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Salve a tutti. Oggi vi mostrerò come preparare un buonissimo antipasto che lascerà stupiti i vostri familiari o i vostri ospiti i quali rimarranno delusi solo perché, dopo averlo divorato in breve tempo, sarà finito. Andremo a friggere, dopo averli infarinati, quei gamberetti un po' trasparenti che troviamo nelle pozze di marea o nelle piscinette naturali delle cosiddette piattaforme a vermeti. Vorranno solo pochi secondi di cottura. Ne basterà una manciata a testa, il risultato finale sarà per veri e propri palati fini. Palemon elegans è il nome scientifico di questo gamberetto. E' conosciuto anche con il nome di "gamberetto dei porti" in quanto lo si trova abbondante anche sulle pareti ricoperte di alghe di svariati porti d'Italia. Noi pescatori lo conosciamo bene, è un'esca validissima per insidiare diverse specie di pesci, in primis spigole e saraghi. Questo gambero ha abitudini prevalentemente notturne ma lo si può insidiare facilmente anche di giorno con svariate tecniche (piccole nasse, cassette di legno con all'interno svariate esche, semplice retino, ecc.). Si può confondere spesso con un altro gamberetto, quasi identico, il Palaemon serratus, che raggiunge dimensioni leggermente più grandi e possiede un rostro leggermente più lungo. Nelle lagune veneziane vive un'altra specie simile, il Palaemon adspersus, ancora più grande dei primi due, che viene pure servito fritto o unito spesso ad altri ingredienti per preparare antipasti e primi piatti. Li mangeremo con tutto il carapace per gustare la loro bontà e tutta la loro croccantezza.