Francesco Berini - I risuonatori nel sax - Vlog #40

[@davideiotti9725]

Ahahah i musicisti quando vogliono sentire il loro suono non vanno verso la nonna. Grande Francesco sei sempre il top

[@enricozenatelli7650]

Molto interessante, grazie

[@taddeosottosanti7652]

Interessante la sua spiegazione sui tamponi del Sax, come posso contattarla x una riparazione del sax contralto yanagisava..... Graxzie

[@francescoberini]

ciao, grazie, i miei contatti sono disponibili sul mio sito internet e sui social, a presto

[@domenicogalifi7264]

Ciao! Bel video, potresti fare un video su come cambiare le madreperle del sax? Grazie!

[@francescoberini]

Buongiorno Domenico, stavo pensando a produrre dei filmati di tutorial più "operativi" ma poi risulterebbe un po' complicato trovare una piattaforma per poterli vendere.

[@MaxSoggiu]

Bravissimo Francesco, utilissimi ogni tuo video. Che tipo di colla usi per posizionare i tamponi? Mi incuriosisce molto la faccenda, spesso chi usa un tipo di colla parla molto male di un'altra, ma non trovo mai una spiegazione esauriente. Grazie in anticipo

[@francescoberini]

Buongiorno Massimiliano, grazie per la stima. Avrei qualche "riserva" nel sentir parlare di “riparatori” che parlano male/bene o di un tipo di collante o di un altro. Da un punto di vista pratico, non ritengo nemmeno che sia un argomento di discussione da fare con il cliente. Per quale motivo? Perché la corretta installazione di un tampone non dipende solamente dal tipo di colla utilizzato. Ci sono molte variabili da considerare. Vero è che per un riparatore specializzarsi nell’utilizzo di entrambi i tipi di collanti più comuni (colla a caldo e gommalacca) sarebbe troppo oneroso in termini di tempo e di soldi. Io prediligo l’utilizzo di colla a caldo perché il tipo di clientela che si rivolge a me (nazionale o internazionale che sia) richiede un livello di precisione tale (non solo sulla tamponatura…) da rendere “”complicato”” l’utilizzo di una colla come la gommalacca. Mi preme ribadire una cosa: l’installazione di tamponi in fabbrica - durante l’assemblaggio di uno strumento NUOVO - è una cosa ben diversa dal mettere mani e ritamponare strumenti di 50/60/70/80/100 anni… Selmer, Conn… King o altro. Ma - ripeto - non è solo una questione di tipo di colla. L’efficienza nel tempo di una tamponatura implica tutta una serie di variabili che un riparatore professionista deve “processare” di volta in volta, strumento per strumento. Altri colleghi ovviamente potrebbero dirti più o meno le stesse cose, prediligendo l’utilizzo della gommalacca. Com’è normale che sia, non esiste una verità assoluta. Per un sassofonista, è più importante guardare e giudicare il risultato finale, piuttosto che valutare le tecniche utilizzate per ottenerlo.

[@fraclash2086]

Salve: sul mio sax King C Melody, devo sostituire il tampone del Do#. Originale ha il risuonatore con il solo rivetto. Posso montare anche quello con il risuonatore in plastica? Su quel timbro(tipo di nota) quale sarebbe il più indicato? Distinti Saluti

[@francescoberini]

ti consiglio di rivolgerti ad un professionista, da quel che ho capito per ottenere un buon risultato necessiti probabilmente di un restauro completo del sax, se cambi un singolo tampone e lasci il resto inalterato non ha alcun senso porsi il problema del risuonatore

[@fraclash2086]

Francesco Berini Buon Giorno: per il momento è rovinato solo quello causa mia trascuratezza. Gli altri tamponi sono buoni ed hanno il risuonatore di plastica. Il riparatore professionale più vicino è a 300 km, il resto sono come me, improvvisatori .

[@francescoberini]

@@fraclash2086 allora opterei per la plastica, ha poco senso mettere un solo risuonatore in materiale diverso, poi come dico nel video ciò che maggiormente influenza è il diametro e non il materiale...

[@fraclash2086]

Buon giorno Maestro : che prodotto posso usare per levare i residui di sporco (causati dalla condensa,saliva ecc)dal tampone? Distinti Saluti

[@lorenzolombardi3856]

ciao volevo chiedere ....ha mai provato a costruire i tamponi ? e possibile farlo ? mi chiedevo ,una volta non potevano ordinarli in rete ahahah , come si puo fare ? grazie

[@francescoberini]

ciao, si, è possibile, in realtà si tratta del classico lavoro "ripetitivo" che più ne fai e meglio vengono ( come fare i tortellini ad esempio, non molto fantasioso una volta che sai come fare) ma ha poco senso, servono delle fustelle di molti diametri e parecchio costose, grandi quantità di pelle e feltro, con grandissimo scarto e relativo smaltimento; insomma dei costi non giustificabili soprattutto considerando la grande qualità che molte aziende offrono con i loro prodotti, poi il tampone "artigianale" è molto poco richiesto dai musicisti, spero di averti risposto

[@nedosax]

l'esperimento di montare risuonatori più grandi lo fece il mio amico riparatore Ernest Ferron il quale aggiunse che per correggere certi problemi di intonazione o altro ne costruiva di concavi oppure convessi appunto per correggere certi difetti.Aggiunse anche che quelli neri opachi davano risultati diversi da quelli lucidi

[@francescoberini]

ciao Nedo, grazie per il tuo contributo, la paternità dei risuonatori e delle loro dimensioni e forme è difficile da attribuire in maniera univoca, ciò che dico nel video è ormai noto almeno dagli anni 30 del '900 ( se non prima) come sapere condiviso di costruttori/riparatori anche se c'è poca letteratura dell'epoca disponibile, poi le evoluzioni di forme, materiali e dimensioni sono ormai molto diffuse, forse pure troppo. ti allego di seguito un articolo per approfondire se ti interessa www.music.mcgill.ca/caml/lib/exe/fetch.php?media=publications:eveno_pads_aaa_2015.pdf

[@nedosax]

@@francescoberini molto interessante alcune di questi esperimenti concordano con quelli fatti da Ferron e riportati nei suoi libri. Grazie è un piacere segure i tuoi filmati