la manipolazione di me stesso Ho la Laurea sai per fare questo Mia mamma che mi diceva dai torna presto Cambio ogni momento lo sto facendo anche adesso Mi dico cresci e improvvisamente cresco,mi dico esci ed improvvisamente esco,ma non perché lo voglio ma perché devo,per non giacere solo sul fondo di sto letto Cammino ma non sento il pavimento Mi specchio ma è vuoto il mio riflesso Lei o io chi mi ha tolto il sentimento Son lo giocattolo di me stesso Gioca gioca dopo mi rompo e lo sai Me lo ripeto ogni momento in cui so perso nei guai E all’improvviso le luci spente,una candela si accende come fuoco nel ventre e sento una voce che fa: Io dono il giocattolo di me Farà paura urlarlo forte nel buio che c’è non ho pensiero fisso perché penso troppo Mi sento libero se dormo cado in un sogno Cerco di calmare la noia facendo cose di cui mi mi pento Il giorno dopo,mi sento vuoto e sto peggio Cercando un senso quando lo trovo mi perdo perché mi sto accorgendo proprio in quel momento che ugualmente io non lo cerco,o forse è solo lo spavento Di stare vivendo,il mio cuore appessendo,per non sentire il tempo ho rotto un’altro pendolo,ma sento il battito sangue in circolo se so cambiare ogni momento ora divento vento! L’ansia nasconde ogni debolezza Perché il respiro corto è come una carezza potrei essere chi sono ma amo diventare come potrei volerti bene se non so amare Come potrei piangere se non conosco il mare Come potrei toccare il fondo se non so luccicare mi creo te come nuova dipendenza fine a se stessa così da poter dire senza te non ci so stare Farebbe meno male Come posso darti il mondo se non so barare Come posso andarti contro se sei tale quale Ecco sei tale e quale quindi so quanto fa male: Io dono il giocattolo di me Farà paura urlarlo forte nel buio che c’è non ho pensiero fisso perché penso troppo Mi sento libero se dormo cado in un sogno