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Firenze, Libreria Salvemini - 9 maggio 2018: la dottoressa Gabriella Mereu, ormai famosa in tutta Italia per la sua ricerca, ha presentato la sua tecnica d'interpretazione del sintomo, quella che è nota da tempo sotto il nome di "Terapia Verbale". I suoi studi dimostrano come il malato stesso parlando dei propri disturbi riveli, sotto forma di metafora, il conflitto che l'ha portato alla malattia. La mimica, le espressioni figurate, i modi di dire, la grafia, sono indicazioni preziose per svelare i propri sintomi. Imparando a decodificare le metafore, il paziente può risalire all'origine di blocchi mentali e finalmente arrivare alla guarigione.
Nata a Quartu Sant’Elena (Cagliari) il 3 maggio del 1954, si è laureata in “Medicina e Chirurgia” a Sassari nel 1983, ha frequentato e si è diplomata in Medicina olistica ad Urbino, nella scuola diretta da Corrado Bornoroni. Sempre ad Urbino, nel 1992, ha ottenuto il diploma in Grafologia. Ha poi seguito il corso di Medicina omeopatica tenuto a Roma dal Prof. Antonio Negro.
Ecco un sunto del suo "pensiero": «Sono convinta che la medicina e il medico siano dei veicoli e che il medico dovrebbe funzionare da guida, affinché la guarigione fisica si attui insieme alla consapevolezza e alla evoluzione del paziente. La malattia è un’espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale che ha portato alla malattia stessa …
La mimica, l’espressioni figurate, i modi di dire e la grafia sono indicazioni preziose per svelare la vera natura dei vostri sintomi! Imparando a decodificare le metafore, potrete risalire all’origine dei vostri blocchi mentali e finalmente avviarvi verso la consapevolezza della guarigione. Avete mai provato ad ascoltarvi mentre vi lamentate di dolori fisici? Avreste mai pensato che le vostre parole potrebbero “spiegare” le vostre malattie? Accostarsi alle persone che stanno male col criterio di poter dare un significato umano alla medicina che nella sua veste ufficiale e secondo un criterio meccanicistico non considera che la causa del malessere possa essere vista in maniera olistica ed a 360° e ricercata prima di tutto nel problema emozionale che crea un terreno malato. A tale fine rileva lo stesso linguaggio del malato come esprime i suoi sintomi per poterlo contestualizzare nella storia che gli appartiene e che lo ha fatto ammalare».
Insomma: «Venite con i vostri malesseri ai miei incontri didattico-esperienziali per imparare il significato del sintomo narrante!» (periodicamente questi incontri vengono organizzati presso il Circolo di Bagno a Ripoli in Via Roma 368 - Per informazioni: Filomena, 3478515036 filomenaluce@gmail.com).
Quanto al presente video ci scusiamo per la frammentarietà del filmato, dovuta a motivi di privacy.