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GEROLA ALTA (Sondrio)
Chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo apostolo
Inno "Ave Maris Stella" in occasione dei solenni Vespri celebrati durante la festa della Madonna del Carmine.
Data della registrazione: domenica 26 luglio 2015
IL TESTO E LA MELODIA
Nella registrazione si può ascoltare l'inno "Ave Maris Stella", tratto dal Vespro dell'Ufficio votivo della Beata Vergine Maria.
L'inno viene cantato con la melodia popolare, di tradizione orale, assai diffusa in tutta la Bassa Valtellina e in altre zone della provincia. La stessa aria veniva, ed è tutt'ora utilizzata, anche durante la processione che si tiene al mattino della festa della Madonna del Carmine, dopo la Messa solenne.
Ed è proprio durante la processione che si realizza il massimo dispiegamanto canoro, dove si può apprezzare la polifonia tipica del canto popolare realizzata mediante il canto corale dei fedeli, non privo di una certa foga, dettata dall'emotività collettiva ancora percepibile in una comunità gelosamente attaccata alle proprie origini e alla propria storia, che si manifesta nitidamente proprio durante le due feste patronali della Madonna del Carmine (luglio) e di S. Bartolomeo (agosto).
IL RITO
Il culmine della festa in onore alla Madonna del Carmine è costituito dalla processione che si snoda per le vie del paese, al termine della Messa solenne, e segue ancora l'ordine tradizionale: in apertura si trova la "croce degli uomini", seguita dagli abitanti maschi del paese, disposti in due file. Segue la "croce dei confratelli", affiancata dai due cilostri di legno dorato, dietro la quale procedono i membri della confraternita del SS.mo Sacramento, vestiti del caratteristico abito bianco, anch'essi disposti su due file e portando una candela accesa. Ai confratelli spetta il compito di portare anche i due grandi e pregevoli stendardi di seta e broccato, sontuosamente ricamati. Segue quella che i gerolesi definiscono "la croce bella" o anche "la crùs de spign", preziosa opera di oreficeria valtellinese del Cinquecento, a cui spetta il posto d'onore, prima del sacerdote celebrante, fungendo così da "croce del clero". Segue poi il simulacro della Madonna, portato a spalla dai confratelli e accompagnato da otto torce. Segue il clero parato. Vengono poi le Consorelle e le Figlie di Maria: ciascun sodalizio con la propria croce, cilostri e stendardi.
Durante la processione il canto dell'Ave Maris Stella viene eseguito a cori alternati: le varie strofe sono cantate dai confratelli e dagli uomini, intercalate dalla strofa iniziale (Ave Maris Stella) cantata a mo' di ritornello dalle consorelle e dalle donne. Il canto dell'Inno viene alternato, a sua volta, dal suono della banda, sempre presente in quest'occasione.
Dopo aver percorso le vie del paese, la processione ritorna sul sagrato. Il simulacro della Madonna viene portato in cima alla scalinata della chiesa dove viene impartita la Benedizione del paese e delle contrade, facendo ruotare la portantina in direzione dei quattro punti cardinali, in corrispondenza dei quali il celebrante canta "Nos cum prole pia", e il popolo risponde cantando "Benedicat Virgo Maria", eseguendo una genuflessione per ogni invocazione. Al rientro in chiesa il sacerdote impartisce la benedizione solenne a conclusione della cerimonia.
Al seguente link si possono osservare alcuni spezzoni della processione di Gerola:
• SAGRA DELLA MADONNA -...
TESTO DELL'INNO "AVE MARIS STELLA"
Ave maris stella,
Dei Mater alma,
Atque semper Virgo,
Felix cæli porta.
Sumens illud Ave
Gabriélis ore,
Funda nos in pace,
Mutans Hevæ nomen.
Solve vincla reis,
Profer lumen cæcis,
Mala nostra pelle,
Bona cuncta posce.
Monstra te esse matrem,
Sumat per te preces,
Qui pro nobis natus,
Tulit esse tuus.
Virgo singuláris,
Inter omnes mitis,
Nos culpis solútos
Mites fac et castos.
Vitam præsta puram,
Iter para tutum,
Ut vidéntes Jesum,
Semper collætémur.
Sit laus Deo Patri,
Summo Christo decus,
Spiritui Sancto,
Tribus honor unus.
Amen.