Sono uno studente universitario in procinto di laurearsi con una tesi sul Teatro di Gaber e Luporini. Apprezzo molto la volontà di ricordare Gaber ma non condivido la faziosità politica con cui alcuni ospiti in questa sede l'hanno fatto. Presentare e commentare i brani L'Incontro e Sogno in due tempi senza affiancare a questi Il potere dei più buoni, significa piegare Gaber, più o meno incosapevolmente, alle proprie idee politiche e a quelle di una parte politica rispetto alla quale non sappiamo se e quanto oggi Gaber, qualora fosse vissuto, si sarebbe riconosciuto. Apprezzo Gaber e Luporini proprio perché non essendosi mai piegati all'ideologia, ci hanno restituito la complessità della realtà scrivendo non solo Il Signor G e l'amore ma anche Il Dilemma, non solo I padri miei ma anche I padri tuoi, non solo La peste ma anche Il Ritratto dello zio, non solo Il Guarito ma anche La gente è di più, non solo C'è solo la strada ma anche Un uomo e una donna, non solo La libertà ma anche L'America, Si può, Io conto, La democrazia e L'Elogio della schiavitù. È evidente (anche attraverso l'ascolto di singoli brani come Qualcuno era comunista, Io non mi sento italiano, Le donne di ora...) che questa produzione (intellettuale prima ancora che artistica) non sia mai stata di parte (se non Dalla parte del pensiero) e per questo non sempre apprezzata dagli ideologizzati di ieri e vivisezionata dagli ideologizzati di oggi.
@nicolettaarici30399 ай бұрын
@giuseppepalmisano3532 Sono completamente d'accordo con il tuo Bellissimo commento........E per me gaber non si sarebbe riconosciuto come dici tu qui. grazie del tuo commento straordinario.