Geografia del Pianoforte - Migliorare la lettura a prima vista

In questo tutorial il talentuoso pianista e studente del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Simone Mao, discute l'importanza fondamentale di comprendere e padroneggiare la geografia della tastiera del pianoforte. Mao sottolinea come la familiarità con la disposizione fisica della tastiera, inclusa la posizione dei tasti bianchi e neri, sia fondamentale per la precisione dell'esecuzione e per l'apprendimento di brani a prima vista.
Il tutorial evidenzia l'importanza del senso del tatto e del senso cine-estetico nello sviluppo di una mappa mentale precisa della tastiera. Mao spiega come i tasti neri, organizzati in gruppi di due e tre, possano fornire riferimenti tattili utili durante le performance. Questa comprensione può essere potenziata attraverso esercizi specifici, come suonare note senza guardare la tastiera, aiutando i musicisti a sviluppare un senso intuitivo della posizione sulla tastiera.
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[@pianosolo]

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[@antoniolandolfi7164]

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[@pianosolo]

@@antoniolandolfi7164 :o

[@liviajod7157]

Ti ho appena conosciuto. Non suono il pianoforte. Suono basso e chitarra livello amatoriale. Hai un eloquio perfetto. Ti potrei sentire per ore. E sono felicissima che in italia dove la musica non viene mai valorizzata un cane le come il tuo molto settoriale abbia 80mila iscritti. Da oggi una più

[@tazzit24]

E' il quarto video che seguo con Simone Mao. Oltre ad essere ipnotico, bravo e simpatico, le spiegazioni e le sue esperienze personali suonano come rivelazioni che aspettavo da molto tempo. Devo ammettere che con un prof come lui sarebbe molto facile dimenticare di guardare la tastiera (e anche lo spartito...). Ho iniziato il piano 15 anni fa' nel modo sbagliato e, alternando con la chitarra, ho smesso entrambi dopo 8 anni. L'anno scorso ho deciso di ricominciare il piano da zero, studiando teoria e tecnica. Ho capito troppo tardi cosa significa rilassarsi al piano. I suoi video mi sono di grande aiuto per migliorare la mia esperienza. E' sempre un piacere ascoltarlo perché riesce a dire le cose in un modo tale da convincermi, farmi sorridere e incitarmi a pensare diversamente. Grazie per tutto questo.

[@simonemao3794]

Ti ringrazio moltissimo per il commento e l'apprezzamento dimostrato verso il mio lavoro. Ti auguro buono studio col pianoforte, a presto!

[@tucciopistis396]

È un enorme incoraggiamento per affrontare ciò che è la mia Bestia Nera. Sembra così facile nel sentirti parlarne! Forse non migliorerò, ma sicuramente mi hai indicato la direzione e i consigli per approcciarmi con più leggerezza alla lettura a prima vista. Grazie.

[@simonemao3794]

Come per ogni cosa ci vuole pratica e costanza, ma applicare questi concetti è abbastanza semplice, proprio perché rispondono a principi naturali del corpo umano.

[@davideorofino898]

Non ci avevo mai pensato! Guardando il video ho provato subito a cercare qualche nota (con buoni risultati, soprattutto con la mano destra) ancora prima che parlassi degli esercizi 😂

[@simonemao3794]

Mi fa molto piacere che sia stato utile

[@giollell5992]

Grazie mille, fondamentale consiglio utilissimo e spiegato in modo impeccabile,ne farò tesoro.saluti

[@simonemao3794]

Ti ringrazio molto

[@gianmariacurtoni379]

Grazie per questa preziosa lezione! 🙏

[@pianosolo]

Grazie a te!

[@Zavisette]

Ebbene sì, al 2' anno di pianoforte ho temporaneamente smesso xchè la lettura 'tradizionale' con lo spostamento continuo dello sguardo e la mano troppo arcuata (pallina) mi comportava un n. eccessivo di errore. In realtà, poiché suono la chitarra mi è chiara la sensazione tattile ed il senso cinestetico anche quando mi devo spostare in varie zone del manico, ho in mente anche la Geografia. Tuttavia il maestro mi ha sempre impedito di utilizzare anche queste strategie, forse anche xchè non ero ancora matura. Che dire, farò esercizio in questi termini e penso che in un paio di mesi potrei rimettermi al passo x studiare con un maestro che mi consenta di esercitare anche queste abilità sul piano.

[@simonemao3794]

Ti capisco bene, io stesso ho dovuto recuperare molte cose che educazioni poco efficaci hanno assopito.

[@matteodiprossimo]

La lettura a prima vista è da sempre il mio più grosso problema…potreste fare altri video a riguardo? Grazie

[@pianosolo]

Grazie Matteo per il suggerimento. A presto

[@EmanueleMeroni]

bravo!

