo d'occhio ... e sul numero degli scatti. Sicuramente un numero assai elevato di questi sara' pura spazzatura, ma e' un modo per poter portare a casa qualche bella foto, almeno per i propri gusti personali.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Concordo al 100%... Ma infatti come al solito è un punto di riflessione. Sono tornato da londra con 2200 scatti in 3 giorni. Se torno... saranno 600, perchè, nella realtà, ho preso solo la distanza, le inquadrature... diciamo che ho fatto prove. Tornerò a fotografare e andrò in 3 posti nuovi e rivedrò quelli già visitati. Nei tuoi luoghi è differente. Hai più calma. Però... la relazione tempo/studio e scatto sono quelle... cioè se sai che in una giornata vuoi tirare fuori qualche cosa di buono devi riflettere sugli scatti. Poi, ognuno si regola sulla base della propria esperienza ed obiettivi. Non pensare che esca solo per 1 foto in un giorno... capita molto raramente. Ma ti dico che se non sono ispirato e non posso concentrarmi, non fotografo (per esempio quando sono con mia moglie... ;-))
@phuketrivieravillas2 жыл бұрын
@@FrancescoVerolino sono appena tornato da BKK ... 3 giorni, 45 Km. percorsi a piedi, 500 scatti. Ora sono a fare la "raccolta differenziata" con i piedi a mollo nel pediluvio :-D
@lupavolante2 жыл бұрын
La risposta a Berengo G.G. ed a questo video la trovi sintetizzata su questa pagina a mio parere, it.wikipedia.org/wiki/Vivian_Maier
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
👍
@lupavolante2 жыл бұрын
@@FrancescoVerolino io posso essere d'accordo con un genere di tipo Francesca Woodman. Io personalmente ho la passione per la foto da quando avevo 12 anni ma sono a livelli amatoriali anche se ho il buon occhio e soprattutto un pizzico di inventiva.... ho comperato per la street foto un pancake perché lo ritengo che ci vuole velocità d'azione, anche se delle volte attendere quell'attimo ti può dare una foto migliore; ma la vera mannaia per i fotografi penso sia la diversa luce solare a diverse ore della giornata... un paesaggio oppure un oggetto cambia veramente tantissimo in tutte le stagioni si voglia.
@antoninoprivitera495711 ай бұрын
Occhi diversi, cultura fotografica differente… parlo per me… io posso girare un giorno scattare e lui solo con una foto fa molto meglio di me… la mia foto può essere bellissima (non ci riesco lo stesso) la sua buona ( e chi lo studia o studiato sa il perché buona).
@FrancescoVerolino11 ай бұрын
Mi piacerebbe comprendere maggiormente il tuo pensiero... più in profondità. Lo dico sul serio... per comprendere quale secondo te è il gap. A presto... e grazie del commento.
@marcowechup11722 жыл бұрын
G.Winongrand scattava “a pellicola” in modo compulsivo, come ai nostri giorni fa Daido Moryiama. Cartier-Bresson era capace di bruciare un rullino per una singola scena. Lo stesso Berengo Gardin per fotografie ragionate fa tre scatti uguali con 3 esposizioni diverse. Poi ci sono fotografi che non “sprecano” un clic e ogni scatto è quello buono. Lo stile fotografico è secondo me influenzato da cosa stai riprendendo. A Tokyo fra milioni di persone e situazioni, molto probabilmente sarai portato a scattare in continuazione perché davanti ai tuoi occhi hai cambi di scena continui. Diverso se documenti un luogo abbandonato. Spesso pensiamo che una fotografia riflessiva sia sinonimo di maggior qualità; per me non è detto. Conta l’idea che c’è dietro, il pensiero, non come lo realizziamo.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Ti darei ragione... a patto che lo scattare in modo compulsivo non sia l'idea. La coerenza progettuale... è fondamentale. Se la raggiungi in quel modo è ok. Io non ci riesco... Nel senso che più vado avanti e più mi rendo conto che, per me, lo scatto di qualità richiede pensiero e studio. E' uno spunto interessante.... Grazie del commento e di aver espresso il tuo sensato punto di vista....
@carlomacchiavello2 жыл бұрын
Più passa il tempo e meno scatto, concordo sul fatto che si cerchi di dedicare più all’immagine che alla tecnica. Ma … la tecnica e le performance le puoi vendere, la capacità riflessiva e il buon senso … ci devi nascere o allenarli. Nel video, più guardo i tuoi video e più sono ispirato. Grazie.
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Carlo Grazie.... lo scopo è quello di stimolare... questa deve diventare una comunità di bravissimi!!!!! Devi allenarti... a cercare l'equilibrio.
@fazfabrizio2 жыл бұрын
Ma sulle 2 ore penso sia una provocazione rispetto ad uno slogan tipo..."Non Pensare, Scatta" ciao mito
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Fabrizio... per alcune foto... ci sta! Se metti tutti i tempi di sopralluogo, scelta della luce, aspettare la scena...
@AntonioTrincone2 жыл бұрын
secondo me si confondeva con "You press the button, we do the rest" en.wikipedia.org/wiki/You_Press_the_Button,_We_Do_the_Rest 😂
@FrancescoVerolino2 жыл бұрын
Possibile... ma il commento era chiaro. Tra le altre cose mi ci ritrovo.