[@fabiobarigazzi6686]

Utilissimo grazie!!!

[@pianosolo]

Grazie a te Fabrizio

[@fabrizioisoardi968]

Grazie mille!

[@pianosolo]

Grazie fabrizio!

[@MeAMG88]

Ottimo video, grazie

[@pianosolo]

Grazie a te!

[@giovannamariaceste1886]

Grazie mille mi è stato molto utile

[@pianosolo]

Grazie Giovanna!

[@mpgfly]

Simone ho apprezzato molto questo video come tutti quelli che hai fatto. Solo una cosa. trovare le note avendo come riferimento i tasti neri ok, è chiarissimo! ... ma come mi regolo con le ottave, una tastiera standard ne ha 8 ? Grazie

[@andreamusical1]

Bellissimo video Un consiglio per sviluppare la lettura a prima vista usando la cinestetica da che brani posso incominciare? Sono esercizi da fare giornalmente? Grazie Un saluto

[@simonemao3794]

Considerando che il focus deve essere concentrato alla lettura, prenderei un repertorio più facile di almeno un livello o due rispetto a quello che studi per le esecuzioni. Non posso suggerirti un repertorio adatto, se non so il tuo livello 😊

[@andreamusical1]

@@simonemao3794 ho ricominciato a suonare il pianoforte dopo circa trent’anni ora ne ho sessantaquattro sono in pensione adoro suonare la musica classica praticamente ho ricominciato da zero ho fatto in un anno il corso preparatorio ora sono al primo brano czernyana fascicolo 3 e qualche pezzo da il quaderno di anna magdalena bach mi avvicinai alla musica classica verso i trent’anni studiando pianoforte e tastiere ma il mio amore è il pianoforte anche suonando semplici pezzi riesco ad emozionarmi Mi ritengo fortunato che questo canale sia giunto a me Grazie di cuore a tutti Voi Riesci a darmi il nome di un brano per cominciare a prima vista? Grazie

[@samuelmaso98]

Guarda io sono autodidatta, ho iniziato che sapevo leggere solo la chiave di sol, poi alle medie anche chiave di sol+accordi. Successivamente ho fatto un paio di anni imparando brani a memoria guardando video su youtube (tipo synthesia) e visto il tempo che mi richiedeva ho poi deciso di impegnarmi seriamente a leggere e quindi mi sono messo a imparare la chiave di fa, per suonare a due mani anche senza impararli a memoria. Innanzitutto partirei con tonalità in do maggiore, per toglierti la difficoltà di ricordarti le alterazioni in chiave e una volta diventato abbastanza fluido procederei progressivamente aumentando il numero di alterazioni (sol maggiore, sol minore, si minore...). Poi io ho iniziato da brani dal contrappunto piuttosto facile, quindi mano destra + 1 nota a sinistra oppure mano sinistra e destra in successione (esempio minuetto di Bach, Jesus bleibet Meine Freude, Sonatina e Romanza in sol minore di Beethoven o preludio in do maggiore di Bach). Lo step successivo sono brani con mano destra + accordi a sinistra (esempio Gli studi di Burgmuller o aria sulla quarta corta), mi sembrano intuitivi e facili da imparare anche i valzer (esempio valzer in la minore di chopin, anche se questo presume già un livello un pochino più avanzato). Anche mozart è piuttosto intuitivo a livello di contrappunto e quindi è abbastanza facile da leggere (es k545 o altre sonate, oppure Eine kleine nachtmusik, Rondò alla turca). Successivamente passerei a brani che prevedono che la mano destra suoni il doppio delle note della sinistra e viceversa, incontrandosi di fatto una nota sì e una no (es alcune parti di G minor o anche di molti brani di Mozart appunto) poi progressivamente proverei a leggere anche altro se vedo che non mi crea grossi blocchi. C'è anche una trascrizione del chiaro di luna di beethoven in fa maggiore che è facile e da soddisfazioni, anche qui fa tutto la mano destra e ogni tanto la sinistra batte un bicordo. Per me comunque la base è Bach, più o meno i vari tipi di contrappunto che puoi incontrare in un brano li trovi tutti suonando suoi pezzi, che sono in genere facili, quindi poi quando te li ritrovi su altri brani più complessi non devi perdere tempo a "incastrare le note" e velocizzi subito il brano. Il senso cinestetico viene da sé secondo me, non ho mai fatto esercizi per svilupparlo ma dopo diversi anni che suono non ho problemi a suonare un brano ad occhi chiusi o senza guardare la tastiera [cioè almeno non più problemi che ad occhi aperti, poi i miei limiti tecnici ci sono tutti] a meno che non abbia salti importanti

[@andreamusical1]

@@samuelmaso98 Grazie per il consiglio

[@pasqualeciacco1794]

Ottimo suggerimento Simone. Quanto hai raccontato è un pezzo del problema, l'altro pezzo è come decodificare velocemente i grafemi a rigo con la vista, in particolare i grafemi degli accordi in quanto i frammenti di scala sono più immediati una volta centrata la prima nota del frammenti. Sul rigo il riferimento è la tonalità quindi le alterazioni in chiave ma da solo questo dettaglio non basta, occorre una qualche strategia che ci faccia decodificare in modo più efficace quelli che chiamo "grappoli" accordali e così via. Studieresti un tutorial che va in questa direzione? Sono dispostaoa fare da cavia.

[@simonemao3794]

Grazie per il commento, quello che va sviluppato, durante la decodifica dei simboli musicali è la percezione verticale della musica. Gli accordi per esempio, conviene vederli per una sorta di forma geometrica che assumono, talvolta può aiutare leggere dal basso verso l'alto, in modo da avere chiare le fondamenta dell'armonia. C'è da dire che in questo campo subentrano anche nozioni che riguardano la teoria musicale: spesso quando si legge si va ad intuito e se si conosce bene l'armonia, difficilmente ci si perde. Ci sarebbe da parlare per ore sulla lettura a prima vista. Un altro consiglio è quello di sforzarsi a leggere i brani sempre a mani unite (e studiare a mani separate solo dove serve) questo per sviluppare la coordinazione simultanea di entrambe le mani.

[@pasqualeciacco1794]

@@simonemao3794 L'argomento è molto vasto, ne sono consapevole, ma lo è ancor di più la platea potenziale a questo argomento. Questi meccanismi di decodifica lasciati un pò alla propria interpretazione a mio avviso sono alla base di molti abbandoni dello studio formale di uno strumento dove nel migliore dei casi si risponde a questo problema aumentando l'intuito acustico volgarmente detto "suonare ad orecchio" che serve anche. Io sono uno di questi e mi piacerebbe aumentare "l'intuito grafico" seguendo una serie di strategie più o meno codificate-codificabili. Ragionandoci sopra credo si possa fare tanto e sarebbe anche uno stimolo per creare un corso che veramente si differenzi dai milioni di corsi che dicono sempre le stesse cose più o meno bene. Nel mio piccolo ho creato qualcosa di sistemico che ha bisogno però di ulteriori elementi per chiudere il cosiddetto cerchio. Sono disponibile ad approfondire il discorso anche in privato.

[@simonemao3794]

@skatolaboom802 L'abitudine, oltre che l'esercizio fanno la differenza. Ci sono, però, dei trucchetti che uso quando mi capitano accordi in zone acute o gravi. Intanto: mai leggere dalla nota superiore, ma dalla nota più interna, poiché è verosimilmente quella che più facilmente riconosceremo. Gli accordi vanno riconosciuti nella loro qualità: stato fondamentale, triade, quadriade, maggiore o minore. Per questo dico che la combinazione con la teoria è fondamentale: più noi associamo un insieme di note ad un UNICO simbolo che riconosciamo, più sarà facile leggere l'accordo. Se ci limitiamo a contare e sommare le note una alla volta... non riusciremo mai a migliorare. Pensate a come noi parliamo e leggiamo le parole: d i s i c u r o s e l e g g o c o s ì sarà molto difficile capire cosa sto leggendo.

[@blackrainbow6720]

Bellissimo video! Se posso, come va posizionato lo sgabello rispetto alla tastiera? Va messo al centro della scala del do centrale? Lo chiedo perchè dandogli una posizione abbastanza fissa sarebbe più facile avere sempre sensazioni simili che aiutino la cinestesia.

[@simonemao3794]

Ottima domanda, distanza, centramento e altezza dello sgabello vanno regolati in base a fattori che aiutino il naturale movimento e assestamento del corpo. La distanza deve essere sufficiente per avere le braccia libere di muoversi leggermente davanti al busto (il famoso angolo retto quindi non è propriamente corretto fisiologicamente) l'angolo è piuttosto ottuso, direi 110-120 gradi. Il centramento dello sgabello va ricercato tra mi e fa centrali (il do centrale non corrisponde al centro della tastiera vero e proprio) assicurati che l'ombelico e il naso siano allineati al mi e fa. L'altezza va regolata solo alla fine, facendo in modo che il gomito stia alla stezza altezza della superficie dei tasti bianchi.

[@blackrainbow6720]

@@simonemao3794 Grazie infinite!!!

[@ljl451]

11:25 Liszt Totentanz

[@simonemao3794]

Beccato! :)

[@egmedicus]

Eccellente